«È il più grande processo alla 'ndrangheta. I cittadini hanno diritto a essere informati. Per questo è sbagliata la decisione del giudice, che così impedirà una completa documentazione del processo Rinascita Scott che vede imputate oltre 300 persone». Questa la presa di posizione di Federazione nazionale della Stampa italiana e Usigrai contro la mancata autorizzazione alle riprese audio-video durante le udienze del procedimento che si sta celebrando a Lamezia Terme.
«La motivazione delle restrizioni Covid-19 – sottolinea il sindacato – è inaccettabile. Sarebbe bastato, come in altri procedimenti, autorizzare le riprese da parte di un operatore, ad esempio la Rai come servizio pubblico, con l'obbligo di fornire le immagini a tutte le altre tv italiane ed estere. Ci auguriamo che questa decisione venga rivista e si consenta quindi ai cittadini di conoscere fino in fondo ciò che avverrà in un processo storico che riguarda la lotta alla criminalità organizzata nel nostro Paese».