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Urbano Cairo, presidente Rcs (Foto: ImagoEconomica/Fnsi)
Editoria 11 Giu 2025

Rcs, i rappresentanti dei lavoratori di Italia e Spagna a confronto con l'azienda sul futuro del Gruppo

Si è riunito l'11 giugno 2025 il Comitato aziendale europeo della media company, cui partecipano i delegati sindacali di giornalisti, grafici, impiegati e operai. Fra i temi affrontati: attenzione ai redditi più bassi, gender gap salariale, smart working e intelligenza artificiale, con i sindacati che hanno anticipato che «non saranno disponibili ad accettare un uso dell'AI sostitutivo del lavoro dei dipendenti, ma solo di supporto allo stesso».

Martedì 11 giugno 2025 si è riunito il Comitato aziendale europeo di Rcs, rappresentante dei lavoratori previsto dalla Direttiva europea 94/45 che riunisce i delegati sindacali di giornalisti, grafici, impiegati e operai italiani e spagnoli. Ne dà notizia lo stesso organismo consultivo, che a fine riunione riassume in una nota i contenuti dell'incontro. Eccoli di seguito.

L'azienda ha illustrato i dati consolidati del 2024 e quelli dei primi mesi del 2025. Lo scorso anno i ricavi complessivi rispetto al 2023 sono scesi di 8,8 milioni da 828 a 819,2 milioni. Sale, invece, l'ebitda da 136,2 milioni a 148 con un miglioramento percentuale da 16,4% al 18,1% soprattutto grazie a una riduzione dei costi legati alla distribuzione.

La prima trimestrale mostra un miglioramento dei ricavi dei primi tre mesi da 168,9 a 169,6 e dell'ebitda da 12,6 a 14,6. L'azienda si è detta non preoccupata della dinamica dei prezzi della carta che, dopo una crescita importante, si è stabilizzata.

Azienda e sindacati hanno affrontato il tema della strategia industriale sul lungo periodo per una crescita dei ricavi. Rcs sta analizzando il mercato radiofonico italiano, cui è interessata, e quello digitale per possibili acquisizioni.

I rappresentanti sindacali hanno posto l'accento sugli utili cumulati in questi anni di gestione Cairo (Rcs ha registrato utili complessivi per oltre 720 milioni, ripianando il debito di 550 con le banche) e sulla scarsa ridistribuzione verso i dipendenti: solo nel 2024, ad esempio, l'ebitda è aumentato dell'8% contro l'1,2% del costo del personale.

I sindacati hanno chiesto di premiare i dipendenti con una maggiore omogeneità tra Italia e Spagna e con un'attenzione ai redditi più bassi. Maggiore omogeneità è stata chiesta anche rispetto alla gestione dello smart working, che varia molto da settore a settore dell'azienda, alla sostituzione del personale in caso di lunghe assenze e al gender gap che vede una differenza salariale del 15% tra donne e uomini (con una situazione peggiore in Italia che in Spagna).

Un capitolo a parte è stato quello legato all'uso dell'Intelligenza Artificiale. I sindacati hanno chiesto che l'uso di qualsiasi software di AI sia anticipatamente discusso e analizzato con le rappresentanze sindacali dei lavoratori. L'azienda ha preso l'impegno di avviare commissioni ad hoc in ogni area dell'azienda sul modello di quella insediata al Corriere della Sera. I sindacati, comunque, hanno anticipato che non saranno disponibili ad accettare un uso dell'AI sostitutivo del lavoro dei dipendenti, ma solo di supporto allo stesso.

@fnsisocial

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