Eletto alla prima votazione il collega Raffaele Lorusso alla segreteria della Federazione nazionale della stampa italiana con 213 voti. Carlo Parisi ha ricevuto 70 voti, 11 schede bianche e otto nulle. Un lungo applauso ha salutato il neo eletto al momento del superamento del quorum.
Anche il collega Santo Della Volpe eletto alla prima votazione Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana con 79 voti. Michele Albanese ha ricevuto 25 voti, mentre le schede bianche sono state 3 e 2 nulle.
Eletto alla prima votazione il collega Raffaele Lorusso alla segreteria della Federazione nazionale della stampa italiana con 213 voti. Carlo Parisi ha ricevuto 70 voti, 11 schede bianche e otto nulle. Un lungo applauso ha salutato il neo eletto al momento del superamento del quorum.Subito dopo il
nuovo segretario generale ha ringraziato il suo contendente Carlo Parisi: “Perché
il confronto, e non lo scontro tra opposte opinioni, sono da sempre la
ricchezza di questo sindacato e devono continuare ad esserlo”.
Anche il collega Santo Della Volpe eletto alla prima votazione Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana con 79 voti. Michele Albanese ha ricevuto 25 voti, mentre le schede bianche sono state 3 e 2 nulle.
GIORNALISTI: SANTO DELLA VOLPE NUOVO PRESIDENTE FNSI
Santo Della Volpe è stato eletto presidente della Fnsi dal
Consiglio Nazionale, riunito a Chianciano in occasione del XXVII Congresso del
sindacato dei giornalisti.
Giornalista del Tg3, socio fondatore di Articolo 21 e direttore di Libera
Informazione, Della Volpe succede a Giovanni Rossi. Ha ottenuto 29 voti l'altro
candidato Michele Albanese, giornalista calabrese sotto scorta dopo aver
ricevuto minacce dalla criminalità organizzata a seguito di suoi articoli sulle
cosche nella piana di Gioia Tauro. (ROMA,
31 GENNAIO - ANSA)
GIORNALISTI: RAFFAELE LORUSSO NUOVO SEGRETARIO FNSI
Raffale Lorusso è il nuovo segretario della Federazione
Nazionale della Stampa. È stato eletto al Congresso di Chianciano con 213 voti.
Lorusso ha preceduto Carlo Parisi, che ha raccolto 70 preferenze. Succede a
Franco Siddi che ha ricoperto la carica per 7 anni.
Nato a Conversano, in provincia di Bari, il 5 dicembre 1967, Lorusso è
giornalista professionista dal 27 gennaio 1999. Dal 2000 è redattore del
quotidiano La Repubblica nella redazione di Bari, dopo aver lavorato per La Gazzetta
del Mezzogiorno. Ricopre anche la carica di presidente dell'Associazione della
Stampa della Puglia per il quadriennio 2012-2016.
Espressione delle associazioni sindacali delle regioni piccole e medie, Lorusso
è riuscito a raccogliere voti anche tra i giornalisti delle due regioni
numericamente più rappresentative: Lazio e Lombardia. Nella votazione, oltre ai
70 voti ottenuti da Carlo Parisi, sono state 12 le schede bianche, 4 le nulle,
2 voti sono andati a Franco Siddi, uno a Topo Gigio e uno a Carla Bruni.
Lorusso succede a Franco Siddi che si è congedato dopo sette anni da segretario
e sei da presidente del sindacato dei giornalisti. Si attende ora l'elezione
del presidente della Federazione che, dopo la rinuncia di Beppe Giulietti,
dovrebbe essere il giornalista Rai Santo Della Volpe. (ROMA, 30 GENNAIO - ANSA)
31/01/2015 RADIO UNO
GR 1 - 00.01 - Durata: 00.00.11
Conduttore: COLLI MASSIMILIANO
Chianciano. Raffaele Lorusso è il nuovo segretario della Federazione Nazionale
della Stampa: succede a Franco Siddi che ha ricoperto la carica per 7 anni.
31/01/2015 RADIO DUE
GR 2 - 07.30 - Durata: 00.00.15
Conduttore: GIRALDI MASSIMO
Stampa. Raffaele Lorusso è il nuovo segretario della Federazione Nazionale
della Stampa: succede a Franco Siddi che ha ricoperto la carica per 7 anni.
31/01/2015 RADIO UNO
GR 1 - 08.00 - Durata: 00.00.19
Conduttore: BATTISTA DANIELE
Chianciano. Raffaele Lorusso è il nuovo segretario generale della FNSI il
sindacato dei giornalisti durante il 16° congresso FNSI, che succede a Franco
Siddi.
31/01/2015 RAI 1
TG1 - 00.30 - Durata: 00.00.19
Conduttore: CAPPARELLI GABRIELLA
Giornalismo. Raffaele Lorusso è il nuovo segr. FNSI, eletto al congresso di
Chianciano.
01/02/2015 RADIO UNO
GR 1 - 00.01 - Durata: 00.01.29
Conduttore: COLLI MASSIMILIANO
Servizio di: VOTO ARIANNA
Chianciano. Raffaele Lorusso nuovo segretario Federazione Nazionale Stampa Italiana
Int. Raffaele Lorusso (nuovo segretario Fnsi)
FNSI: BOUMELHA, GIORNALISMO NON MORIRÀ
"Il giornalismo non sta morendo è in una fase di transizione molto
complicata, ma non morirà". Lo ha detto Jim Boumelha, presidente della Federazione
internazionale dei giornalisti nel suo intervento al 27* congresso della
Federazione nazionale stampa italiana, a Chianciano. Intervenendo nella
giornata conclusiva dell'appuntamento congressuale del sindacato dei
giornalisti, Boumelha ha sottolineato che "ci sarà sempre più bisogno di informazione
di qualità e di giornalismo sano". (CHIANCIANO TERME (SIENA), 30 GENNAIO -
AGI)
LAVORO: CAMUSSO, IN ATTO PROCESSO DI PRECARIZZAZIONE
FUNZIONE CONTRATTUALE È SEMPRE MENO RILEVANTE
"La Cgil contrasta e continuerà a contrastare la legge
delega sul lavoro, perché, per quanto spesso questo venga raccontato anche nei
vostri articoli, non siamo di fronte a un percorso di stabilizzazione del
lavoro, ma all'esatto opposto. E cioè al fatto che non esiste più la condizione
nella quale non si è perennemente sotto la minaccia di interruzione del rapporto
di lavoro". Lo ha detto il segretario Cgil Susanna Camusso al Congresso
della Fnsi, portando ad esempio l'articolo 7 del decreto 134, il cosiddetto "contratto
a tutele crescenti", ribattezzato dal segretario Cgil a
"monetizzazione crescente". "È una norma - ha spiegato – con la
quale i lavoratori degli appalti, alcuni milioni in Italia, escono
sostanzialmente dalla condizione di lavoratori a tempo indeterminato e
diventano tutti scambiabili, con sgravi fiscali per le aziende superiori anche
alla loro retribuzione".
