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Fnsi 15 Ott 2002

Per Serventi e Natale la sospensione di Santoro è un avvertimento contro i colleghi della Rai che difendono il servizio pubblico

Per Serventi e Natale la sospensione di Santoro è un avvertimento contro i colleghi della Rai che difendono il servizio pubblico

Per Serventi e Natale la sospensione di Santoro è un avvertimento contro i colleghi della Rai che difendono il servizio pubblico

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi e il Segretario dell’Usigrai, Roberto Natale hanno dichiarato: “La via disciplinare all’informazione rischia di avvelenare ulteriormente il dibattito già aspro sulla Rai. Un vertice aziendale incapace di respingere i diktat “bulgari” del Presidente del Consiglio non può pretendere ora che le sue decisioni sulla vicenda Santoro (vedi sotto notizia Ansa) vengano considerate come una scelta autonoma. I quattro giorni di sospensione hanno piuttosto il sapore di un ulteriore avvertimento per tutti i giornalisti Rai che non si rassegnano a considerare obbligatoriamente dimezzata l’informazione del servizio pubblico. Questa dimostrazione di subalternità Rai getta inoltre un’ombra su tutte le decisioni che viale Mazzini sta assumendo. Anche le rimozioni dei caporedattori regionali di Firenze e Bari, annunciate in queste ore, avvengono dopo attacchi politici esterni (nel caso della Puglia duravano da due anni) che non consentono di escludere il sospetto di uno spoil system. Per di più, per i colleghi sostituiti non è stata neanche individuata una collocazione alternativa: si allunga così ulteriormente la lista già consistente dei giornalisti rimasti senza incarico nel totale disinteresse aziendale. In questo modo, con provvedimenti disciplinari pretestuosi e con decisioni affrettate, gli amministratori Rai ottengono il solo effetto di fornire nuovi argomenti polemici contro il servizio pubblico. Stanno lavorando a delegittimare la Rai.” Rai: sospensione di quattro giorni per Santoro La sanzione si riferisce a due puntate di Sciuscià 15 ottobre 2002. ANSA - Una sospensione dal lavoro e dalla retribuzione di quattro giorni. E' questa, secondo quanto rivela l'associazione Articolo 21, la sanzione disciplinare che la Rai ha stabilito per Michele Santoro come conseguenza del richiamo rivolto il 5 agosto al giornalista per le puntate di Sciuscià del 24 maggio sui temi dell'informazione e del 16 luglio sulla crisi idrica in Sicilia. Secondo l'associazione, a Santoro è giunta ieri una lettera inviata dal direttore generale, Agostino Saccà, nella quale si comunica la misura disciplinare (i giorni indicati per la sospensione vanno da oggi al 18 ottobre) e si annuncia una lettera del direttore di Raidue, Antonio Marano. Il richiamo era stato rivolto a Santoro per la mancata difesa dell'azienda, nella puntata sull'informazione, dopo le dichiarazioni di Maurizio Costanzo sulla maggiore libertà a Mediaset rispetto alla Rai; nella puntata del 16 luglio sull'emergenza idrica, per l'uso di immagini vecchie, invece, è stato contestato il fatto che non sarebbero stati riportati i provvedimenti della Regione Sicilia per contrastare la crisi idrica e che sarebbero state fatte dichiarazioni lesive dell'onorabilità della stessa istituzione senza un adeguato bilanciamento.

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