«L'unica cosa che può fare il senatore Maurizio Gasparri è scusarsi. Con l'Usigrai e con il presidente della Fnsi Vittorio di Trapani». Lo afferma l'esecutivo Usigrai dopo che la Rai ha recapitato la risposta all'interrogazione con cui il senatore forzista aveva adombrato irregolarità sull'attività in redazione dell'attuale presidente del sindacato dei giornalisti nel periodo tra la conclusione del mandato da segretario dell'Usigrai e l'elezione in Consiglio nazionale dopo il Congresso di Rimini.
Presunte irregolarità smentite dall'azienda dopo il 'giallo' denunciato dal quotidiano Domani della prima risposta ufficiale della Rai a Gasparri protocollata dalla commissione parlamentare di Vigilanza il 4 settembre 2023 e poi ritirata dall'azienda.
Alla presidente e all'amministratore delegato della Rai il senatore forzista aveva chiesto di sapere se fosse vero che «per molti mesi, un redattore ordinario, molto noto all'azienda» avesse deciso orari e servizi «di vari suoi colleghi senza avere i gradi di capo servizio, indispensabili per svolgere una funzione del genere», come si legge nel quesito.
«La risposta della Rai al vice presidente del Senato – evidenziano i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico – dice che non c'è stata nessuna irregolarità; che se un problema c'è stato è la carenza di personale determinata dall'azienda e prontamente e ripetutamente contestata dall'Usigrai».
«Gasparri smetta i panni dell'inquisitore e torni a occuparsi del suo lavoro, che al sindacato ci pensano i sindacalisti. Anzi – l'affondo dell'Usigrai – gli suggeriamo di dire a chi gli fornisce le veline per i suoi quesiti, di interessarsi a cose più serie. E soprattutto fondate, vista la pessima figura che gli hanno fatto fare con questa interrogazione boomerang».