La presunta malattia del Papa ha aperto un caso al vertice giornalistico di Qn, con il Coordinamento dei Cdr dei quotidiani del gruppo Riffeser che chiede le dimissioni di Bruno Vespa, il direttore editoriale e conduttore di ‘Porta a porta’ che si difende e rimette l’incarico nelle mani dell’editore il quale, a stretto giro, chiude la vicenda confermando la fiducia a Vespa.
"Il Coordinamento dei Comitati di redazione della
Poligrafici Editoriale chiede le dimissioni immediate del direttore editoriale
Bruno Vespa che durante la trasmissione Rai 'Porta a Porta' dedicata alla
malattia del Papa, notizia riportata dai quotidiani della Poligrafici, ha
tenuto a specificare che è solo il direttore editoriale e non ha nulla a che
vedere con le notizie pubblicate, la cui responsabilità è in capo
esclusivamente al direttore Andrea Cangini".
Inizia con la nota congiunta dei Comitati di redazione di Qn, Nazione, Resto
del Carlino, Giorno e Quotidiano.net lo scambio via agenzie, nato intorno alla
notizia della presunta malattia del Pontefice, tra i giornalisti del gruppo e
il direttore editoriale dei quotidiani del gruppo Poligrafici editoriale.
"In un gruppo - scrivono i rappresentanti dei giornalisti - che è da anni
alle prese con piani riorganizzazione, cassa integrazione e solidarietà, tutti
interventi che gravano sulle buste paga dei redattori, i giornalisti si
chiedono perché si debba continuare a spendere denaro per mantenere una figura
che non porta nessun contributo positivo ai nostri giornali e che, anzi, alla
prima occasione ne prende decisamente le distanze. In considerazione di questo il
coordinamento dei Cdr ritiene che le dimissioni di Vespa siano indispensabili e
chiede un intervento immediato dell'azienda".
La risposta di Vespa non si fa attendere: "Distinguere i rispettivi ruoli
non significa prendere le distanze – è la replica ai Cdr del direttore
editoriale –. Poiché il mio incarico è frutto della fiducia che mi ha
manifestato l'editore ho ritenuto di mettere a sua disposizione il mio
incarico".
"Sarebbe stato molto grave – prosegue la nota di Vespa - se avessi inquinato
la mia figura terza di conduttore di una trasmissione del servizio pubblico con
una presa di posizione influenzata dal mio ruolo di direttore editoriale della
Poligrafici. Poiché questo mio ruolo è noto, ho ritenuto doveroso, come
anticipato all'editore e al direttore Cangini, chiarire all'inizio della trasmissione
che la mia figura è del tutto estranea a quella dei direttori di testata che
hanno il diritto dovere di agire in assoluta autonomia, come è avvenuto
nell'inchiesta pubblicata ieri. Cangini ha avuto tutto il tempo e lo spazio per
argomentare il suo processo decisionale e da parte degli altri ospiti, che pure
dissentivano dalla pubblicazione, si è manifestato il massimo rispetto nei
confronti dei giornalisti impegnati nell'inchiesta”.
Pronta la risposta dell’editore del gruppo, che chiude la vicenda respingendo
le dimissioni e confermato la sua fiducia nel direttore editoriale.