“Per ordine del dirigente volanti il giornalista Diego Neri non deve più accedere in Questura. Se il giornalista pretende di accedere ai piani superiori chiamare e informare la dottoressa Elena Peruffo”. Un intervento inaccettabile nei metodi, nella forma e nella sostanza. Il Sindacato giornalisti del Veneto, l’Associazione della stampa vicentina, l’Ordine dei giornalisti del Veneto e l’Unione cronisti del Veneto esprimono solidarietà al collega del Giornale di Vicenza e interverranno per ristabilire il prima possibile il diritto al collega di svolgere il proprio lavoro e il diritto dei cittadini ad essere informati.
Nessuna comunicazione o contestazione è stata data al collega Neri. Il Presidente dell’Assostampa vicentina ha chiesto un colloquio con il questore per chiarire la situazione che ha dell’incredibile. La risposta è stata che un incontro non sarà possibile prima dell’inizio di maggio.
Qualunque sia la motivazione del provvedimento riteniamo tale iniziativa una limitazione ai fondamentali diritti dei cittadini e della libertà di stampa.
COMUNICATO DEL CDR DE IL GIORNALE DI VICENZA
Dalla giornata di sabato 14 aprile per disposizione del Questore Angelo Sanna è stato affisso in un ufficio della Questura di Vicenza un ordine di servizio firmato dal dirigente delle Volanti nel quale si vieta l'accesso alla Questura al giornalista Diego Neri, cronista di nera e giudiziaria de “Il Giornale di Vicenza”. Nell'ordine di servizio non vengono menzionati i motivi del provvedimento, del quale peraltro non è stato fatto alcun cenno al cronista da parte del personale della Questura.
Di fronte alla gravità del fatto, il Comitato di Redazione de “Il Giornale di Vicenza” esprime sconcerto e preoccupazione per l'adozione di un provvedimento che appare inusitato, immotivato e discriminatorio e che di fatto tende a impedire lo svolgimento dell'attività professionale al giornalista.
Nel respingere e stigmatizzare ogni azione che nei fatti si risolva in una limitazione o compressione dell'esercizio della libertà di stampa il Comitato di Redazione de “Il Giornale di Vicenza” chiede l'immediata revoca del provvedimento adottato nei confronti del collega e impegna all'esercizio delle loro prerogative tutti gli organismi preposti alla tutela dell'autonomia e dell'indipendenza dell'attività giornalistica.