Sono in pericolo la libertà di stampa, il diritto dei cittadini di essere informati e il dovere dei giornalisti di pubblicare le notizie di cui sono a conoscenza. Dopo le perquisizioni di giugno nelle abitazioni e nelle redazioni dei giornalisti Enzo Bordin e Lino Lava ieri è toccato al collega Ugo Dinello.
VENEZIA, 8 settembre 2006 COMUNICATO Nell'abitazione e nella redazione della Nuova Venezia di Mestre è stato sequestrato materiale e l'indirizzario dei contatti del giornalista, rendendo più difficile il suo lavoro. In questo caso l'inchiesta riguardava il criminale definito Unabomber. Nel Veneto purtroppo sta diventando un'abitudine quella della magistratura di individuare nei giornalisti un nemico; anche se analoghi casi si sono appena verificati con il collega Bonini di Repubblica e per i giornalisti del Trentino. La riforma dell'ordinamento giudiziario varato dal governo Berlusconi e il testo del disegno di legge Mastella sulle intercettazioni indicano una tendenza condivisa da tutti i politici di limitare il diritto all'informazione dei cittadini e a impedire il lavoro dei giornalisti che si occupano di cronache giudiziarie. Il Sindacato e l'Ordine dei giornalisti hanno chiesto un incontro urgente con il ministro della Giustizia sulla situazione dei rapporti tra Magistratura e informazione chiedendo una radicale modifica delle normative. Purtroppo le intimidazioni nel Veneto continuano e Sindacato e Ordine non possono che protestare nuovamente contro questi metodi ed esprimere tutta la solidarietà ai colleghi interessati da questi provvedimenti; certi comunque che tutti i giornalisti continueranno lo stesso a fare il loro lavoro di informare i cittadini senza attendere i tempi eterni della giustizia. Sindacato e Ordine dei giornalisti del Veneto