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Rai, Usigrai: «Il presidente Foa illustri in Cda la vicenda della mail del finto Tria»
Servizio pubblico 20 Dic 2019

Rai, Usigrai: «Il presidente Foa illustri in Cda la vicenda della mail del finto Tria. Situazione raccapricciante»

«Ci auguriamo che nessuno pensi, con la scusa del Natale, di lasciare l'azienda in questo stato per due settimane», incalzano i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico, che invocano l'intervento del ministro dell'Economia e della commissione di Vigilanza.

«Una immagine raccapricciante. È quella che esce dalla Rai Servizio Pubblico dalla lettura dei giornali di oggi. La vicenda della mail del finto Tria assume contorni sempre più inquietanti.  A questo punto ci auguriamo che nessuno pensi, con la scusa del Natale, di lasciare l'azienda in questo stato per 2 settimane. L'indagine della magistratura farà il proprio corso, e verificherà se ci sono reati e a carico di chi. Ma qui siamo di fronte ad altro». È quanto si legge in una nota dell'Esecutivo Usigrai.

«Il presidente Marcello Foa, rappresentante legale della Rai, ha abboccato a una mail di un finto ministro e ha interloquito con un avvocato svizzero, esponendo la Rai a un rischio truffa da oltre 1 milione di euro. A questo punto – incalzano i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico – ci aspettiamo che ci sia una convocazione urgente del Cda della Rai al quale il presidente ha il dovere di illustrare nei dettagli l'accaduto», che «il ministro dell'Economia acquisisca tutte le informazioni del caso e dica se ritiene Marcello Foa ancora il proprio rappresentante nel Cda della Rai» e, infine, che «dopo le audizioni, la commissione di Vigilanza dica se riconosce ancora a Marcello Foa la 'riconosciuta onorabilità', prestigio e competenza' per sedere in Cda come presidente, visto che – conclude l'Usigrai – la legge affida alla Vigilanza il potere di 'ratifica' della sua nomina».

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