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La firma dell'atto istitutivo dell'Osservatorio (Foto: @odgumbria)
La firma dell'atto istitutivo dell'Osservatorio (Foto: @odgumbria)
Associazioni 20 Mar 2022

Presunzione di innocenza, al via l'Osservatorio regionale dell'Umbria

A firmare l'atto istitutivo, sabato 19 marzo, il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani, il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Mino Lorusso e la vice presidente di Assostampa umbra Luana Pioppi, in rappresentanza del presidente Massimiliano Cinque.

In Umbria un Osservatorio regionale permanente composto da giornalisti monitorerà, di concerto con la procura generale di Perugia, la comunicazione ufficiale riguardanti i procedimenti penali dopo l'approvazione della cosiddetta legge sulla "presunzione d'innocenza".

«L'obiettivo - spiega una nota dell'Assostampa umbra - è offrire spunti, suggerimenti e possibili soluzioni alle criticità prodotte dall'applicazione della norma e così essere da stimolo per migliorare la qualità di redazione dei comunicati e, più in generale, le modalità di comunicazione di informazioni sui procedimenti penali».

A firmare l'atto che istituisce l'Osservatorio, in maniera sperimentale, sono stati, sabato 19 marzo 2022, il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani, il presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Umbria, Mino Lorusso e la vice presidente dell'Associazione stampa umbra Luana Pioppi, in rappresentanza del presidente Massimiliano Cinque.

«Il protocollo – ha rilevano il procuratore Sottani – è stato firmato da tutti i procuratori della Repubblica del distretto dell'Umbria (Perugia, Spoleto e Terni, ndr) e questo è un segnale di rilievo. È l'inizio di un percorso. Questo significa sfruttare in modo molto propositivo la legge al di là delle opinioni che ciascuno può avere su di essa. La norma apre una prospettiva nuova, ma non bisogna guardare solo gli aspetti critici. Questo Osservatorio è un modo per verificare sul campo la qualità dell'informazione giudiziaria».

Di «inizio di un percorso comune» ha parlato anche Lorusso. «Cercheremo delle soluzioni - ha aggiunto - anche se è chiaro che ci sono delle difformità interpretative. Probabilmente arriveremo a un risultato nel giro di qualche mese. Non una soluzione, ma per il momento una prospettiva».

L'Osservatorio, ha sottolineato Luana Pioppi, «mette un punto importante per aumentare la qualità dell'informazione».

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