"Un'operazione di indebolimento del
lavoro - ha aggiunto Camusso - è il progetto portato avanti dal governo. Un
progetto che si basa anche sull'idea che è la legge che regola tutti i rapporti,
mentre la funzione contrattuale è sempre meno rilevante e viene così meno il luogo
di costruzione dell'unità di tutti i lavoratori". (CHIANCIANO TERME (SI),
29 GENNAIO - ANSA)
GIORNALISTI: CAMUSSO, LEGALITÀ PRECONDIZIONE LAVORO LIBERO
"La legalità è una precondizione di un lavoro libero.
Le forme molteplici con cui la criminalità organizzata si è introdotta nel
mondo del lavoro e delle imprese vanno ben oltre l'antica storia del controllo del
territorio e si sostanziano nel permeare interi settori delle attività, come
dimostrano le inchieste di questi giorni".
Lo ha detto il segretario Cgil, Susanna Camusso, parlando a margine del
Congresso Fnsi di Chianciano degli interventi dei giornalisti minacciati dalla
criminalità organizzata.
"Gli annunci di fare della lotta alla criminalità il primo dei punti
programmatici - ha aggiunto - non si stanno traducendo nell'andare ad
individuare le cause concrete che forniscono strumenti per la corruzione. È
questa l'emergenza, grande attenzione bisogna dare al lavoro povero, perché la
condizione di precarietà favorisce la ricattabilità. Tutti i delegati nei luoghi
di lavoro e i giornalisti devono essere confortati dal fatto che il mondo del
lavoro non dica mai: 'se l'è cercata', perché stiamo difendendo il mondo del lavoro".
(CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)
GIORNALISTI: CONGRESSO FNSI,TESTIMONIANZA CRONISTI
MINACCIATI
IL RACCONTO DI ALBANESE E BORROMETI. RICORDATO SIMONE CAMILLI
La testimonianza di giornalisti minacciati dalla criminalità organizzata ha
portato al centro della terza giornata del Congresso della Fnsi di Chianciano
il tema della tutela e del sostegno ai cronisti di provincia.
"Sono un giornalista calabrese costretto a vivere praticamente agli
arresti domiciliari da otto mesi – ha raccontato dal palco Michele Albanese,
autore di articoli sulle cosche della Piana di Gioia Tauro -. Un giorno la
polizia mi ha convocato e sono uscito dalla questura con una macchina blindata e
due agenti di scorta solo per avere fatto il mio lavoro. Vengo da una terra
bella e amara. Mi hanno spedito pallottole, le foto di mia moglie e mia figlia,
devastato la casa. Ma non ho una redazione, sono un giornalista di strada che
vive raccontando i fatti, per rendere questa terra meno amara". "La
nostra è una storia di resistenza - ha continuato - e lo facciamo anche per voi
che siete lontani. Vorrei continuare a essere fiero del mio lavoro, ma non ci
crederà più nessuno se anche questa volta usciremo con pacchetti preconfezionati.
Servono dignità e chiarezza".
È intervenuto anche Paolo Borrometi, giornalista siciliano minacciato e
aggredito dalla mafia. "Vorrei portarvi l'esempio delle periferie d'Italia
- ha affermato -. Io sono della provincia di Ragusa, una provincia definita
'babba'. Non mi hanno invitato i colleghi dell'Assostampa siciliana, sono qui grazie
ai colleghi romani. Non conosco Siddi e non so se loro sappiano quale sia la
mia storia ma non mi interessa. L'unica cosa che voglio dirvi che noi abbiamo
un unico sindacato e questo non può lasciare indietro nessuno".
"Dovremmo seguire tutti l'esempio di Giovanni Spampinato - ha detto ancora
– che non era un eroe ma era il cronista che raccontava la propria realtà, non
piegandosi mai. Mai dire 'lui se l'è cercata', cosa che sento dire anche da
alcuni colleghi".
A Chianciano è
stato ricordato anche Simone Camilli, morto a Gaza nella deflagrazione di un
ordigno. Al padre Pierluigi è stata consegnata una medaglia. "Sono onorato
di aver avuto mio figlio come collega - ha affermato -. 'Stai attento', gli ripetevo.
'Papà va tutto bene stai tranquillo', mi rispondeva. 'Ma quando smetti di
andare in giro?'. 'Ma se non vado dove succedono i fatti perché dovrei fare
questo lavoro'. Ecco sono fiero di essere suo padre e un collega giornalista.
'Vado lì dove ci sono le notizie'. Questo è fare il giornalista". (CHIANCIANO
TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)
EDITORIA: CAMUSSO, GOVERNO TAGLIA SENZA VALUTARE CONSEGUENZE SCELTE
PROPAGANDISTE, CHIUDONO TROPPE IMPRESE
"La scelta che si è fatta di intervenire sul finanziamento dell'editoria è
una scelta, come accade in molti casi per questo governo, di immagine. È un messaggio
propagandistico che si fa senza valutare le conseguenze". Così il segretario
Cgil, Susanna Camusso, al convegno della Fnsi di Chianciano.
"Le conseguenze sono che abbiamo troppe imprese che stanno chiudendo
perché non hanno più la possibilità di esistere – ha sottolineato -. Abbiamo il
tema straordinario di tutta l'emittenza locale sia essa televisiva, radiofonica
o cartacea e oggi non ci sono gli strumenti né per riqualificarla e rilanciare
quelle imprese, né per tutelare i lavoratori di fronte alla
disoccupazione".
