In primo piano
Un nuovo giornalismo, come guida e stimolo per la crescita delle comunità
Marco Dal Pozzo interviene su alcuni degli argomenti affrontati da Jeff Jarvis nei cinque articoli da noi pubblicati nei giorni scorsi con un’ analisi e una serie di proposte che ospitiamo molto volentieri.
Si tratta di un ulteriore e interessante passo nel dibattito sul futuro dell’ informazione giornalistica e del profilo professionale dei giornalisti.
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The Atavist, come cambiare il modo di raccontare nell’ era online
L’ idea per la nuova piattaforma di contenuti è partita davanti a una birra e a un cattivo sapore in bocca dovuto alla direzione verso la quale si stava incamminando il mondo dei contenuti online.
Tre anni più tardi, i suoi fondatori continuano a cercare di ridefinire come creare e leggere articoli e racconti con gli strumenti offerti dalla tecnologia digitale.
Su Inc, Jill Krasny analizza la storia di una azienda editoriale profondamente innovativa
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Anche la CNN studia l’ uso dei droni nel giornalismo
La catena televisiva americana, in collaborazione con l’ Istituto di Tecnologia della Georgia, analizzerà l’ uso dei droni per accelerarne la regolamentazione. Ne parla su Mexico.cnn.com Brian Stelter, spiegando che l’ uso degli aerei senza pilota potrebbe essere una parte interessante dello scenario del futuro prossimo del giornalismo.
I due partner l’ hanno definita una “iniziativa investigativa” ed hanno dichiarato che condivideranno le informazioni ottenute con la Federal Aviation Authority. L’annuncio giunge nel pieno di un’ onda di interesse generalizzato delle redazioni giornalistiche per quello che è stato definito “giornalismo dei droni”
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Fotogiornalismo. Me-mo, un progetto ambizioso, riprendere il controllo di tutto il processo creativo
Un progetto ambizioso, ma necessario. Una nuova realtà che possa finalmente dare lo spazio che il fotogiornalismo si merita e che spesso, soprattutto in Italia, le viene negato.
Il progetto Me-Mo nasce da cinque fotogiornalisti che hanno deciso di unire le forze per dare vita a un digital magazine indipendente e completamente nuovo che dia la giusta visibilità ai lavori di questi professionisti dell’ immagine e che possa essere anche una sorta di laboratorio per sfruttare appieno le nuove opportunità che il digitale offre in questo campo.
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Media e potere
Cybersecurity: CJR, ‘’attenzione a come trattare i dati forniti dai governi’’
I giornalisti che si occupano di sicurezza, politica e amministrazione pubblica dovrebbero riflettere attentamente prima di pubblicare dati sulla cosiddetta ‘’cybersecurity’’ forniti dal governo: molti di quegli elementi sono gonfiati o si riferiscono ad attività che con la vera sicurezza hanno poco a che fare.
L’ invito viene dalla Columbia Journalism Review in un articolo dal titolo ‘’Journalists need to know all the things ‘cyber’ can mean for smart coverage’’.
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La professione
Social media ‘’poco affidabili’’, ma per un giornalista su due sono diventati la principale fonte
Un terzo dei giornalisti ritiene che i social media non sono una fonte affidabile di informazioni. Nonostante questo, però, la metà dei giornalisti afferma che i social media sono la loro principale fonte di informazione.
Sorprendentemente, la metà dei giornalisti dichiara di ritenere che l’ opinione degli utenti sia più affidabile di una dichiarazione di un’ organizzazione. I giornalisti usano i social media per scoprire di che cosa la gente stia parlando e di cosa stia scrivendo, ma non sempre verificano se quelle opinioni si basino su fatti reali.
Sono alcuni dei dati emersi da uno studio – The Social Media Impact (#SMING14) – condotto da ING tra un campione di giornalisti e professionisti della comunicazione di vari paesi del mondo.
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”Cosa si impara lavorando in un giornale digitale” (Linkiesta)
Una lunga analisi di Marco Alfieri, direttore de Linkiesta, sulla “crisi” dell’ informazione nostrana, o meglio: sulle sfide che si trovano ad affrontare le nuove entità online nel generale cambiamento in atto (con ovvi agganci rispetto alle testate mainstream). Ne rilanciamo di seguito alcuni passaggi salienti.
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Anche l’ AP comincia a pubblicare articoli scritti da robot
L’ Associated Press ha annunciato l’ avvio di un nuovo sistema di pubblicazione automatica dei contenuti: è un progetto per utilizzare dei giornalisti-robot, che elaborano pezzi su dati economici e risultati delle aziende e che, calcola l ‘ AP, consentirà di pubblicare circa 4.400 notizie per trimestre, invece delle 300 prodotte oggi.
Lo segnala il sito spagnolo 233grados
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Segnalazioni
Oggi il maestro Manzi sulla Rai insegnerebbe Internet (e altre segnalazioni)
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