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Uffici Stampa 04 Giu 2010

Proposta di legge di cinque parlamentari sulle problematiche pensionistiche dei giornalisti degli uffici stampa pubblici Giovanni Rossi (Fnsi): Sarebbe un atto di giustizia"

Cinque parlamentari hanno presentato una proposta di legge (prima firmataria l’on. Sandra Zampa, del Partito democratico) tesa a garantire ai giornalisti, in particolare degli Uffici stampa della pubblica amministrazione, di mantenere il sistema di calcolo retributivo per la determinazione della pensione e di non dover passare al contributivo, come conseguenza del passaggio dall’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica (Inpdap) a quello dei giornalisti (Inpgi).

Cinque parlamentari hanno presentato una proposta di legge (prima firmataria l’on. Sandra Zampa, del Partito democratico) tesa a garantire ai giornalisti, in particolare degli Uffici stampa della pubblica amministrazione, di mantenere il sistema di calcolo retributivo per la determinazione della pensione e di non dover passare al contributivo, come conseguenza del passaggio dall’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica (Inpdap) a quello dei giornalisti (Inpgi).

 La proposta di provvedimento riguarda, però, anche quei giornalisti che, provenendo da emittenti radiotelevisive ed inquadrati quali telecineoperatori, avessero periodi pregressi di contributi versati all’Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico. Passaggi, peraltro, avvenuti senza che abbiano potuto esercitare alcun diritto di opzione. Il sistema retributivo, infatti, migliore nel risultato economico rispetto a quello contributivo, sarebbe stato quello applicato a tali colleghi qualora fossero rimasti iscritti all’Istituto previdenziale d’origine. La proposta di legge – composta da un solo articolo – è sottoscritta, oltre che dall’on. Zampa, dalle deputate Maria Luisa Gnecchi, Lucia Codurelli, Clelia Murer e Chiara Braga. “La Federazione nazionale della stampa italiana – ha dichiarato Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto e Responsabile del Dipartimento Uffici stampa della Fnsi – ringrazia le cinque parlamentari che si sono fatte carico di presentare alla Camera dei deputati una proposta di legge tesa a salvaguardare non già un privilegio, ma un diritto a quei giornalisti i quali, obbligatoriamente transitati dall’Inpdap all’Inpgi, ne hanno ricevuto un ingiusto danno rispetto alle proprie legittime aspettative di reddito pensionistico. Approvare la proposta consentirebbe di fugare preoccupazioni e contribuirebbe ad evitare inquadramenti impropri degli addetti stampa pubblici, non corrispondenti ai dettati della legge 150 del 2000, volti proprio ad evitare il passaggio dall’Istituto previdenziale dei dipendenti pubblici a quello dei giornalisti”.    

@fnsisocial

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