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Unione Europea 19 Feb 2014

Nuova bufera su Erdogan: telefonata di censura a quotidiano 78mila follower per firma a legge anti-bavaglio

Una nuova bufera si e' abbattuta sul premier turco Recep Tayyip Erdogan, dopo che un utente di Twitter, 'Haramzadeler', ha pubblicato la registrazione di una sua conversazione con Fatih Sarac, dirigente del gruppo editoriale Ciner, che pubblica il quotidiano Haberturk. A Sarac il premier 'ordina' di non pubblicare notizie su Mustafa Sarigul, candidato sindaco di Istanbul per il partito di opposizione Chp.

Una nuova bufera si e' abbattuta sul premier turco Recep Tayyip Erdogan, dopo che un utente di Twitter, 'Haramzadeler', ha pubblicato la registrazione di una sua conversazione con Fatih Sarac, dirigente del gruppo editoriale Ciner, che pubblica il quotidiano Haberturk. A Sarac il premier 'ordina' di non pubblicare notizie su Mustafa Sarigul, candidato sindaco di Istanbul per il partito di opposizione Chp.

Nella registrazione, si sente la voce di Erdogan lamentarsi perche', a suo avviso, e' stato dato troppo spazio a Sarigul, che e' rientrato nel Chp dopo aver fatto per anni politica da indipendente. Quindi Erdogan parla di presunti legami familiari tra l'editore Turgay Ciner e un leader del Partito democratico di sinistra (Dsp), alleato del Chp, e accusa Ciner di voler ripulire l'immagine del candidato sindaco. Il suo interlocutore Sarac, che pure dissente su questa versione dei fatti, alla fine gli promette di dare meno spazio a Sarigul. Quella diffusa oggi e' solo l'ultima di una serie di registrazioni di telefonate nelle quali il premier da' disposizioni agli editori sulle notizie da pubblicare. Le associazioni dei giornalisti e tutti i partiti di opposizione hanno duramente protestato, accusando Erdogan di censura e di voler addomesticare l'informazione. Il caso arriva nel momento piu' difficile per il governo di Erdogan, colpito a fine dicembre dalla cosiddetta 'Tangentopoli sul Bosforo', che lo ha costretto a un rimpasto e rischia di portare alla sbarra anche un figlio del premier. 18 FEBBRAIO 2014

TURCHIA: GUL 'SCARICATO' DA 78MILA FOLLOWER TWITTER PER FIRMA LEGGE-BAVAGLIO

Il presidente turco Abdullah Gul ha pagato con la perdita di 78mila follower la scelta di firmare la legge 'bavaglio' per il Web voluta dal governo. Come scrive il quotidiano turco Zaman, subito dopo la ratifica della controversa legge, è partita su Twitter una campagna di boicottaggio dell'account del presidente, che è seguito da oltre quattro milioni di follower.
La campagna sembra aver avuto un grande successo, visto che in una sola notte piu' di 78mila iscritti hanno smesso di seguire il profilo di Gul.
La legge, che il presidente ha firmato ieri dopo l'approvazione da parte del parlamento il 5 febbraio, include una norma che dà all'Autority per le telecomunicazioni (Tib) il potere di bloccare un sito nel caso in cui pubblichi contenuti che violano il diritto alla privacy o che risultino "discriminatori o calunniosi". Il Tib potrà inoltre richiedere ai gestori dei siti i dati relativi alla navigazione di qualunque internauta e potrà tenerli archiviati per due anni, anche in assenza di un procedimento giudiziario.
Contro la normativa si sono espressi l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), la Commissione per la protezione dei giornalisti (Cpj) e Reporter senza frontiere, oltre a partiti e attivisti turchi e anche l'Associazione degli industriali (Tusiad), che hanno chiesto in più occasioni a Gul di non ratificarla. (ANKARA, 19 FEBBRAIO - ADNKRONOS/AKI)

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