"Internet sta distruggendo il mercato del lavoro se lo si considera come
punto di aggressione della categoria e luogo dove si esercita il dumping - ha
detto ancora -. Potrebbe non esserlo se si ricostruiscono elementi di
professionalità, di diritti e di tutela". (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO
- ANSA)
CRISI: CAMUSSO, CONFINDUSTRIA ABBAGLIATA DA AIUTI RICEVUTI
"Confindustria vede rosa, perché abbagliata dai tanti finanziamenti che
hanno avuto". Così il segretario Cgil, Susanna Camusso, ha risposto a margine
del Congresso Fnsi di Chianciano ad una domanda sulle previsioni ottimistiche
di Confindustria sul Pil italiano, motivate anche dal calo del prezzo del
petrolio. (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)
QUIRINALE: CAMUSSO, SERVE GARANTE CARTA IN FASE DELICATA
"Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione. Pensiamo
che quello debba essere il profilo del presidente in una stagione così difficile
come si è determinata dalla crisi e dalla perenne transizione politica. Questo
è il profilo che noi suggeriamo". Così il segretario Cgil, Susanna
Camusso, a margine del Congresso della Fnsi a Chianciano. Camusso non ha voluto
esprimersi sui nomi. "Sta ai grandi elettori decidere chi sarà il
presidente", ha affermato. (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)
CONGRESSO FNSI:SIDDI DIFENDE LINEA, COSTA APRE A DIALOGO
LOTTI, NEL 2015 RIFORMA EDITORIA. VERSO TICKET LORUSSO-GIULIETTI
(dell'inviato Michele
Cassano)
La crisi dell'editoria che continua ad erodere posti di
lavoro, le casse sofferenti degli enti di categoria, a partire dell'Istituto di
previdenza, la tutela della libertà di informazione presa di mira
dall'estremismo islamico, ma messa a rischio anche dalle leggi all'esame del
Parlamento, come quella sulla diffamazione.
Questi gli argomenti al centro della seconda giornata del XXVII Congresso della
Federazione Nazionale della Stampa, che ha visto Franco Siddi congedarsi dopo
sette anni da segretario e sei da presidente, difendendo il lavoro svolto a
partire dall'ultimo rinnovo contrattuale che non ha mancato di suscitare nuove polemiche
a Chianciano Terme.
Le imminenti elezioni per il Quirinale hanno tenuto lontani i rappresentanti
dei palazzi romani, ma sostegno al ruolo del giornalismo è arrivato, con
messaggi e telefonate, da Giulio Napolitano, Laura Boldrini e Matteo Renzi. Il
sottosegretario Luca Lotti ha assicurato che il 2015 sarà l'anno della riforma dell'editoria
e che servirà "una interlocuzione produttiva" con il sindacato. In
attesa dell'arrivo domani del segretario Cgil Susanna Camusso, il segretario
Uil, Carmelo Barbagallo, ha puntato il dito contro il conflitto di interesse
nell'editoria.
"Non è accettabile - ha detto dal palco - che le stesse persone siedano
nei cda dei mezzi d'informazione e in quelli di grandi banche o aziende. Se
metterete al centro questa battaglia, troverete l'appoggio dei sindacati".
Aperture al dialogo sono venute dal presidente della Fieg, Maurizio Costa.
"La sfida che dobbiamo affrontare è quella di un'editoria di qualità che
non può prescindere da un giornalismo di qualità - ha detto -. Questa è una
sfida difficile in un quadro economico drammatico in cui ognuno deve assumersi
le proprie responsabilità. Il mio auspicio è di avviare un confronto".
Proprio la linea del confronto, che si è sviluppato negli ultimi anni non solo
con gli editori ma anche con i governi, è stata difesa da Siddi. "Nel 2010
c'erano 17 mila giornalisti attivi - ha sottolineato -, oggi sono circa 16
mila.
Nel 2009 c'erano 6 mila pensionati, oggi sono 8 mila e 200. Più di un
pensionato per due che lavorano. Occorre rimettere in moto il mercato del
lavoro. Con gli ultimi due governi abbiamo siglato patti importanti per il
sostegno di nuove assunzioni e l'accompagnamento alla pensione".
Siddi ha quindi puntato il dito contro chi ha criticato l'ultimo rinnovo
contrattuale al solo scopo di "incassare un dividendo politico
interno", a fronte di nuove regole "che hanno garantito una grande
redistribuzione del reddito". Le polemiche non sono mancate a Chianciano
dove alcune componenti hanno ribadito la loro contrarietà a quell'accordo,
definito "un contratto capestro che annulla la professione". Il clima
di divisione degli ultimi mesi rende incerta la battaglia per la successione.
In pole per la segreteria c'è Raffaele Lorusso, presidente dell'Associazione
Stampa Puglia, sostenuto dai delegati delle regioni piccole e medie. Si è
candidato anche Carlo Parisi, segretario del sindacato calabrese. Per la presidenza,
va rafforzandosi l'ipotesi di Beppe Giulietti, ex sindacalista Rai e ex
parlamentare, ma in caso di una sua rinuncia si riaprirebbero i giochi.
Al centro del dibattito anche la sorte degli enti di categoria. Il presidente
della Casagit, Daniele Cerrato, ha annunciato che è stato firmato un accordo
per organizzare un fondo di assistenza per la Confcommercio. "In tre anni –
ha spiegato - abbiamo perso 5 milioni di contributi e chiuderemo il 2014 sul
filo di lana. Siamo stati per questa ragione costretti a guardare fuori".
Ammonta a ben 450 milioni negli ultimi 5-6 anni lo squilibrio dell'Inpgi.
"È un numero severo che ci deve preoccupare", ha spiegato il
presidente dell'Istituto di previdenza, Andrea Camporese, sottolineando però
che ci sono segnali positivi come la richiesta di 200 assunzioni arrivata a dicembre
grazie ai fondi straordinari messi a disposizione dal governo. (CHIANCIANO
TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
GIORNALISTI: CAMPORESE (INPGI), IN 5 ANNI SQUILIBRIO 450 MLN
SITUAZIONE GRAVE, MA FATTI POSITIVI COME 200 ASSUNZIONI DICEMBRE
"Depressione dei redditi, diminuzione della platea di giornalisti
dipendenti, aumento del numero dei pensionati hanno impattato negativamente in
un bilancio del 2014, soprattutto in un sistema piccolo come il nostro.
