«Ormai i violenti e i pregiudicati ritengono di poter continuare ad "assestare" pubblicamente le loro "testate" contro i cronisti e contro chiunque voglia contrastare mafie e corruzione». Così la Federazione nazionale della stampa italiana commenta l'ultimo episodio di minacce ai danni del giornalista Paolo Borrometi.
«Questa mattina - spiega in una nota - Francesco De Carolis, fratello di Luciano, già condannato e considerato dai giudici "elemento di spicco" del clan Bottaro-Attanasi di Siracusa, ha inviato un messaggio audio al cronista, già costretto ad una "vita sotto scorta", minacciando di pestarlo a sangue per aver "osato" raccontare e documentare fatti e misfatti del clan».
La Fnsi «non solo è solidale con Paolo Borrometi - conclude il sindacato dei giornalisti -, ma ritiene doveroso che l'autore delle minacce sia "fermato" e messo in condizione di non nuocere più né ai cronisti né a chi vorrebbe vivere senza mafie e mafiosi».