«Ogni pretesto è buono per attaccare il servizio pubblico e mettere in discussione il canone più basso d'Europa. È di nuovo la Lega a farlo. Dalle pagine social di "Lega - Salvini premier", (al massimo vicepremier), si attacca il direttore del Giornale Radio Rai, perché in un suo tweet ha ricordato che nel nostro passato crisi economiche e guerre hanno costretto ad emigrare milioni di italiane ed italiani, da sud a nord e dall'Italia all'estero, su navi con biglietto di sola andata». Così, in una nota congiunta, il Cdr Giornale Radio Rai e l'Esecutivo Usigrai.
«In un tempo in cui – incalzano – per le stesse ragioni uomini, donne e bambini sono costretti a lasciare i propri Paesi, ricordare che le migrazioni sono state anche una realtà in Italia significa fare memoria. Chi governa si occupi di dare al nostro Paese migliori politiche Europee per la gestione di questi fenomeni che sono globali. E dia risorse certe al servizio pubblico della Rai che di queste vicende, come di altri temi sociali, si deve occupare come prevede anche il Contratto di Servizio. Che in numerosi passaggi, fin nei principi generali, prevede tra i compiti della Rai quello di favorire lo sviluppo di una società inclusiva, equa e solidale. Non vogliamo pensare che al termine "occupare" ci si animi solo pensando alle poltrone della Rai».