L'aumento dei costi del pensionamento e della cassa integrazione hanno creato
90 milioni di squilibrio che, sommati a quelli precedenti, hanno creato circa
450 milioni di squilibrio in 5-6 anni che sono stati coperti dal rendimento del
patrimonio senza erodere la riserva". Lo ha detto il presidente dell'Inpgi
Andrea Camporese, intervenendo al Congresso della Fnsi a Chianciano.
"Un numero severo - ha aggiunto - che ci deve preoccupare. A questi numeri
si aggiungono però altri elementi in arrivo come gli aumenti in busta paga,
l'1% di aumento della contribuzione trattato 4 anni fa con la Fieg, l'1%
straordinario sugli ammortizzatori sociali, 2 milioni di euro dalla Presidenza
del consiglio sul costo degli ammortizzatori sociali e gli sgravi sulle
assunzioni pagati nei tre anni precedenti dall'Inpgi, che hanno prodotto 540
assunzioni mentre perdevamo 3mila posti di lavoro. In questo mese di dicembre,
appena chiuso, abbiamo avuto circa 200 richieste di assunzioni con i soldi
della Presidenza del consiglio. È un numero positivo, che raccoglie anche il ritardo
del decreto, ma nonostante tutto è importante anche perché solo il 15% degli
assunti sono a tempo determinato". "Se il mercato si muove gli sgravi
funzionano al massimo come accaduto in passato - ha detto ancora -. In attesa
di un secondo decreto nel 2015 potremo raccogliere nuove richieste di assunzione
coprendole in questa fase transitoria. Poi c'è il tema dei co.co.co che spariranno
e verranno sostituiti da contratti a tutele crescenti. I prossimi 4 anni
saranno importanti, si stabilirà se noi siamo ancora o no il presidio del
giornalismo italiano. È una sfida importante. Io continuerò a dire che il
governo ha la responsabilità di aver aumentato al 26% i rendimenti dei
patrimoni previdenziali privati italiani. Uno scandalo. Siamo gli unici in
Europa. Tutto questo provoca una depressione della prestazione attesa rilevante
e non accettabile che non avviene in Francia, in Germania, in Spagna, in
Portogallo". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
GIORNALISTI: ASTORI, FONDO DIVENTATO AMMORTIZZATORE SOCIALE CON
ANTICIPAZIONE DEL 30% DELLA POSIZIONE SENZA GIUSTIFICAZIONE
"Il Fondo di previdenza complementare vale sul mercato 500 milioni di euro
di patrimonio investito. Il principio è rendere responsabile ciascun collega a
fronte della crisi del pilastro della pensione principale. L'uso concreto dello
strumento può però essere svuotato delle sue finalità principali di fronte a
esigenze particolari degli iscritti. Il Fondo si è trovato in questi ultimi
anni a essere ulteriore elemento di ammortizzazione sociale, con
l'anticipazione del 30% della posizione presente nel Fondo, senza nessun tipo
di giustificazione. Questo corrisponde all'esigenza di mantenere un livello
minimo di reddito, ma ciò comporta la rinuncia a parte della copertura per il
futuro". Lo ha detto Gianfranco Astori, vicepresidente del Fondo di
previdenza complementare dei giornalisti (Fpcgi), intervenendo al Congresso
della Fnsi di Chianciano. "Serve una riflessione tutta interna sul nostro
sistema di welfare per verificare come i costi vadano ripartirti e le nuove priorità
- ha proseguito -. Il patrimonio del Fondo si è incrementato in questi anni e
il cda si è trovato ad affrontare un momento insidioso per la crisi del
settore, ma non basta una gestione dignitosa dell'esistente. Occorre alimentare
un processo di dialogo con la categoria. Evitare di cedere a parole d'ordine
miracolistiche perché il nostro welfare vive sul principio dei vasi comunicanti
ed è divenuto in questi anni elemento di reddito sostitutivo. È giunto il
momento di una discussione aperta per ridefinire le priorità. L'alternativa è l'applicazione
della legge Fornero, con le micidiali tagliole che portano all'unico risultato
della povertà per tutti". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
GIORNALISTI: PIROVANO (ODG), STOP A COMPENSI DA FAME
"Ogni giorno ci sono giornalisti calpestati. Non si è sufficientemente
tenuto conto delle nuove realtà professionali, firmando accordi al ribasso.
Non parlo dell'ultimo rinnovo contrattuale, ma per esempio del contratto di
Aeranti Corallo firmato 15 anni fa". Lo ha detto Paolo Pirovano,
segretario generale dell'Ordine dei giornalisti, intervenendo al Congresso
della Fnsi di Chianciano.
"Si è assistito a un danneggiamento continuo degli istituti di categoria e
il rischio fallimento deve essere messo in conto - ha aggiunto -. Vogliamo un
sindacato che non considera equo un compenso di 5000 mila euro annui spese
comprese e che difenda il diritto dei lettori ad essere informati. Tutto questo
non può avvenire se i free lance vengono pagati con l'elemosina e i precari
fanno la fame". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
GIORNALISTI: CERRATO (CASAGIT), ACCORDO CON CONFCOMMERCIO
IN TRE ANNI PERSI 5 MILIONI CONTRIBUTI, GUARDARE ALL'ESTERNO
"Il 23 dicembre scorso abbiamo firmato un accordo con Confcommercio, la
più grande organizzazione del lavoro che c'è in Italia. L'incarico è di
organizzare per loro un fondo di assistenza dedicato ai titolari di esercizi
commerciali, con centinaia di migliaia di potenziali iscritti. Entro luglio
faremo questo progetto, ma la Casagit per come la conosciamo resta nostra.
Quello che stiamo mettendo a disposizione è ciò che abbiamo imparato a fare in questi
anni, anche con qualche errorino". Lo ha detto Daniele Cerrato, presidente
della Casagit, intervenendo al Congresso della Fnsi.
