Rai/privatizzazione: Usigrai su dichiarazioni ministro Siniscalco

Rai/privatizzazione: Usigrai su dichiarazioni ministro Siniscalco

Il ridimensionamento della Rai come servizio pubblico procede a tappe forzate. Dall’audizione del primo dicembre del ministro Siniscalco si apprende che è già salita al 30% la quota che il governo intende collocare sul mercato. Nulla consente di escludere che, nel giro di pochi mesi, il soggetto pubblico possa ritrovarsi in minoranza nella proprietà della Rai. Rimane avvolto nella nebbia il profilo dei privati che entreranno in Rai e la loro compatibilità con la missione di servizio pubblico. Resta pienamente attuale il rischio di un forte ridimensionamento, attraverso la cessione di rami d’azienda che la Gasparri consente dal gennaio 2006 e che potrebbe avere un impatto pesante sull’occupazione. Questa Rai sembra preoccupata di render conto unicamente all’advisor che fra pochi giorni inizierà il suo lavoro, mentre nulla si ha da dire ai milioni di cittadini e alle organizzazioni sociali che della Rai servizio pubblico sono tenaci sostenitori. E’ un errore strategico che i dipendenti Rai contrasteranno con decisione. Il servizio pubblico ha un valore per la società italiana che non può essere certificato soltanto da Rothschild.