Un incontro in piazza, a La Valletta, per discutere di come proteggere i giornalisti "dopo Daphne"; un'assemblea silenziosa con fiori e candele a Bidnija; la messa e infine la veglia "per la verità e la giustizia", nel centro della Capitale. Sono le iniziative in programma a Malta per il quarto anniversario dell'omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista fatta saltare in aria con un'autobomba il 16 ottobre 2017.
A promuovere gli incontri sono il movimento per i diritti umani e la democrazia Repubblika, il gruppo maltese #occupyjustice e Manuel Delia, amico e collega della reporter investigativa di cui ha idealmente raccolto il testimone.
L'invito degli organizzatori è ad unirsi a loro in uno o in tutti gli eventi promossi, il 13 e il 16 ottobre prossimi, «per ricordare al Paese che giustizia ancora non è stata fatta».
Un appello cui hanno risposto anche la Federazione nazionale della Stampa italiana, che sarà presente sull'isola con il segretario generale aggiunto Mattia Motta, e la Federazione europea dei giornalisti.
Sulla vicenda di Daphne Caruana Galizia sono stati da subito puntati i riflettori delle istituzioni europee e in onore della reporter il Parlamento europeo ha indetto lo scorso anno un premio giornalistico volto a valorizzare il ruolo essenziale che i giornalisti svolgono nel preservare la democrazia e ricordare ai cittadini europei l'importanza di una stampa libera.
La cerimonia di consegna dei riconoscimenti della prima edizione del premio si terrà a Bruxelles, giovedì 14 ottobre 2021, alla presenza di Matthew e Paul Caruana Galizia, figli di Daphne, e del presidente dell'Eurocamera, David Sassoli.