"Ci sono state stagioni in cui i nostri contratti non erano avari come gli
attuali, ma crescevano i contributi alla Casagit che si è messa però a
inseguire quella fase di crescita, convenzionandosi con cliniche lussuose - ha
detto ancora Cerrato -. In tre anni abbiamo perso 5 milioni di contributi e chiuderemo
il 2014 sul filo di lana. Siamo stati per questa ragione costretti a guardare
fuori. La Cassa dei giornalisti è tra le più performanti, ma se il mercato del
lavoro non sale, per quante pezze possiamo mettere prima o poi ci troveremo a fare
i conti con la dura realtà. Per questo chiedo che, prima di sedersi al tavolo
contrattuale, si organizzi una grande conferenza per l'editoria anche con gli
imprenditori, separando chi sa fare il proprio mestiere da chi non è in grado
di governare ciò che hanno messo insieme".
"Abbiamo progetti insieme all'Inpgi - ha detto ancora -, come l'allargamento
del Poliambulatorio di Roma, dove abbiamo la massa critica più importante per
iscritti all'Inpgi e in questo caso anche di Confocommercio. Dobbiamo portare
risorse fresche all'interno del sistema senza snaturare la nostra missione, dando
solidità al sistema prendendo anche energie dall'esterno". (CHIANCIANO
TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
EDITORIA: SIDDI, LEGGI LIBERTICIDE TORNANO CICLICAMENTE BATTAGLIA È PERMANENTE,
ALLARME PER NORME SU DIFFAMAZIONE
"Quella della libertà dell'informazione è una battaglia permanente. La
libertà non è mai, come abbiamo visto anche nel lungo tempo della nostra Repubblica,
assicurata per sempre. Come mi piacerebbe che anche in Italia crescesse lo
spirito repubblicano che ho visto a Parigi l'11 gennaio. Oggi gli interlocutori
sono diversi da quelli di ieri e c'è una distrazione tale che solo le tragedie fanno
vedere ciò che conta". Lo ha detto il segretario uscente della Fnsi,
Franco Siddi, nella sua relazione al Congresso di Chianciano. "Ci sono da spezzare intrecci tra il
potere e l'editoria – ha proseguito -, serve un'azione che contrasti i
conflitti di interesse e occorre stare attenti a ritorni ciclici di leggi liberticide.
A partire dalla legge sulla diffamazione allo studio del Parlamento". Siddi
ha ricordato di aver ricevuto una telefonata dal presidente emerito della
Repubblica, Giorgio Napolitano, "che mi ha affidato un messaggio di
affetto al nostro mondo, di attenzione per le difficoltà sul fronte del lavoro
e ha aggiunto di ritenere il giornalismo e il sindacato una risorsa per le istituzioni
repubblicane", e dal premier Matteo Renzi "più diretta ma altrettanto
rispettosa del ruolo e della funzione del giornalismo". (CHIANCIANO TERME
(SI), 28 GENNAIO - ANSA)
EDITORIA: RAGAZZINI (CISL), SOSTENERE INVESTIMENTI E LAVORO
"Dobbiamo favorire gli editori puri che vogliono continuare ad investire
nelle nuove tecnologie digitali, nella multimedialità e nelle nuove figure
professionali, senza per questo cancellare il lavoro, i diritti e l'autonomia
dei giornalisti". Lo ha detto il segretario confederale della Cisl, Piero
Ragazzini, durante il suo intervento al Congresso della Fnsi. "Siamo stati e saremo sempre accanto a
tutti i giornalisti che si battono contro il terrorismo, le mafie, la
criminalità, la corruzione, per la ricerca della verità - ha aggiunto -. Abbiamo
partecipato con convinzione alla fiaccolata per difendere le ragioni della vita
dopo la strage di Parigi e siamo contenti che Charlie Hebdo sia di nuovo in
edicola. È il segnale che la violenza si sconfigge con la forza delle idee, con
la libertà di pensiero, con la democrazia". Oltre al sostegno alla Fnsi nella lotta per
ridurre il precariato nel mondo del giornalismo, Ragazzini ha lanciato l'idea
di una raccolta firme per una legge popolare che riformi il sistema fiscale nel
segno dell'equità, ha sottolineato l'esigenza di cambiare la riforma Fornero e
formulato un appello a Renzi affinché ricerchi la massima coesione sociale per l'azione
del suo governo sulle tematiche del lavoro. "Le riforme del lavoro sono
certamente importanti - dice - ma non risolveranno mai il problema della disoccupazione
e della precarietà del lavoro, che esiste in larga parte purtroppo anche nella
vostra categoria. Penso ai tanti giovani free lance sfruttati e pagati pochi
euro ad articolo, ai tanti giornalisti costretti ad aprire una partita Iva per
lavorare spesso con altre funzioni come è accaduto per tanti anni anche in importanti
aziende editoriali pubbliche come la Rai". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO
- ANSA)
EDITORIA: LOTTI,NEL 2015 ACCELERAZIONE DECISIVA ALLA RIFORMA MESSAGGIO A
CONGRESSO FNSI, SPERO CHE LA COLLABORAZIONE CONTINUI
"Il 2015 è l'anno in cui intendo imprimere un'accelerazione decisiva alla
riforma dell'editoria e nelle prossime settimane avrò modo, nei colloqui privati,
nelle riunioni con associazioni e categorie, sui media, di raccontare come il Governo
intende agire". Così il sottosegretario all'Editoria, Luca Lotti, in un
messaggio inviato al Congresso della Fnsi.
