«La Federazione nazionale della Stampa italiana è vicina a Paolo Borrometi, vicedirettore dell'Agi e consigliere nazionale del sindacato, le cui inchieste giornalistiche hanno scatenato nei suoi confronti l'ira di alcuni dei personaggi coinvolti nell'operazione 'Plastic Free', come testimoniano alcune intercettazioni inserite nell'ordinanza di 292 pagine, firmata dal gip di Catania Maria Ivana Cardillo, che ha portato agli arresti e sequestri di oggi nel ragusano». Lo affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«'Questa testa d'asino… povero cretino… Borrometi… passa i guai': come denunciato dallo stesso giornalista, questo dice di lui uno degli arrestati. Ancora una volta – proseguono Lorusso e Giulietti – il nome di Paolo Borrometi finisce sulla bocca di chi vorrebbe poter svolgere indisturbato i propri loschi traffici. Il ruolo dell'informazione è quello di 'illuminare' quei territori e quelle vicende che i cittadini hanno il diritto di conoscere e che senza giornalisti coraggiosi e determinati resterebbero in quel cono d'ombra dove la criminalità e il malaffare prosperano».