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Sindacale 25 Nov 2007

Paolo Serventi Longhi: "Fnsi tra difficoltà e risultati positivi Rammarico per il mancato rinnovo del contratto"

''Sono stati undici anni e mezzo difficilissimi ma straordinari, in una fase storica in cui è davvero cambiato tutto'': Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione Nazionale della stampa, traccia un bilancio della sua segreteria alla vigilia del congresso della Fnsi che dovrà rinnovare il vertice del sindacato.

''Sono stati undici anni e mezzo difficilissimi ma straordinari, in una fase storica in cui è davvero cambiato tutto'': Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione Nazionale della stampa, traccia un bilancio della sua segreteria alla vigilia del congresso della Fnsi che dovrà rinnovare il vertice del sindacato.

Le assisi si aprono domani idealmente a Bari con l'intervento del presidente del Senato Franco Marini e si sposteranno poi a Castellaneta Marina (Taranto) per concludersi venerdì con l'elezione del nuovo presidente dopo quella del nuovo segretario che avverrà nella notte fra giovedì e venerdì. Tante le presenze importanti: martedì i ministri Paolo Gentiloni e Cesare Damiano, il presidente della Fieg, Boris Biancheri e il deputato di An Maurizio Gasparri. Giovedì il sottosegretario Ricardo Franco Levi e il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Per Serventi Longhi è arrivato dunque il momento di lasciare dopo tante importanti battaglie. Ma c'è anche un motivo di amarezza: da mille giorni i giornalisti sono senza contratto di lavoro. E tuttavia nel tracciare un bilancio ripercorre i veloci mutamenti di questi ultimi anni: ''Sono sorti diversi giornalismi, in conseguenza dei cambiamenti tecnologici sempre più rapidi e della globalizzazione che ha mutato profondamente lo scenario mondiale dell'informazione''. ''Con tutti i limiti di una piccola organizzazione - spiega - abbiamo positivamente affrontato i numero si problemi sul tappeto, come la crisi occupazionale, i tagli, gli stati di crisi nelle piccole medie e grandi aziende editoriali. Nel 2001 abbiamo chiuso il contratto nazionale introducendo elementi di flessibilità contrattate tra le parti e difendendo l'impianto complessivo del sistema delle tutele. Abbiamo sottoscritto il primo contratto nazionale delle emittenti locali. Aer-Anticorallo; siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento del ruolo giornalistico degli uffici stampa della pubblica amministrazione''. Ma la battaglia di cui il segretario uscente ne va maggiormente fiero è quella portata avanti ''senza esclusione di colpi'' per l'autonomia e la libertà dell'informazione in Italia. ''Abbiamo contrastato - ricorda - leggi come la Gasparri, quella sulle intercettazioni, sul segreto istruttorio difendendo senza tentennamenti il diritto di cronaca''. Poi Serventi affronta il capitolo delle difficoltà incontrate sul suo cammino da segretario: ''Provo amarezza per non aver potuto chiudere il contratto. Proprio nel momento in cui si indebolivano il ruolo e l'autonomia nelle redazioni, si perdeva il potere d'acquisto dei salari, i giornalisti hanno visto sfumare l'affermazione del diritto al contratto. Ci sono delle responsabilità degli editori e di questo parleremo al congresso, così come parleremo del vuoto legislativo lasciato dall’attuale Governo che non ha portato a compimento le grandi riforme del settore, primo fra tutte quella sul conflitto di interesse. Credo sia giunto il momento che la maggioranza approvi queste leggi sperando che i testi corrispondano all'esigenza di rafforzare il pluralismo''. ''Pur nel rammarico - dice Serventi Longhi - resta forte la speranza che i pur timidi segnali di apertura intrecciati con la disponibilità al dialogo che sarà rinnovata dal congresso porti il nuovo segretario e il prossimo gruppo dirigenti a negoziare con la Fieg un accordo in tempi rapidi e Serventi garantisce che al di la delle proposte di candidature, lavorerà fino all'ultimo secondo del suo mandato per costruire ''una soluzione unitaria per un governo unitario del sindacato''. ''Andiamo al congresso a testa alta - conclude - e ci siamo assunti tutte le responsabilità in un momento critico. Ma siamo convinti in coscienza di aver fatto il massimo per la tutela morale e materiale dei giornalisti italiani''. (ANSA)

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