"Confido che la Federazione Nazionale Stampa Italiana -
aggiunge - continui, così come è stato, ad avere con il Governo una
interlocuzione produttiva, ispirata al valore condiviso della centralità della
libera informazione e rivolto alla concreta e minuziosa soluzione dei
problemi". "Per noi che, ad
ogni livello e in ogni ruolo, siamo impegnati nel tentativo di modernizzare
l'Italia, avere interlocutori che siano da stimolo a quest'opera è davvero cruciale
- sostiene ancora -. In questi mesi non ho mancato di avere molti confronti,
aspri ma leali, sulle questioni più varie con la Federazione: lo imponeva il
momento di difficoltà del settore editoriale e l'esigenza di costruire le
condizioni per un'uscita duratura dalla crisi". "Ma sia quando ci siamo incontrati -
afferma ancora Lotti - che quando ci siamo scontrati, tra il mio
Sottosegretariato e la Federazione c'è stata sempre la consapevolezza che
l'obiettivo di rilancio era - e resta - comune. Ci siamo così fidati l'uno dell'altro
e i risultati si sono visti: il confronto con la Federazione non è mai mancato,
sia quando abbiamo raggiunto il difficile quanto importante accordo sull'Equo
Compenso, sia con il decreto straordinario sull'editoria che punta con forza ad
incentivare nuove assunzioni. E questa assidua collaborazione è stata sempre
volta alla ricerca comune di una possibile e auspicata soluzione alla crisi del
settore. Anche quando - ed è capitato - non eravamo d'accordo, siamo riusciti a
comporre una sintesi progressiva delle nostre posizioni iniziali". (CHIANCIANO
TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
EDITORIA: BOLDRINI, È MOMENTO DIFENDERE LIBERTÀ INFORMAZIONE AVVENTO WEB NON
DEVE RIDURRE RUOLO GIORNALISMO PROFESSIONALE "È sotto gli occhi di tutti la crisi devastante
che sta attraversando l'editoria italiana, con la conseguente precarizzazione
che ha investito gran parte del giornalismo. È questo il momento in cui le istituzioni
e la politica, oltre che gli imprenditori del settore, devono mostrare la consapevolezza
che non si tratta soltanto di garantire dei posti di lavoro - pur fondamentali
- ma quel diritto essenziale che è il diritto dei cittadini ad una informazione
corretta, ricca, pluralistica". Così il presidente della Camera, Laura
Boldrini, in un messaggio inviato al Congresso della Fnsi. "Personalmente osservo con grande
favore le novità spesso travolgenti prodotte da Internet e dai social media –
afferma Boldrini nel messaggio -. Ma sono assolutamente convinta che questo
mutamento epocale non debba ridurre affatto lo spazio e il ruolo del
giornalismo professionale, cioè di quel "filtro" fatto di competenza,
affidabilità, sensibilità deontologica, che trasforma in "notizia" il
mare di dati che arriva dalla rete. E stiamo guardando con attenzione al ruolo
del giornalismo anche nella Carta dei diritti di internet che la Camera dei
Deputati sta elaborando, in un percorso condiviso con esperti e associazioni di
categoria: nel testo si va verso una chiara affermazione del fatto che il diritto
all'oblio non può essere invocato quando in gioco c'è il diritto dei cittadini
ad essere informati sulle vicende che coinvolgono personaggi di rilevanza pubblica".
"La strage nella redazione di Charlie Hebdo - prosegue – ha prodotto una ferma
reazione dell'opinione pubblica europea ed una orgogliosa riaffermazione dei
diritti che sono nel "codice genetico" del nostro continente e che lo
hanno fatto diventare un punto di riferimento per tutto il mondo: in primo
luogo il diritto alla libera espressione e alla libera informazione. Al giornalismo,
al buon giornalismo tocca un compito fondamentale, nell'epoca in cui c'è chi
teorizza lo "scontro di civiltà" e specula sulle paure. È il compito
di far conoscere e dialogare le culture, favorire gli scambi, mettere in
relazione le diversità. Non si tratta di praticare il "buonismo", ma
di raccontare la realtà per come è, senza pregiudizi né stereotipi". (CHIANCIANO
TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
EDITORIA: COSTA, GIORNALISMO DI QUALITÀ È IMPRESCINDIBILE QUADRO DRAMMATICO, MA
PREFERISCO DIRE CHE SIAMO IN FASE EVOLUTIVA
"Mi ritrovo nel tema del congresso "Giornalismo attore di
futuro" con l'attenzione alla multimedialità in tutte le sue espressioni.
La sfida che dobbiamo affrontare è quella di un'editoria di qualità che non può
prescindere da un giornalismo di qualità. Il giornalista di qualità è una risorsa.
Questa è una sfida difficile in un quadro economico drammatico in cui ognuno
deve assumersi le proprie responsabilità. Il mio auspicio è di avviare un
confronto". Lo ha detto il presidente della Fieg, Maurizio Costa,
intervenendo al Congresso della Fnsi di Chianciano.
"È stata una mattinata interessante in cui si è ricordato di quanto la
libertà di stampa sia fondamentale per il nostro mondo di editori e giornalisti
- ha proseguito -. Qualche mese fa ho assunto la presidenza della Fieg ben
consapevole delle difficoltà che il settore sta attraversando avendo anche
guidato Arnoldo Mondadori. Ho vissuto in questi 20 anni le diverse fasi che ha
attraversato questo settore, dall'espansione dell'editoria negli anni '90 alla
diffusione di Internet alla crisi iniziata nel 2007. Negli ultimi sei anni il
settore editoriale ha conosciuto un dimezzamento dei ricavi dovuto alla discesa
verticale della pubblicità e alla rivoluzione digitale. Io però rifuggo dalla
posizione di chi dice che il mondo del giornalismo sia in estinzione anzi ci
troviamo in una fase evolutiva".
"Un tema fondamentale è il diritto d'autore - ha detto ancora Costa -. I
giornalisti e gli editori devono avere la capacità di governare le loro
risorse. Non possiamo permettere che il lavoro giornalistico si trovi completamente
libero sulle piattaforme. Google genera un miliardo e 200 milioni di pubblicità
fatturando dall'Irlanda, situazione che abbiamo denunciato all'Agcom. Questa è
una battaglia fondamentale per il nostro settore altrimenti non ha senso
mandare le persone a cercare notizie a rischio della vita". (CHIANCIANO
TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
GIORNALISTI: SIDDI, ABBIAMO DIFESO WELFARE E RUOLO SINDACATO
NONOSTANTE CRITICHE,CON CONTRATTI GRANDE REDISTRIBUZIONE REDDITO
"Qualcuno ha sostenuto che siamo andati fuori dalle linee del congresso di
Bergamo. Non è vero, abbiamo seguito quelle linee in particolare sulle
politiche del lavoro e della lotta alla precarietà. Abbiamo dovuto fare i conti
con realtà del lavoro devastante. I diritti dei lavoratori sono motivo di sviluppo,
non un cancro maledetto. I nostri editori, nella maggioranza, hanno assecondato
con faciloneria politiche di austerità. Aree sempre più ampie delle aziende
spingono verso forme di flessibilità al limite con la legittimità, non abbiamo
mai accettato questa tendenza e non ci siamo arresi". Lo ha detto il
segretario uscente della Fnsi, Franco Siddi, nella sua relazione al Congresso
di Chianciano.
