Rai: due nuovi vicedirettori alla Tgr. Il presidente Annunziata vota contro: "Ho riserve sul metodo, non sulle proposte". Giulietti: "La sostituzione di Casagrande è un atto di vigliaccheria". Natale: “Nessun rispetto per la Commissione di vigilanza”
La Tgr ha due nuovi vicedirettori: si tratta di Giuseppe Casagrande, attualmente responsabile della sede Rai di Venezia, e di Alessandro Casarin, che prende ad interim la responsabilità della sede di Milano. Le proposta è stata portata in consiglio dal direttore generale Flavio Cattaneo ed è stata approvata con quattro voti favorevoli e uno contrario, quello della presidente Lucia Annunziata. La presidente Annunziata, sottolinea una nota Rai, ha ribadito, «come aveva fatto nella precedente riunione consiliare», che le sue riserve sono «per il metodo e non per i nomi proposti» alla vicedirezione della Tgr,cioè quelli di Alessandro Casarin (che assume anche l'incarico di responsabile ad interim della Redazione giornalistica della Lombardia) e Giuseppe Casagrande. Il Consiglio d'Amministrazione della Rai ha anche approvato i progetti di due nuove fiction, una sulle foibe intitolata 'Il cuore sul pozzo', e l'altra dal titolo 'Al di là delle frontiere', interpretata da Sabrina Ferilli per la regia di Maurizio Zaccaro, che racconta la storia vera di una partigiana che si innamora di un ufficiale tedesco. (ANSA). «La sostituzione di Giuseppe Casagrande a Venezia è un atto di vigliaccheria, professionale, politico, umano": lo sostiene Giuseppe Giulietti, Ds. «Il gruppo dirigente della Rai ha voluto anticipare queste nomine perchè non avrebbe saputo cosa balbettare in Vigilanza - sostiene Giulietti - queste decisioni, con singolare sintonia sono arrivate mentre era in corso la votazione sul lodo Berlusconi-Gasparri, ma per contro - aggiunge ironico - che nessuno pensi a scambi impropri o nomine dettate dall'esterno». (ANSA). Le decisioni annunciate oggi dal vertice Rai dicono quanto sia vuoto e ipocrita il “rispetto” per la Commissione di Vigilanza, in nome del quale vengono taciuti i nomi dei nuovi caporedattori di Bologna, Palermo, Trento e Venezia. Tranne che nella redazione di Milano (da mesi in attesa di un nuovo responsabile), tutte le altre decisioni in cantiere fanno seguito ad interventi di sottosegretari, presidente di giunta e sindaci che hanno chiesto alla Rai di nominare un diverso responsabile dell’informazione. Nel dare il via libera ad un “pacchetto” del genere, Direttore di Testata, Direttore Generale e Consiglio di Amministrazione (ciascuno per la sua parte) si sono assunti la grave responsabilità di fornire della Rai un’immagine servile e subalterna, e di incoraggiare ogni futura intromissione. La Bbc difende la sua autonomia anche a costo di uno scontro col governo; questa Rai compiace i poteri anche a costo di rinunciare alla sua autonomia, ed alle coerenze di bilancio. Pur di liberare la posizione del caporedattore di Venezia, viene infatti nominato un nuovo vicedirettore. Come si sta per fare nei tg nazionali per i responsabili dell’economia. Al solito, il rigore vale soltanto finché non deve cedere alle pressioni della politica. E’ questo il “nuovo Rinascimento Rai” promesso dal Direttore Generale Cattaneo.