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Il presidente dell'Associazione della Stampa Emilia-Romagna, Matteo Naccari
Associazioni 21 Feb 2023

Ravenna, Aser: «Insultata e minacciata per aver raccontato i fatti. Al fianco della collega»

Il sindacato regionale interviene in difesa di Chiara Bissi, attaccata su Facebook dall'ex candidato sindaco del centrodestra, Filippo Donati, per aver scritto della battaglia politica su un bando pubblico annullato dal Tar.

«Ancora una volta la politica minaccia e insulta una giornalista per avere raccontato i fatti». Lo denuncia Matteo Naccari, presidente dell’Associazione della Stampa Emilia-Romagna in un comunicato. «Succede a Ravenna - continua la nota -, dove l'ex candidato sindaco del centrodestra, Filippo Donati, ora presidente della Commissione turismo in Comune, ha pubblicato un post su Facebook pieno di parolacce e insulti ai giornalisti (testuale: avete merda nella penna) per contestare un articolo della giornalista Chiara Bissi sull'edizione locale del Corriere di Romagna dove viene raccontata la battaglia politica su un bando pubblico per l'assegnazione di servizi turistici annullato dal Tar».

Il comunicato diffuso dall’Aser prosegue raccontando nel dettaglio quanto successo: «Donati punta in particolare il dito su un passaggio dove vengono evidenziati i suoi rapporti (di cui tutti sono comunque a conoscenza) con la titolare del consorzio che ha perso la gara, ma poi ha fatto ricorso al Tar vincendolo. Al di là del passaggio nell'articolo su questo aspetto, ciò che va condannata è la reazione pubblica di chi rappresenta la classe politica locale che sui social network insulta la categoria dei giornalisti ravennati e minaccia di ricorrere ai propri legali. Ricordiamo a Donati che in questo modo dimostra come per lui la libertà di stampa (e quindi la Costituzione) siano carta straccia e soprattutto che esternazioni di tale livello non sono degne di un Comune come Ravenna».

Il presidente dell’Aser conclude con un appello: «Chiediamo quindi a Donati di rimuovere il post, di scusarsi con la collega e con tutti i giornalisti ravennati, assicurandoli che saremo noi a rivolgerci in caso contrario agli avvocati. Allo stesso tempo invitiamo anche il sindaco, Michele de Pascale, a prendere posizione, perché proprio in provincia di Ravenna, a Conselice, esiste l'unico monumento italiano alla libertà di stampa e un osservatorio nazionale sulle minacce ai giornalisti: non vorremmo che alla lista di episodi da condannare e da combattere si aggiungesse anche quanto sta avvenendo nel suo Palazzo comunale».

@fnsisocial

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