"Stiamo lavorando per invertire la tendenza, ma ci vorrà del tempo - ha
proseguito -. Non ci ha mai convinto l'idea che licenziando alla fine si
finisca per assumere qualcuno. Dobbiamo essere alleati di chi è impegnato su
questo terreno. Il lavoro è la base della dignità delle persone. La stampa ha
prestato voce a questi cambiamenti, ma poca attenzione alle voci della protesta
e dell'alternativa. C'è un problema di sostenibilità, la strada della finanza
speculativa non avrà sbocchi, dobbiamo costruire una nuova strada". Siddi
ha ricordato che "nel 2010 c'erano 17 mila giornalisti attivi, oggi sono
circa 16 mila. Nel 2009 c'erano 6 mila pensionati, oggi sono 8 mila e 200. Più
di un pensionato per due che lavorano. Occorre rimettere in moto il mercato del
lavoro. Con ultimi due governi abbiamo
siglato patti importanti per il sostegno di nuove assunzioni e l'accompagnamento
alla pensione. Siamo in cammino e questo cammino deve continuare con rigore e attualità.
Sarà determinante un nuovo impegno, servono ulteriori riforme di sostanza,
nuove regole di democrazia economica per l'editoria, forme di partecipazione
dei lavoratori alla verifica dell'attività aziendale, per esempio dove sono
utilizzati fondi pubblici".
Siddi ha ricordato che negli ultimi sette anni la Fnsi ha stipulato due
contratti nazionali che "hanno realizzato una grande redistribuzione di reddito.
Inpgi, Casagit e Fondo Complementare sono stati al centro, perché lì sta il
pilastro delle nostre garanzie. Abbiamo il dovere di lavorare per evitare conflitti
tra generazioni. Chi vuole contesti pure. Nel tempo dei contratti che non si
fanno, nel tempo dei rinvii, alcuni avrebbero voluto un rinvio per incassare un
dividendo politico interno. L'ultimo rinnovo è un risultato che considero straordinario,
lo rivendico con forza. Il tempo delle finzioni non paga, il tempo sarà buon
giudice e buon maestro. Ricordo che alcuni colleghi che hanno sostenuto
aggressioni alla Fnsi e ai suoi dirigenti, venivano nella mia stanza a dire di
firmare il contratto, salvo poi sostenere che era stato negato il negoziato e
la partecipazione. Abbiamo seguito un percorso trasparente, con un lavoro di
fatica democratica immenso".
"Ora occorre esercitarsi per il prossimo rinnovo – ha proseguito Siddi -,
ma intanto c'è un contratto robusto, invidiato in ogni parte del mondo. La
vecchiaia del contratto non impedisce di includere nuovi giornalisti. Piaccia o
non piaccia, abbiamo ottenuto due risultati importanti: il sostegno al welfare per
i giornalisti colpiti e la riaffermazione del ruolo del sindacato". (CHIANCIANO
TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)
GIORNO MEMORIA: SIDDI, DIFENDERE CULTURA DIRITTI E LIBERTÀ
APERTO A CHIANCIANO IL XXVII CONGRESSO DELLA FNSI"
Oggi, Settantesimo Anniversario della Liberazione di Auschwitz, Giornata della
Memoria, tocca a noi alzare la voce per non incorrere nella drammatica colpa di
quanti negli anni Quaranta avevano assistito muti alla Shoah. Ed è proprio oggi, in questo anniversario che
è così vicino all'immane tragedia di Parigi che ha di nuovo colpiti Ebrei, in quanto
tali e insieme giornalisti, creativi della satira, semplici lavoratori, uomini
della sicurezza, che dobbiamo riprendere il filo di testimonianza di Charlie
Hebdo. Dobbiamo dare voce a quelli che praticano la cultura dei diritti civili,
delle libertà religiose, della tolleranza, rispetto a coloro che vogliono
tramortirla, ucciderla, seminando terrore e paura". Così il segretario
della Fnsi, Franco Siddi, in apertura del XXVII Congresso del sindacato dei
giornalisti a Chianciano.
"La testimonianza dei sopravvissuti e delle vittime della Shoah - ha
aggiunto - ci interpella e ci invita a coltivare la speranza per rendere
veramente liberi noi e tutti. Mi sovvengono le parole di Anna Frank che,
all'età di 16 anni, di speranza ne coltivava tanta. La sua è stata uccisa, ma
non è morta con la sua persona. Ci parlano e ci interpellano le sue parole: "Nonostante
tutto io ancora credo che la gente sia davvero buona nel proprio cuore.
Semplicemente non posso costruire le mie speranze su basi fatte di confusione,
infelicità e morte". Anna Frank
(1929 - 1945)"
"Queste parole - ha detto ancora - richiamano tutti noi severamente ai
valori della vita, un valore supremo che non deve essere maltrattato, né
devastato da nessun fanatismo. Rispondendo
alla strage e alla minaccia di Charlie Hebdo, il mondo dei cittadini
liberi che crede nella civiltà degli Stati laici e democratici, della libertà
di espressione, della libertà religiosa e di tutte le altre libertà che sono il
corpo dei diritti umani, a milioni, ha fatto sentire la sua voce. Ha dato la
sua prima risposta. I kalashnikov non spegneranno le nostre voci. Anzi ne fanno
e ne faranno spuntare sempre migliaia di altre". (CHIANCIANO TERME (SI),
27 GENNAIO - ANSA)
IL XXVII CONGRESSO DELLA FNSI DAL 27 AL 30 GENNAIO 2015
E’ prevista la partecipazione, nei giorni dell’assise, dei Segretari di Cgil, Cisl e Uil e di esponenti politici ed istituzionali nazionali e regionali. Sempre mercoledì interverranno il presidente della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), Jim Boumelha, ed esponenti del Sindacato francese recentemente colpiti dal massacro di colleghi del settimanale satirico Charlie Hebdo. Il Congresso della Fnsi si svolge in un momento particolarmente delicato della categoria giornalistica.
