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Uffici Stampa 31 Gen 2010

Rilancio della vertenza degli uffici stampa pubblici dopo gli Stati Generali del settore Giovanni Rossi (Fnsi) a Confederali e Aran: "Occorre stringere i tempi nell'interesse di chi lavora e dell'informazione pubblica"

"Il successo degli 'Stati generali della informazione degli uffici stampa' dimostra l'attenzione che i colleghi e tutti gli organismi della categoria riservano al settore, in primo luogo il Sindacato a cui compete la soluzione contrattuale a cui aspirano, ormai da troppi anni, i giornalisti degli uffici stampa pubblici". Lo sottolinea Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto e Responsabile del Dipartimento Uffici stampa della Federazione nazionale della stampa italiana

"Il successo degli 'Stati generali della informazione degli uffici stampa' dimostra l'attenzione che i colleghi e tutti gli organismi della categoria riservano al settore, in primo luogo il Sindacato a cui compete la soluzione contrattuale a cui aspirano, ormai da troppi anni, i giornalisti degli uffici stampa pubblici". Lo sottolinea Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto e Responsabile del Dipartimento Uffici stampa della Federazione nazionale della stampa italiana

"Per il Sindacato dei giornalisti - osserva Giovanni Rossi - la vertenza degli uffici stampa pubblici è una priorità, ribadita in più occasioni e che l'assemblea di venerdì scorso, a Roma, ha rilanciato con rinnovata determinazione.
La partecipazione di oltre duecento colleghi provenienti da tutta Italia, portatori delle più diverse esperienze, rappresentanti dei vari settori nei quali si esplica il lavoro dei giornalisti addetti stampa assieme alla presenza di tutti i rappresentanti degli enti della categoria, dalla Federazione della stampa all'Ordine professionale (che si sono fatti carico dell'organizzazione), dall'Istituto nazionale di previdenza alla Cassa sanitaria integrativa e al Fondo pensione complementare, ha dato davvero all'incontro il senso di una riflessione della categoria giornalistica sulla ancora irrisolta vertenza per il riconoscimento del profilo professionale così come previsto dalla legge 150, approvata, oramai, dieci anni fa.
Per la Federazione, soprattutto dopo la conclusione positiva delle vertenze contrattuali con la Fieg da una parte e con Aeranti-Corallo dall'altra, il successo della iniziativa di venerdì 29 gennaio è una ulteriore spinta a proseguire la battaglia per la piena applicazione delle norme contenute nella legge 150.
La Fnsi intende dar seguito alla propria azione che si rivolge ai sindacati confederali, Cgil-Cisl-Uil, ai quali chiede di superare ogni riserva o dubbio rispetto alla necessità di concludere rapidamente questa vicenda rendendo giustizia, attraverso il riconoscimento professionale ed il corretto inquadramento contrattuale, ai giornalisti che operano come tali nella Pubblica amministrazione. La disponibilità al dialogo ed al confronto da parte del Sindacato dei giornalisti è totale come sanno i numerosi dirigenti confederali con i quali ci siamo confrontati in questi anni".
"All'Agenzia per la negoziazione contrattuale nel pubblico impiego, l'Aran - conclude Rossi - chiediamo di dar luogo il più rapidamente possibile al necessario confronto, così come prescrive la legge 150, come è stato definito nella sentenza della Magistratura del lavoro di Roma, come è reso possibile dalle intese a suo tempo intercorse tra Fnsi e sindacati autonomi, tra Fnsi e sindacati confederali della Funzione pubblica, come auspicato in documenti e protocolli che hanno costellato in tutti questi anni l'azione del Sindacato, azione che - come dimostra anche la manifestazione del 29 - intendiamo fortemente intensificare, anche a livello locale".

@fnsisocial

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