In tribunale al fianco del giornalista Antonio Crispino. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania, d'intesa con la Fnsi, si è costituito parte civile nel processo contro gli aggressori del cronista. Crispino, collaboratore del Corriere della Sera, nel settembre del 2016 stava realizzando un reportage sullo smaltimento dei rifiuti animali presso un impianto di Pascarola, nel Comune di Caivano, quando fu trascinato da tre persone nell'area recintata della società dove gli fu distrutta la telecamera.
Stamane presso il tribunale di Napoli Nord ad Aversa erano presenti il segretario del Sugc, Claudio Silvestri, l'avvocato del sindacato Giancarlo Visone e l'avvocato di Rcs Maria Cetara (delegata dall'avvocato Caterina Malavenda).
«Quando si aggredisce un giornalista si sta colpendo il diritto dei cittadini ad essere informati e il diritto di informare, sancito dall'articolo 21 della nostra Costituzione. Ci costituiremo parte civile nei processi contro chi vuole mettere il bavaglio alla stampa. Non ci può essere alcuna tolleranza per chi vuole limitare il diritto di cronaca, pilastro fondamentale della democrazia», affermano i vertici di Fnsi e Sugc.