(Venezia, 10 giugno) Articolo 21 ha espresso oggi in una nota ''piena e incondizionata solidarietà ai cronisti padovani Enzo Bordin e Lino Lava nonché alle redazioni del 'Mattino di Padova' e del 'Gazzettino' per le perquisizioni subite all'interno dei rispettivi quotidiani''.
''La riservatezza delle fonti - prosegue Articolo 21 - è stabilita dalla legge costitutiva dell'ordine dei giornalisti e sino a quando sarà in vigore anche le procure della Repubblica dovranno rispettarla e farla rispettare. Per noi di articolo 21 il rispetto della Costituzione e della legalità inizia proprio dal rispetto dell'indipendenza dei giornalisti e dalla riservatezza delle loro fonti''. ''Non entriamo nel merito della vicenda che ha scatenato la reazione della magistratura eseguita dai carabinieri di Padova - sottolinea ancora la nota -. Il fatto stesso che vi sia stata una reazione da parte degli inquirenti dimostra due fatti inoppugnabili: ovvero che i cronisti hanno indagato bene mentre gli inquirenti non avevano indagato abbastanza o non avevano indagato nel verso giusto. Non è intimidendo i cronisti che possono sognarsi di riguadagnare il tempo e le informazioni perdute. Comunque sia, le perquisizioni in redazione fanno fare sempre un passo indietro alla democrazia. Noi di Articolo 21 non vorremmo vederne né commentarne mai più''. (ANSA)