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Fnsi 12 Nov 2003

Piemonte, perquisizione nella redazione de “La Nuova”. L’Associazione Stampa Subalpina: “Sono iniziative che limitano la libertà d’informazione”

Piemonte, perquisizione nella redazione de “La Nuova”. L’Associazione Stampa Subalpina: “Sono iniziative che limitano la libertà d’informazione”

Piemonte, perquisizione nella redazione de “La Nuova”. L’Associazione Stampa Subalpina: “Sono iniziative che limitano la libertà d’informazione”

L’Associazione Stampa Subalpina, sindacato unitario dei giornalisti piemontesi, comunica: E’ stata effettuata, lunedì 11, una perquisizione nella redazione de “La Nuova”, settimanale di Settimo Torinese. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Torino, che indaga sul collega Renato Dutto, estensore di un articolo di cronaca che riferiva della denuncia di un molestatore di bambini, e sul collega Flavio Giuliano, direttore del settimanale, per presunta violazione del segreto d’ufficio e per pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale. Appare incomprensibile, su queste basi, la perquisizione a carico di un giornalista, estesa all’intera redazione de “La Nuova”, con un’operazione che ha generato una parziale indisponibilità dei mezzi e della documentazione di lavoro per tutti i colleghi del settimanale. A Dutto, Giuliano e ai colleghi de “la Nuova” l’Associazione Stampa Subalpina esprime solidarietà. In attesa che la vicenda si chiarisca e senza entrare nel merito delle motivazioni che hanno spinto la Procura della Repubblica di Torino a ordinare l’atto giudiziario, l’Associazione Stampa Subalpina intende, però, fin d’ora respingere questa come altre iniziative (ricorrenti nelle redazioni italiane negli ultimi mesi) che tendono a limitare la libertà di informazione di un singolo giornalista o di una intera redazione. In linea di principio e di fatto, ogni circostanza che impedisce alla stampa di compiere il proprio lavoro è un limite al sistema delle garanzie e del controllo sociale e dei vari poteri. Il Sindacato unitario dei giornalisti piemontesi rivendica la libertà di informazione e il rispetto del diritto di cronaca, capisaldi della democrazia. I giornalisti hanno il diritto/dovere di informare con lealtà la pubblica opinione sui fatti di pubblico interesse di cui siano a conoscenza. Si possono avere diverse opinioni sui fatti e sulla loro esposizione documentata dalla stampa, ma il diritto di cronaca, da esercitare sulla base di una rigorosa etica della responsabilità professionale - e che i colleghi Dutto e Giuliano ribadiscono di aver con coscienza esercitato, rispettando la Carta dei Doveri e non citando e non rendendo riconoscibili né il denunciato né le vittime minorenni -, corrisponde al diritto dei cittadini ad una informazione corretta e plurale.

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