"Sconcerto" è stato espresso con una nota dall'Ordine dei giornalisti dell'Emilia Romagna per "l'iniziativa degli inquirenti di perquisire la sede bolognese del quotidiano Repubblica e l'abitazione privata del collega Andrea Chiarini". L'Assostampa dell'Emilia-Romagna ha espresso "preoccupazione" e piena solidarietà al collega che ha subito le perquisizioni "solo per avere fatto il proprio dovere di cronista"
La vicenda della perquisizione, relativa a un articolo sulla vicenda di Villa Salus del 17 novembre scorso, è stata raccontata oggi sul quotidiano dal responsabile dell'edizione bolognese, Aldo Balzanelli, in un fondo dal titolo "A caccia di reati nel posto sbagliato". Balzanelli spiega che la perquisizione (che, "come si legge nel verbale della Questura di Bologna, ha dato esito negativo"), fa riferimento all'inchiesta sulle mail provenienti da Villa Salus con cui il 16 novembre scorso il consigliere comunale di FI, Lorenzo Tomassini, in una conferenza stampa aveva denunciato il degrado della struttura di accoglienza comunale per immigrati, rivelando l'esistenza di un carteggio che confermava il fatto. Il giorno dopo il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, aveva presentato un esposto in procura: ne era nata una inchiesta che vede lo stesso consigliere azzurro indagato per rivelazione di atti d'ufficio. Repubblica, "rea" di aver pubblicato attraverso sue fonti le mail incriminate, si è vista perquisire la sede e l'abitazione del giornalista che aveva firmato l'articolo. L'Ordine dei giornalisti rileva nella nota che "compito del giornalista non è quello di mantenere il segreto, ma di informare l'opinione pubblica perché sia in grado di capire e di interpretare i fatti. Soprattutto se riguardano la politica". (AGI) "L’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna (Aser) - ha dichiarato Camillo Galba, presidente dell'Aser - esprime piena solidarietà al collega Andrea Chiarini, il quale ha subito perquisizioni da parte di agenti della Digos in redazione, nella propria abitazione e nella propria auto, solo per aver fatto il proprio dovere di cronista in relazione alle vicende legate a Villa Salus. L’Aser manifesta preoccupazione perché in questo modo vengono ancora una volta messi in discussione il diritto di cronaca e la libertà di stampa".