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Sindacale 17 Dic 2006

Regole per il lavoro autonomo: "no" al precariato e al lavoro nero

Un impegno comune perché cessi l’uso irregolare del lavoro autonomo, una richiesta forte di una diversa legislazione nel settore, l’avvio di un percorso di collaborazione su questi temi, sono stati al centro di una iniziativa congiunta tra i sindacati del commercio e dei servizi ed il Coordinamento per l’occupazione della Uil (Uiltucs e Cpo-Uil) e quello dei giornalisti (la Fnsi) svoltasi nella sala dello Zodiaco della Provincia di Bologna venerdì 15 dicembre 2006, nella mattinata

Un impegno comune perché cessi l’uso irregolare del lavoro autonomo, una richiesta forte di una diversa legislazione nel settore, l’avvio di un percorso di collaborazione su questi temi, sono stati al centro di una iniziativa congiunta tra i sindacati del commercio e dei servizi ed il Coordinamento per l’occupazione della Uil (Uiltucs e Cpo-Uil) e quello dei giornalisti (la Fnsi) svoltasi nella sala dello Zodiaco della Provincia di Bologna venerdì 15 dicembre 2006, nella mattinata

Nel corso dell’incontro sono intervenuti Fabio Cassese (Cpo-Uil Emilia-Romagna Formazione e comunicazione), Giovanni Rossi (segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana), Paolo Sartori (Uiltucs), Franco Franchi (segretario provinciale dello Sdi-Rnp, Socialisti democratici italiani-Rosa nel pugno). I senatori Stefano Morselli ed Antonio Paravia (entrambi di An, Alleanza nazionale) hanno giustificato la propria assenza per gli impegni parlamentari di questi giorni legati all’iter della legge finanziaria. Una particolare attenzione è stata rivolta alla questione del precariato, diffusosi, in particolare, nel mercato del lavoro giornalistico ed al centro della vertenza contrattuale che contrappone la Fnsi alla Fieg (Federazione italiana editori giornali) e che è parte – è stato detto – del più generale impegno del movimento sindacale italiano per dare regole vere e rispettate al lavoro autonomo che portino al superamento della legge 30 così come è oggi ed a garanzie economiche e previdenziali degne di questo nome per i lavoratori atipici, parasubordinati e free-lance. L’obiettivo è recuperare la generazione dei nuovi mestieri e delle nuove professioni, oggi confluita nel precariato di massa. E’ la condizione – è stato detto – per progettare una rinascita economica e sociale del nostro Paese. A questo fine, è stata sottolineata la necessità, al tempo stesso, di una nuova legislazione e di una sua semplificazione. Inoltre, è stata rivendicata l’intensificazione dell’attività ispettiva nel mondo del lavoro per reprimere i diffusi comportamenti scorretti da parte di troppe aziende. A conclusione dell’iniziativa le organizzazioni facenti capo alla Uil e la Fnsi si sono impegnate a mantenere e sviluppare il confronto e l’azione comune verso le aziende, le forze politiche e le istituzioni.

@fnsisocial

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