Giornalisti siciliani in piazza, giovedì 8 febbraio 2024, davanti al teatro Massimo di Palermo, per dire 'no' alle norme che puntano a mettere il bavaglio ai cronisti e per rilanciare temi fondamentali come il contrasto a fake news e precariato. Ad animare la mattinata: un flash-mob, con una simbolica lettura dei giornali sulle note musicali di Jovanotti, e una serie di interventi a difesa della libertà di stampa, per una informazione indipendente che è garanzia di diritti e di democrazia.
Una manifestazione, organizzata con la convocazione di un consiglio regionale straordinario dall'Associazione siciliana della stampa, con la Federazione nazionale della stampa che ha promosso iniziative sui territori, e con l'Ordine dei giornalisti di Sicilia. Coinvolte anche le maggiori sigle sindacali, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rappresentanti del mondo delle associazioni e della cultura.
«Non siamo qui per difendere la categoria dei giornalisti - ha detto il segretario regionale di Assostampa Sicilia, Giuseppe Rizzuto - ma perché una serie di norme che si stanno per attuare nel nostro Paese limitano l'attività dei cronisti sul campo, soprattutto quelli che si occupano di nera e giudiziaria, e non permetteranno ai cittadini di essere informati sulle inchieste in corso».
Presenti, anche i vicesegretari Roberto Leone e Concetto Mannisi e la presidente del consiglio regionale di Assostampa Tiziana Tavella, il presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli, i direttori del Giornale di Sicilia Marco Romano e de La Sicilia Antonello Piraneo, il caporedattore di Ansa Sicilia Franco Nuccio e quello de la Repubblica Marco Patucchi, i rappresentanti dei Comitati di redazione e delle segreterie provinciali dell'Assostampa.
«Siamo preoccupati – ha aggiunto Rizzuto – perché viene lesa la libertà di informazione. Siamo andati più volti a manifestare nelle sedi politiche, lo abbiamo fatto in altre forme, con i mezzi di comunicazione. Riteniamo che sia giusto essere presenti anche nelle piazze, perché è in ballo una libertà che appartiene a tutti».
All'iniziativa sono intervenuti, fra gli altri, anche Salvo Palazzolo, cronista di giudiziaria de la Repubblica, e Riccardo Arena, consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti e capo servizio del Giornale di Sicilia, oltre che cronista di giudiziaria, l'attore Salvo Piparo e la drammaturga Lina Prosa.
«È stato importante anche avere le testimonianze dei cronisti colpiti da querele temerarie, colleghi che assieme al sindacato lavorano per sensibilizzare i cittadini sul problema delle querele bavaglio», ha evidenziato Tiziana Tavella nel corso della riunione straordinaria del Consiglio regionale del sindacato convocata in concomitanza con la manifestazione. «È stata l'occasione – ha aggiunto – per coinvolgere la gente che in questo momento legittimante si domanda cosa significhi il bavaglio alla stampa».