Nelle regole dei faccia a faccia televisivi fra i leader politici c’è un punto che prima di tutti gli altri deve essere modificato: è la norma, votata dalla maggioranza della Commissione di Vigilanza, in base alla quale i giornalisti che intervisteranno i due politici saranno sorteggiati all’interno di due terne di nomi indicate dai politici stessi.
L’idea che l’informazione debba schierarsi obbligatoriamente con l’uno o con l’altro per esercitare il suo diritto-dovere di fare domande è incompatibile con l’autonomia dei giornalisti. La Vigilanza ha ancora il tempo di cambiare questa norma. In caso contrario vogliamo sperare che numerosi saranno i giornalisti che si rifiuteranno di farsi includere nelle liste dei tifosi del centrodestra o del centrosinistra.