Nuova condanna per l'editore Caltagirone Caso "Quotidiano": il giudice ordina il reintegro del vicepresidente dell’Assostampa di Puglia Roberto Guido
È “inefficace” il licenziamento di Roberto Guido, vicepresidente vicario dell’Assostampa di Puglia, il sindacato dei giornalisti, reintegrato nel suo posto di lavoro al Nuovo Quotidiano di Puglia. Lo ha stabilito il Tribunale di Lecce (Giudice del Lavoro Silvana Botrugno) con una sentenza che ha disposto “l’immediata reintegra del ricorrente nel posto di lavoro occupato al momento del licenziamento”, condannando altresì la società Alfa editoriale (del Gruppo Caltagirone) al risarcimento del danno con il pagamento dell’intera retribuzione dal momento del licenziamento ad oggi e alla regolarizzazione della posizione assicurativa e previdenziale. Il licenziamento, datato 7 marzo 2002, fu adottato con strumentali e infondati pretesti nei confronti di Guido, “colpevole” soltanto di aver preteso fin dal ‘98 (insieme ad altri nove giornalisti) di essere regolarmente reintegrato in servizio, nel suo posto di lavoro, secondo quanto disposto dalla magistratura fin dal dicembre ’98 (ordine di reintegro confermato dalla Corte d’appello-Sezione Lavoro proprio alcuni giorni fa). Guido si è scontrato con l’ingiustificabile ostinazione dell’editore Caltagirone a non voler applicare le sentenze della magistratura, con il conseguente atteggiamento vessatorio. La vertenza ha origine nell’anomala vendita della testata con la parallela ristrutturazione selvaggia di “Quotidiano” che prevedeva l’espulsione di otto professionisti dalla redazione con la liquidazione di ogni esperienza sindacale. “Questa sentenza”, afferma Felice Salvati, presidente dell’Assostampa di Puglia, “indica senza ombra di dubbio come il collega Roberto Guido sia stato ingiustamente licenziato da un editore che ha tentato in tutti i modi di sbarazzarsi del sindacato, usando fin dal ‘98 l’arma della contrattazione individuale per dividere e dominare la redazione con l’obiettivo di eludere e depotenziare disinvoltamente lo stesso contratto collettivo”. “Nell’attesa di conoscere le motivazioni della sentenza”, aggiunge Salvati, “il reintegro ristabilisce un quadro di legalità e di rispetto delle regole che può aprire la strada ad un sereno e corretto confronto sindacale, archiviando una volta per tutte quella pagina nera del giornalismo pugliese in cui si è consumata una catena di vessazioni verso quei colleghi che hanno sempre messo al primo posto i principi di solidarietà e di autonomia, gli unici in grado di garantire ai cittadini un sistema dell’informazione maturo e indipendente”. Roberto Guido è patrocinato in giudizio dagli avvocati Domenico D’Amati del Foro di Roma, Giuseppe Giordano del Foro di Brindisi e Nicola De Pietro del Foro di Lecce.