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Fnsi 15 Ott 2004

Rai: Natale (Usigrai) su intervista Pilati e privatizzazione

Rai: Natale (Usigrai) su intervista Pilati e privatizzazione

Rai: Natale (Usigrai) su intervista Pilati e privatizzazione

Le parole di Antonio Pilati, commissario dell’Autorità per le Comunicazioni intervistato oggi dal “Corriere della Sera” sulla privatizzazione della Rai, hanno almeno il pregio della chiarezza: “chi partecipa al collocamento sarà in buona posizione negli eventuali processi di cessione di rami di azienda”. Altro che azionariato diffuso, altro che public company. Le quote dell’1 per cento valgono come prenotazione per partecipare allo smembramento della Rai, che la Gasparri autorizza dal gennaio 2006. Il progetto è chiarissimo, e merita di essere preso sul serio anche perché viene esplicitato da chi la legge l’ha ideata. Deve essere allora altrettanto chiara la risposta: se questo è l’obiettivo – cioè il ridimensionamento della Rai – i dipendenti del servizio pubblico faranno di tutto per contrastarlo, con tutta la durezza possibile. Abbiamo detto mille volte che si può ragionare di un parziale ingresso di capitali privati e di azionariato diffuso. Non siamo disponibili invece ad assistere in silenzio alla riduzione del servizio pubblico ad un ruolo marginale. Lo sappia bene il vertice aziendale, che non può continuare a tacere sulla questione fondamentale: è d’accordo o no su questo esplicito progetto di una Rai più piccola? L’assenza di una risposta chiara e netta avrebbe conseguenze pesanti sulla “pace sociale” dell’azienda nei prossimi mesi. Allo stesso modo chiediamo che tutte le forze politiche si pronuncino su questo progetto. E facciamo appello alle altre organizzazioni sindacali perché al più presto si avviino le necessarie iniziative di tutti i dipendenti. Il ridimensionamento della Rai è alle porte, ed è ora il momento di contrastarlo.

@fnsisocial

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