«Appiccare il fuoco davanti alla casa di un cronista per farlo tacere. Se questo era l'obiettivo fallisce per la piena solidarietà dei giornalisti nei confronti di Valentino Sucato, collaboratore a Misilmeri del Giornale di Sicilia. L'intimidazione sortisce l'effetto di attirare l'attenzione dell'informazione e la vicinanza al collega da parte del sindacato dei giornalisti». A dirlo sono l'Associazione Siciliana della Stampa e la sua Sezione di Palermo che «chiedono alle autorità competenti di fare piena luce su questo grave atto intimidatorio».
«Per ogni voce giornalistica che si tenta di intimorire – aggiungono – ce ne saranno cento e più pronte a raccontare fatti e svelare interessi. Il malaffare criminale sappia che accanto a ciascun giornalista c'è un'intera categoria professionale che non arretra nel compito primario di servire la pubblica opinione attraverso l'informazione».