«Occorre dare immediatamente seguito alle richieste di apertura dei tavoli sindacali sul futuro della redazione bolognese di Radio Città del Capo». Associazione Stampa Emilia-Romagna e Federazione nazionale della Stampa italiana intervengono così sulla crisi societaria che sta coinvolgendo l'editore di Radio Città del Capo, la NetLit srl, che ha vissuto prima le dimissioni in massa dei Consiglieri di amministrazione, in disaccordo su alcuni aspetti societari, e ora ha deciso di eliminare dalla programmazione i contenuti locali di cronaca, politica e cultura della redazione di Bologna, dove lavorano cinque giornalisti.
«Occorre avviare con urgenza un confronto costruttivo sul futuro della redazione di Bologna, a partire dai livelli occupazionali, dalla tutela delle prerogative di informazione e dalle corrette relazioni sindacali», dichiarano Aser e Fnsi.
«Dopo le note vicissitudini che hanno riguardato l'assetto societario dell'editore – aggiunge il sindacato – tramite il fiduciario di redazione è stato chiesto un incontro all'azienda sul futuro della redazione bolognese. Tuttavia, invece di affrontare nel modo corretto le incognite societarie, l'azienda ha contestato la rappresentanza sindacale e non ha aperto alcun tavolo di confronto con i lavoratori. Ad oggi, anche la richiesta di incontro avanzata dal sindacato giornalisti è senza risposta. Siamo di fronte a una trasformazione radicale e non concordata della testata e disaccordi tra i proprietari non possono in nessun modo portare a un depauperamento della redazione bolognese e allo svuotamento delle sue professionalità. Se, come dichiarato dall’azienda, la volontà è quella di tutelare il lavoro e le professionalità, non è utile farsi 'trascinare' ai tavoli dalle istituzioni come sta succedendo in questi giorni: pertanto invitiamo l'editore ad aprire un confronto sindacale in modo serio e in tempi strettissimi sul lavoro e il futuro a Radio Città del Capo».