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Sindacale 09 Set 2010

Precipita la situazione a E Polis: sgomberata la sede di Cagliari, giornalisti in assemblea. Mobilitazione della Fnsi in campo anche i partiti L’Assostampa Sarda denuncia: “Gravissimo sequestro dei Pc contenenti dati sensibili dei cronisti&rdq

L’ufficiale giudiziario si è presentato stamattina nella sede di E Polis in Viale Trieste a Cagliari e ha sfrattato la redazione. I computer dei giornalisti sono stati prelevati dalle scrivanie con il resto del materiale della redazione, tutto davanti agli occhi dei lavoratori in assemblea permanente per difendere il posto di lavoro. l’Associazione della stampa sarda ritiene gravissimo ciò che è accaduto oggi. Alla mancata pubblicazione delle 19 testate E Polis, si aggiunge ora lo sfratto degli strumenti di lavoro, contenenti i dati sensibili dei giornalisti, senza alcuna resistenza da parte di una azienda insolvente e oramai da tempo latitante.

L’ufficiale giudiziario si è presentato stamattina nella sede di E Polis in Viale Trieste a Cagliari e ha sfrattato la redazione. I computer dei giornalisti sono stati prelevati dalle scrivanie con il resto del materiale della redazione, tutto davanti agli occhi dei lavoratori in assemblea permanente per difendere il posto di lavoro. l’Associazione della stampa sarda ritiene gravissimo ciò che è accaduto oggi. Alla mancata pubblicazione delle 19 testate E Polis, si aggiunge ora lo sfratto degli strumenti di lavoro, contenenti i dati sensibili dei giornalisti, senza alcuna resistenza da parte di una azienda insolvente e oramai da tempo latitante.

