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Osservatorio sui media 20 Gen 2014

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

Riforma dell’ Ordine, un solo albo di ‘’giornalisti abilitati alla professione’’

Ordine Separare l’aspetto della abilitazione alla professione da quello del suo esercizio effettivo, la formazione dal mercato del lavoro.
Distinguere la sfera della costruzione dei saperi professionali, della deontologia e della produzione di cultura – affidata all’ Ordine – da quella del lavoro, regolato dal conflitto editori-sindacato.
Togliere agli editori il potere di decidere chi sarà giornalista, spostandolo in mani ‘’pubbliche’’, affidandolo a un sistema di Agenzie di formazioni (Università, Scuole, Ordine) in grado di costruire dei profili professionali adeguati alla complessità del nuovo sistema dell’ informazione.
Sono le linee di fondo alla base della proposta di Riforma dell’ Ordine messo a punto da ‘’Liberiamo l’ informazione’’ – l’ area di opposizione rispetto all’ attuale presidente e alla sua maggioranza – in vista della riunione del Consiglio nazionale, in programma dal 21 al 23 gennaio, che sarà dedicata proprio al tema della Riforma. >>

Fotogiornalismo: la sottile linea di confine fra crudezza dell’ immagine e morbosità

‘’ Divenni un fotografo e non una persona’’. Con poche parole il fotografo norvegese Hampus Lundgren descrive il prevalere dell’ istinto professionale sugli altri impulsi (la pietà, la solidarietà, l’ urgenza del soccorso) che scatta in un fotoreporter quando si trova di fronte ad un fatto carico di sofferenze.
Una tesi di laurea dedicata all’ etica nel fotogiornalismo (‘’Le immagini senza pietà nel giornalismo’’) e ricca di episodi e di riflessioni, affronta il ventaglio dei problemi morali che sorgono in chi si trova a documentare per immagini la violenza, la sofferenza e la morte. >>

Aaron Swartz: esce un ebook-tributo in italiano a un anno dalla morte

Nel primo anniversario della morte di Aaron Swartz esce un ebook in italiano come ricordo e tributo al suo impegno per la cultura libera e la giustizia sociale.
Ampio il flusso di segnali e materiali su Twitter per l’occasione, mentre Lawrence Lessig, docente ad Harvard, ha avviato una marcia di 300 km. contro la dilagante corruzione politica (la #NHRebellion Walk), altro tema centrale per l’attivismo a tutto tondo di Aaron. >>

Nasce DataMedia Hub, uno spazio di aggregazione dei dati sui media italiani

Tutti i dati sui media italiani, tutta l’ informazione su media e comunicazione nel nostro paese in un unico luogo. Così si presenta DataMediaHub, un nuovo spazio dedicato all’ analisi di giornalismo ed editoria italiana.
L’ idea di fondo – spiega Pier Luca Santoro, uno degli animatori dell’ inziativa, sul suo Giornalaio – è quella di creare un hub sui media italiani e sul giornalismo, aggregando dati sul tema e presentandoli con una forma grafica interattiva che abbia un impatto visivo e, soprattutto, che aiuti la comprensione dei fenomeni. >>

La professione

La Stampa, porte aperte agli innovatori della Rete

Lasciare che il giornalismo tradizionale si contamini con le migliori esperienze della rete. E’ la motivazione con cui il direttore della Stampa, Mario Calabresi, annuncia che il giornale ‘’apre le porte agli innovatori della Rete’’ e che Pier Luca Santoro (in arte @pedroelrey) è il primo di una serie di personaggi del mondo digitale chiamati a lavorare in redazione, anche se non è un giornalista.
Santoro lavorerà fino alla fine di febbraio come social media editor. >>

Festival internazionale di giornalismo investigativo, anteprima a Roma

Contribuire allo sviluppo di un modello di giornalismo orientato all’analisi accurata e documentata dei fatti sociali e politici e di una riflessione sulle caratteristiche e sugli strumenti intellettuali e documentali necessari al giornalismo d’inchiesta.
Sono gli obbiettivi del Festival Internazionale di Giornalismo Investigativo che si terrà a Roma in settembre ma che vedrà un’ anteprima la prossima settimana (24 e 25 gennaio) nella Sala della Federazione nazionale della stampa (Corso Vittorio Emanuele 349). >>

Fondi pubblici all’editoria: il Post popone un dossier per fare il punto della situazione

Sul Post un interessante dossier dedicato ai fondi pubblici dati ai giornaliche che cerca di fare un po’ di ordine e chiarezza sulle diverse tipologie di finanziamento. >>

Primi passi operativi per la Formazione Continua dei giornalisti

Piano piano si stanno chiarendo in parte le modalità relative alla Formazione Continua dei giornalisti obbligatoria a partire dal primo gennaio 2014 di cui abbiamo parlato tra i primi. Forse non ve ne siete accorti in molti, ma sul sito nazionale dell’Ordine dei Giornalisti è comparso un nuovo bottone Formazione Continua nella barra superiore che permette di accedere ad un area in cui verranno raccolti i materiali utili per capire come funziona il percorso. >>

Editoria
Parigi: Iva al 2,1% sulla stampa online

Il governo francese ha deciso di ridurre l’ Iva nel settore dell’ editoria giornalistica digitale al 2,1% (ora è al 19,6%), cioè lo stesso tasso applicato all’ editoria tradizionale, adottando quindi concretamente il principio dell’ eguaglianza fiscale e della neutralità tecnologica.
Lo annuncia un comunicato dello Spiil (associazione degli editori online) >>

The News Hub, la piattaforma che promette di salvare il giornalismo online

Nasce The News Hub, una piattaforma per la pubblicazione, che promette di rivoluzionare il giornalismo online. L’ idea è di William Stolerman che, come leggiamo in un post di Journalism.co.uk, racconta:
“Siamo tutti consapevoli che il modello di business dei media è in crisi e nessuno ha ancora capito come offrire contenuti gratis, pagare i giornalisti e realizzare profitti” >>

Il Giornale dei Misteri taglia il traguardo dei 500 numeri e spera di tornare nelle edicole

La decisione di togliere il giornale dalle edicole nel 2012 era stata dettata dagli aumenti dei costi tipografici e distributivi, ma – annuncia il direttore della testata, Francesca Vajro in questa intervista a Lsdi – stiamo progettando il suo ritorno nelle edicole. Ci sono gli abbonamenti, certo, ma la pubblicità scarseggia. Quest’ ultima cosa però è frutto di una scelta ‘’politica’’ precisa.
‘’Abbiamo scelto di non inserire chiaroveggenti e sensitivi, che possono investire poiché guadagnano molto – spiega Vajro -.Siamo contrari a questo tipo di consulenze, che quasi sempre, anche se talvolta involontariamente, sfruttano economicamente le persone fragili in difficoltà. Nella nostra filosofia, chi possiede doti medianiche o di sensitività, le deve offrire, con cautela, gratis al prossimo’’. >>

Pubblicità

Il 62% degli editori Usa hanno già adottato il ‘’native advertising’’

Il 62% degli editori americani hanno già adottato forme di native ad, da Forbes a The Atlantic, fino ad arrivare recentemente al New York Times. Mentre il tasso di adozione è del 41% fra i marchi e del 34% fra le agenzie pubblicitarie. Sono alcuni dei dati emersi da una ricerca condotta da Hexagram (e diffusa nel novembre scorso) che ora Memeburn riprende in un articolo che fa il punto sullo situazione del settore. >>

Segnalazioni

Se con i social media i giornalisti diventano irrilevanti (e altre segnalazioni) >>

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