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Sindacale 25 Gen 2008

Rapporto Eurispes, Siddi: “Conferma dell’essenzialità dell’informazione professionale”

“Il rapporto dell’Eurispes conferma l’essenzialità dell’informazione professionale quale condizione di tenuta e di sviluppo dell’industria dell’informazione. L’analisi delle motivazioni di crisi di credibilità di alcuni settori, di incidenza del rapporto con il pubblico in considerazione di scelte editoriali talora di basso profilo o addirittura fatte “più per divertire” che per informare, sono motivo di sprone per quanti da tempo sostengono l’esigenza di investire in qualità.

“Il rapporto dell’Eurispes conferma l’essenzialità dell’informazione professionale quale condizione di tenuta e di sviluppo dell’industria dell’informazione. L’analisi delle motivazioni di crisi di credibilità di alcuni settori, di incidenza del rapporto con il pubblico in considerazione di scelte editoriali talora di basso profilo o addirittura fatte “più per divertire” che per informare, sono motivo di sprone per quanti da tempo sostengono l’esigenza di investire in qualità.

Le trasformazioni indicate per le aziende editoriali e per i giornalisti dall’Eurispes (diffusione di contenuti su più piattaforme, capacità di lavorare adattandosi alla caratteristica di ogni mezzo usato) sono le sfide dell’oggi. Per tutti. I dati e le analisi prodotte dall’Eurispes confermano nettamente che però queste trasformazioni producono ricchezza e tenuta del sistema solo attraverso una svolta di qualità, che necessita di un giornalista fortemente motivato, acculturato, anche tecnologicamente preparato e, soprattutto, deontologicamente robusto. E’ l’indicazione diretta che arriva anche dalla considerazione che Internet, come strumento e le nuove opportunità del comunicare che offre, non garantisce qualità, attendibilità e credibilità. Queste valutazioni agganciate alla attenta analisi dei fenomeni della precarietà e della stessa iniziativa della Federazione della Stampa su questa frontiera, dimostrano inoltre che le battaglie per arrestare il fenomeno del precariato e per recuperare il senso della professione giornalistica nelle imprese editoriali non sono solo un tema direttamente sindacale ma anche di democrazia”.

@fnsisocial

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