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Sindacale 02 Ago 2006

Provvidenze editoria, Serventi Longhi: “Finanziamenti a giornali di partito ma non solo” Siddi: “Giusto sostegno pubblico per reale pluralismo idee. No a finte testate politiche”

“Una vera politica di sviluppo dell’editoria quotidiana e periodica, di rafforzamento del pluralismo, non può essere avviata utilizzando lo strumento dei tagli. La Federazione della Stampa, che ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi, chiede un confronto urgente al Governo, sin dai primi giorni di settembre, per sollecitare delle misure di equilibrio che lo stesso Sottosegretario ha annunciato.

“Una vera politica di sviluppo dell’editoria quotidiana e periodica, di rafforzamento del pluralismo, non può essere avviata utilizzando lo strumento dei tagli. La Federazione della Stampa, che ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi, chiede un confronto urgente al Governo, sin dai primi giorni di settembre, per sollecitare delle misure di equilibrio che lo stesso Sottosegretario ha annunciato.

Il taglio delle provvidenze ai giornali, previsto per il 2007 e il 2008, anche se ridotto rispetto a quanto previsto in un primo tempo, rischia di danneggiare molte voci libere, testate di opinione e di idee, vere cooperative di giornalisti, ed anche una parte dell’emittenza locale, quella che fa informazione. Non sarebbe giusto discriminare questo o quel soggetto editoriale, così come occorre sostenere le testate di partito, di movimento e del volontariato. Naturalmente in una logica che escluda finanziamenti per editori fasulli e improvvisati e per coloro che violano le regole dei contratti e del mercato del lavoro. Mi auguro quindi che, anche in relazione alle proteste di alcuni quotidiani di partito e di organizzazioni delle aziende in cooperativa, sia possibile un confronto serio per una riforma del settore dell’editoria sollecitata da alcuni esponenti politici dell’attuale maggioranza ma anche dell’opposizione”. Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: “Il giornalismo d’idee ha un senso, oltreché una storia, nel nostro Paese e merita un trasparente e rigoroso sostegno pubblico. L’appello per i veri quotidiani di partito lanciato oggi dai direttori di Europa, di Liberazione, de La Padania, del Secolo d’Italia e de l’Unità è condivisibile ed esprime ragioni serie di sostegno al pluralismo delle idee, che alimentano il dibattito civile e politico. Da solo il pluralismo del mercato editoriale commerciale, che può fare selezioni sulla base dei rapporti di forza e degli interessi economici e finanziari dei proprietari dei media, non è sufficiente. Un canale di sostegno finanziario per i veri giornali di partito non solo è legittimo, ma è doveroso per giornali espressione di filoni culturali e politici a base popolare chiaramente riconoscibile e certificata. Il rigore impone perciò di fare pulizia e di escludere dal contributo pubblico le testate accreditate strumentalmente da singoli politici al solo evidente scopo di incassare denari pubblici”.

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