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Fnsi 20 Dic 2004

Rai, Casini: "Il Cda non è quello scelto dai presidenti delle Camere"

Rai, Casini: "Il Cda non è quello scelto dai presidenti delle Camere"

Rai, Casini: "Il Cda non è quello scelto dai presidenti delle Camere"

''Il mio giudizio sull'attuale CdA lo esprimo subito: non e' quello scelto dai presidenti delle Camere, che avevano optato per una formula che prevedeva una presidenza di garanzia, rappresentativa di aree culturali di opposizione, sulla base del precedente della presidenza della Commissione di Vigilanza. Noi abbiamo scelto quel Consiglio, non questo, che ha connotazioni diverse''. Sono le parole del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, nell'incontro per il tradizionale scambio di auguri natalizi con la stampa parlamentare. Casini aggiunge pero' che ''le regole, quando ci sono, vanno seguite. I Presidenti delle Camere sono stati opportunamente spogliati dei poteri di nomina del CdA della Rai e non possono svolgere altro ruolo che quello della 'moral suasion'. Il segretario dei Ds Fassino e i capigruppo dell'opposizione - dice ancora il presidente della Camera - hanno sollecitato Pera e me ad intevenire. Ma qualsiasi nostro intervento creerebbe un precedente pericoloso di interferenza''. "Le parole del presidente della Camera Casini - afferma Giuseppe Giulietti, capogruppo ds in vigilanza e portavoce di Articolo21 - relative al consiglio di amministrazione della Rai sono chiare e inequivocabili. Il governo monocolore che ha rubato l’azienda non corrisponde affatto all’ipotesi che era stata formulata dai presidenti delle Camere e che prevedeva una presidenza di garanzia. Dal punto di vista politico dunque siamo in presenza di un autentico governo degli abusivi. Del resto la commissione parlamentare di vigilanza , a maggioranza e con il voto dell’UDC, aveva gia sfiduciato l’attuale consiglio. Le parole del presidente Casini fanno seguito alle altrettante limpide ed autorevoli pronunciate dal Presidente della Repubblica Ciampi.Di fronte all’autorevolezza di tali prese di posizione al consiglio di amministrazione della Rai non dovrebbe restare altro che rassegnare immediatamente le dimissioni. Qualora non dovessero farlo bisogna che le opposizioni, e ci auguriamo non solo le opposizioni , assumere iniziative efficaci ed anche clamorose per arrivare ad un immediato ripristino della legalita` di quel poco che ancora e` sopravvissuto del servizio pubblico radiotelevisivo. (www.articolo21.com)

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