Il sindacato dei giornalisti si appella alla magistratura, alle forze politiche e istituzionali affinche’ con senso di responsabilità non contribuiscano ad aggravare una situazione già difficilissima che colpisce al cuore il pluralismo dell’informazione. Per iniziativa del Presidente della Regione Cappellacci, si riunirà la settima prossima il comitato interassessoriale per esaminare la crisi del gruppo e verificare possibili soluzioni. ROMA, 9 SETTEMBRE - “Un episodio gravissimo di violazione della libertà e dell'autonomia dell'informazione è stato messo in atto a Cagliari ai danni dei giornalisti di E Polis, che hanno dovuto assistere allo sgombero forzato della redazione, e persino al sequestro dei computer contenenti dati sensibili legati all'esercizio della professione”. Lo ha detto il segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti Giancarlo Ghirra, impegnato a Mantova, mentre il consigliere nazionale Giuseppe Murru si è recato immediatamente in redazione per esprimere la solidarietà dell'intero Ordine ai colleghi costretti a una dura vertenza per garantire il futuro del giornale.
“Da tre mesi senza stipendio, costretti a un'incertezza insopportabile sul proprio futuro insieme ai lavoratori poligrafici e amministrativi, i giornalisti - ha aggiunto Ghirra - subiscono l'ennesima umiliazione da parte di editori  che hanno ricevuto milioni di denaro pubblico e ignorano principi fondamentali di una democrazia avanzata. Lo sgombero forzato di un giornale è uno schiaffo a quanti credono alla libertà dell'informazione come elemento fondante della libertà in un'Italia dove i giornalisti sono impegnati in dure battaglie in difesa dell'autonomia di una professione sottoposta a pressioni intollerabili da parte di poteri politici ed economici . Ci auguriamo che gli ufficiali giudiziari non osino più entrare nella sede di un giornale, compiendo un gesto che ricorda aggressioni e violenze inaccettabili e che i colleghi di E Polis possano tornare al loro lavoro in un clima di ritrovata serenità. E comunque l'Ordine farà tutto quanto in suo potere per tutelare i diritti insopprimibili del libero giornalismo”. CAGLIARI, 9 SETTEMBRE - In difesa dei posti di lavoro e del pluralismo dell’informazione, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna si schiera al fianco dell’Associazione della stampa sarda nella vertenza E Polis. La mancata ripresa delle pubblicazioni e lo “sfratto” della redazione di Cagliari preoccupa non solo i diretti interessati, cui l’intera categoria assicura il pieno sostegno, ma deve allarmare tutta la società sarda, perché la riduzione delle voci giornalistiche riduce inevitabilmente gli spazi di democrazia. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna si batte perché le professionalità emerse in questi anni nelle redazioni di E Polis possano continuare a operare e a svilupparsi e auspica che le istituzioni pubbliche e le forze politiche che hanno manifestato solidarietà contribuiscano con fatti concreti alla soluzione positiva della vertenza. Con questi obiettivi il Consiglio dell’Odg sardo parteciperà lunedì alla riunione dell’Assostampa.
Il presidente
Filippo Peretti 8 SETTEMBRE - Dopo la mancata ripresa delle pubblicazioni delle 19 edizioni dei giornali free press, prevista per il 6 settembre, oggi i dipendenti hanno ricevuto una email con la richiesta di sgomberare subito la redazione di Cagliari, in quanto il proprietario (la sorella dell'imprenditore Nicola Grauso, fondatore del giornale) ha chiesto lo sfratto.
Appresa la notizia, i redattori si sono riuniti in un'assemblea permanente nella sede cagliaritana - a cui ha partecipato il presidente dell'Associazione Stampa sarda, Francesco Birocchi - e hanno lanciato un appello alle forze politiche e sindacali per aiutarli ad evitare lo sgombero. Il Consiglio direttivo dell'Assostampa si riunira' lunedi' prossimo con il Comitato di redazione del giornale per esaminare la situazione e assumere, di concerto con la Federazione nazionale della stampa, le opportune iniziative, in attesa di un incontro con l'editore.
''La situazione e' sempre piu' grave - denuncia Marco Mostallino del Cdr - non prendiamo lo stipendio da tre mesi, non sappiamo se siamo al lavoro o in ferie. L'azienda non ha mai
versato i fondi del Tfr e ora arriva questo sgombero. Tra giornalisti, poligrafici e amministrativi ci sono 200 posti di lavoro a rischio. Ci auguriamo che E Polis non abbandoni la Sardegna, anche perche' dalla Sfirs (la societa' finanziaria della Regione sarda, ndr), ha ricevuto 3 milioni di euro. Non vorrei che si tornasse agli anni '70, quando qualche imprenditore prendeva i soldi della Regione e scappava via lasciando debiti e disoccupazione''.
E a fianco dei lavoratori di E Polis si schiera anche l'opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale, che oggi ha annunciato che s'impegnera' affinche' il Consiglio si occupi della vertenza. Il capogruppo del Pd, Mario Bruno, ha sollecitato il governatore Ugo Cappellacci ad avere ''un ruolo attivo in questa autentica emergenza'' e a mostrare ''la stessa determinazione e attenzione messa in campo nei mesi scorsi per la vicenda dell'assegnazione del tasto 9 del digitale terrestre''.  (ANSA) 7 SETTEMBRE - “La Fnsi esprime preoccupazione per le nuove criticità nella vicenda di E Polis, l’azienda editrice di quotidiani semigratuiti presente in 19 province italiane, che ha sospeso le pubblicazioni, in attesa di un’ipotesi di piano di ristrutturazione anche dopo la consueta pausa estiva che doveva concludersi il 6 settembre.
L’editore incaricato, Alberto Rigotti, ha chiesto un incontro alla Fnsi per discutere sul piano di ristrutturazione. Il Sindacato dei giornalisti affronterà subito la questione, in termini collegiali, nella riunione della Giunta esecutiva, con i Presidenti delle Associazioni regionali di stampa. Preoccupano il Sindacato il futuro dei giornali, anche in quanto espressione di un pluralismo più largo a livello di territorio, e allarmano le condizioni in cui si vengono a trovare i 131 giornalisti che vi lavorano, oltre altrettanti collaboratori e lavoratori da mesi costretti a fare i conti con stipendi a singhiozzo e pesanti arretrati. Qualsiasi piano di prospettiva dovrà offrire risposte concrete e plausibili rispetto a entrambe le questioni, così come dovranno essere chiari gli assetti proprietari e dovranno essere regolarizzati i rapporti con tutti gli Istituti di previdenza. Sarà comunque la Giunta con i Presidenti delle Associazioni di stampa a definire un percorso di confronto, anche urgente, insieme con i colleghi delle redazioni di Epolis nei confronti dei quali si sviluppa l’azione solidale del sindacato”. E POLIS; AVVIATO SGOMBERO PER SFRATTO SEDE CAGLIARI SU VERTENZA SI MOBILITANO ASSOSTAMPA, FNSI,PARTITI,FORZE SOCIALI
CAGLIARI, 9 SETTEMBRE - È iniziato alle 11:15 lo sgombero di una parte della sede che ospita la redazione di Cagliari di E Polis. Dopo la mancata ripresa delle pubblicazioni delle 19 edizioni dei giornali free press, prevista per il 6 settembre scorso, ieri i dipendenti hanno ricevuto un'e-mail con la richiesta di liberare la redazione in quanto il proprietario (la sorella dell'imprenditore Nicola Grauso, fondatore del giornale) aveva chiesto lo sfratto. Questa mattina alle 10:43 l'ufficiale giudiziario si è presentato nell'edificio per far rispettare il provvedimento. Sono state accatastate, provvisoriamente, nell'ala posteriore i computer ormai staccati, mobili e arredi vari del settore giornalistico e amministrativo, da parte del personale di una ditta di trasporti e con la supervisione delle tre persone nominate custodi dei beni. A sorvegliare le operazioni di trasloco anche alcuni agenti della Digos.
Sulla vertenza E Polis hanno preso posizione l'Associazione Stampa sarda, i cdr dei quotidiani L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna, l'opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale mentre oggi anche il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, incontra i rappresentanti del cdr. (ANSA) LA CRONACA DI QUESTI GIORNI
ASSOSTAMPA SARDA: “E POLIS NON RIPRENDE LE PUBBLICAZIONI. PREOCCUPAZIONE DEL SINDACATO”
Cagliari, 7 settembre - La mancata ripresa delle pubblicazioni delle 19 edizioni dei giornale "free press" del Gruppo "E Polis" preoccupa il sindacato dei giornalisti. L'editore che aveva preannunciato ai 130 giornalisti il rientro al lavoro per l'inizio di questa settimana dopo la pausa estiva, non è stato finora in grado di stabilire una data per la ripresa. Il Consiglio direttivo dell'Associazione della stampa sarda si riunirà lunedì prossimo con il Comitato di redazione del giornale per esaminare la situazione e assumere, di concerto con la Federazione nazionale della stampa, le opportune iniziative. Il sindacato auspica da parte della proprietà che l'annunciato piano di risanamento e di rilancio del giornale, supportato dalle indispensabili garanzie, possa essere al più presto illustrato ai lavoratori. Nel frattempo invita la proprietà a mantenere gli impegni assunti per la corresponsione delle spettanze scadute da alcuni mesi e per il versamento dei contributi previsti nelle casse dell'Inpgi, del Fondo integrativo e alla Casagit.   L'Associazione della stampa sarda, nel manifestare piena solidarietà ai giornalisti di E Polis, si impegna a porre in atto tutte le possibili iniziative per salvaguardare il loro posto di lavoro anche a garanzie del pluralismo che i giornali del gruppo contribuiscono ad arricchire nelle regioni dove vengono pubblicati.