In questi anni si sono manifestate forti contrazioni dell’occupazione, preoccupanti crisi editoriali e chiusure di importanti e storiche testate che la dirigenza uscente del Sindacato ha fortemente contrastato riuscendo a mantenere in piedi gli istituti di categoria e lo stesso contratto nazionale nonostante una durissima battaglia con gli editori.
Il nuovo gruppo dirigente che uscirà da questo Congresso quindi avrà il compito di continuare a gestire al meglio questa difficile situazione, nata sì dalla crisi economica internazionale e nazionale ma anche dalla scarsa attitudine delle aziende editoriali a governare gli eventi puntando su qualità e occupazione professionale.
I lavori del XXVII Congresso, che si concluderanno il 30 gennaio, saranno disponibili in streaming attraverso il sito www.fnsi.it ”. Roma, 26 gennaio 2015
AL VIA IL XXVII° CONGRESSO FNSI.
CON ARTICOLO21 ABBIAMO INTESSUTO UNA RELAZIONE PERMANENTE PER IL PLURALISMO
DELL’INFORMAZIONE E CONTRO I BAVAGLI
di Franco Siddi
Con l’insediamento degli organismi statutari per la
conduzione dei lavoriprende il via, questa sera alle 18.00, a Chianciano
Terme, nel Centro Congressi Grand Hotel Excelsior, il XXVII Congresso
Nazionale della Stampa Italiana che si confronterà sul tema: GIORNALISMO
ATTORE DI FUTURO, nel tempo di Multimedialità, Crossmedialità, Transmedialità;
per il lavoro, i diritti e l’autonomia dai poteri.”. Al termine dei lavori,
venerdì prossimo, saranno eletti il nuovo segretario generale e il nuovo
Consiglio nazionale della Fnsi.
Questo appuntamento del Sindacato unitario dei giornalisti
italiani, che ha superato il secolo di vita già da sette anni, riveste una
particolare rilevanza in considerazione del momento di crisi e trasformazioni
epocali che attraversano tutto il mondo dell’informazione e dei media.
La nostra Federazione ha sempre voluto porre al centro del
suo impegno, oltre alla tutela dei diritti dei lavoratori-giornalisti, la
tenace difesa della libertà di stampa e di espressione, del pluralismo
dell’informazione e dell’autonomia professionale dei giornalisti al fine di
garantire un’informazione libera dalle interferenze di ogni potere.
Su questo terreno ci siamo incontrati con donne e uomini di
buona volontà, sinceramente democratici e coerentemente dediti a promuovere lo
spirito nella Costituzione della Repubblica, considerando l’articolo 21,
pilastro della convivenza civile, assicurando la libertà di espressione. Per
questo, in particolare con l’Associazione Articolo 21 abbiamo intessuto
una relazione permanente, naturale, di elaborazione e di battaglie contro
ogni censura, ogni tentativo di bavaglio, per il pluralismo, per allineare i
canoni delle nostre libertà a quelli delle democrazie più avanzate. Su questo
terreno continueremo ad incontrarci – confido tra organizzazioni che hanno
natura diversa ma scopi centrali identici – e sicuramente lo faremo da liberi
cittadini.
Due date hanno segnato particolarmente l’ultimo quadriennio per
l’informazione italiana e gli assetti del lavoro giornalistico: il 27
novembre 2012, quando al termine dell’ennesima battaglia della Fnsi con molte
Associazioni della società civile (Articolo 21 trainante), culminata in un
appello condiviso con gli editori della Fieg a tutto il Parlamento, all’insegna
del motto “dignità delle persone, diritto di informare”, venne
bloccata una legge sulla diffamazione a mezzo stampa dal contenuto vendicativo,
con previsioni di pesanti limiti al diritto dovere di cronaca. L’appello
“estremo” era stato l’atto finale di una lunga battaglia, che nella storia
della Federazione è praticamente secolare e che, nella condizione citata aveva
già visto diverse manifestazioni di piazza ed in particolare una assai
importante al Pantheon, a Roma nell’ottobre dello stesso anno con l’alleanza e
l’impegno attivo di consistenti settori della società civile. In parlamento
trovammo alleati sensibili e determinati, tra i quali Giuseppe Giulietti e Vincenzo
Vita (Articolo 21), Enzo Carra e una pattuglia di parlamentari
capaci di agire intensamente sia alla Camera che al Senato.
Questa battaglia non è finita, come vediamo anche
dalle notizie più recenti dalla stampa. Le battaglie per la libertà sono
permanenti.
La seconda data è quella del 25 giugno 2014, quando è stato
siglato il sofferto rinnovo triennale del contratto di lavoro giornalistico,
subito dopo seguito, nella stessa giornata, da una intesa con il Governo, la
stessa Federazione degli Editori e l’Inpgi, con l’obiettivo di sostenere il
welfare, a tutela dei giornalisti colpiti dalla crisi e a sostegno della
rimessa in moto del mercato del lavoro professionale. Un passaggio difficile,
non scontato, che riafferma anche il ruolo e la funzione del Sindacato, attore
sociale, in un tempo in cui le formazioni intermedie soffrono una crisi di
legittimità e subiscono attacchi da tutti i poteri che puntano a svuotarne il
ruolo. La Fnsi, in questa stagione, è l’unica forza sociale firmataria di
un patto triangolare così esteso con il Governo.
Ecco il Congresso della Stampa Italiana, può svolgersi
liberamente nella stagione del ricambio, ineludibile anche per ragioni
statutarie. Servirà una nuova fatica democratica intensa per le sfide vecchie e
nuove che attendono il mondo dell’informazione e i suoi protagonisti.
Serviranno alleanze sociali e un adeguato tasso di politicità per lavorare
rifuggendo tentazioni di rifugio negli “ismi”, intesi come particolarismi,
egoismi, estremismi parolai.
Grazie per l’incontro permanente, che confido di poter rinnovare
ancora durante il Congresso a Chianciano Terme, amici di Articolo 21. Da http://www.articolo21.org/
27 gennaio 2015