SINDACATO GIORNALISTI DEL VENET “IL 7 SETTEMBRE E POLIS NON SARÀ IN EDICOLA”
Venezia, 6 settembre - E Polis domani non sarà in edicola. Dopo 5 settimane di ferie forzate oggi i colleghi dovevano riprendere il lavoro ma le attuali condizioni non lo hanno permesso. Da giorni i telefoni “aziendali” sono muti perché la Società non ha pagato le bollette. I colleghi sono senza stipendio da mesi: solo un anticipo per le spettanze di giugno e non è stato pagato lo stipendio di luglio e di agosto. I giornalisti, che nel Veneto sono una ventina, non hanno una redazione e fanno il telelavoro, hanno trovato sul pc una mail criptica del Presidente, Alberto Rigotti, che ben poche spiegazioni offre sul loro futuro lavorativo. Preannuncia incontri che non sono ancora stati concordati con il Sindacato e parla di piani tutti da verificare e per ora campati in aria. Si parla di vendita di testate e di possibili richieste di cassa integrazione per i dipendenti ma nessun passaggio concreto è stato fatto. Una ripresa delle pubblicazioni non è ipotizzata prima di ottobre. Il Sindacato giornalisti del Veneto è impegnato a verificare nei prossimi giorni gli sviluppi della situazione a livello nazionale ma ha programmato in settimana una riunione con tutti i giornalisti veneti per decidere le iniziative più opportune. La solidarietà nei confronti dei colleghi è scontata ma non basta. Non serve per mangiare, servono fatti concreti.
La situazione dell’Azienda doveva sbloccarsi prima dell’estate con l’approvazione da parte del Tribunale di Cagliari dell’omologa per l’accesso al concordato preventivo con i creditori. Ma la decisione è saltata per una incongruenza sui dati forniti dall’Agenzia delle Entrate. L’unica cosa certa per ora è la scadenza del 15 settembre che il giudice ha fissato come data ultima per ripresentare la domanda dopo aver risentito tutti i creditori.
Il Sindacato giornalisti del Veneto

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