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Osservatorio sui media 03 Feb 2014

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

Il ‘’miracolo’’ De Correspondent: come costruire (e gestire) una comunità perfetta

Se il modello di paywall del New York Times funziona non è detto che debba funzionare anche nelle altre testate, perché di NYT ce n’ è solo uno. Ma fra i nuovi players, quelli più piccoli, qualche lezione interessante sul modello abbonamenti sta emergendo. Mathew Ingram, in una analisi su Gigaom descrive come una delle nuove testate che sono riuscite a costruire e a mantenere una forte connessione con la sua comunità sia De Correspondent. Il sito olandese è nato con il crowdfunding e in 30 giorni è riuscito a raccogliere 1,7 milioni di dollari e ha ora oltre 28.000 abbonati che pagano 6,84 dollari al mese.  >>

“Preferisco uno scontro a fuoco che parlare con l’amministrazione di un giornale’’

Il giornalismo italiano? ‘’ Pessimo. Finito. Decaduto’’, dice Barbara Schiavulli in questa intervista a Lsdi. ‘’Siamo un paese dove la professionalità non conta. Non capita solo nel giornalismo. Siamo un paese distrutto, in una sorta di dopoguerra senza speranza di migliorare. Nessuno combatte per la qualità e chi lo fa, viene preso per un sognatore. E soprattutto siamo divisi in una guerra tra poveri. Se io dico no a un giornale, perché pagano in modo indegno, dietro c’è uno disposto subito a chiedere meno. Qualcuno lavora anche gratis pur di vedere il proprio nome. Così non si fa. Non ci si fa sfruttare. Ma le redazioni hanno il coltello dalla parte del manico, sempre. E poi i risultati si vedono, i giornali non sono buoni e la gente non li compra’’. >>

Social politica e dintorni: la comunicazione digitale

Una serie di notizie di pubblica utilità sulle figure professionali che meglio si adattano a coprire le rinnovate esigenze del giornalismo e della comunicazione del nostro presente digitale.
Per aiutarci a mettere a fuoco queste nuove professionalità abbiamo incontrato Daniele Chieffi, un giornalista da anni prestato alla comunicazione aziendale, recentemente assunto da una multinazionale italiana per occuparsi della gestione dell’ufficio stampa web. >>

The Great Complotto Radio, la webradio che racconta i ‘’cervelli in fuga’’

“Se una radio è libera, ma libera veramente, mi piace ancor di più perché libera la mente”. Torna in mente Eugenio Finardi e la sua canzone “La radio” ascoltando The Great Complotto Radio, una web radio che dà voce ai cosiddetti “cervelli in fuga” che dall’estero raccontano le proprie esperienze di vita. Una radio libera, con programmi autogestiti e autoprodotti.
La radio come la conosciamo oggi ha i giorni contati: il futuro è su Internet, dove già adesso la proposta radiofonica è molto ampia e la possibilità di scegliere stazioni da tutto il mondo attrae sempre più web-ascoltatori. >>

Sparisce la critica teatrale, agli spettatori le recensori del futuro?

I social media possono rovesciare la tendenza dei giornali a cancellare dal loro timone la critica teatrale? E’ quello che tenta di fare ''Non cancelliamo la critica teatrale'', una pagina Facebook realizzata da Erica Culiat, una giornalista che collabora col Messaggero Veneto. La notizia dell’ iniziativa è emersa nel corso di un incontro a Trieste dal titolo ‘’La critica teatrale e musicale al tempo dei social network e del web 2.0: dalla carta stampata a…’’.
‘’L’obiettivo – ha spiegato – è arrivare a 2000-3000 mi piace per poi presentare ai direttori dei giornali una proposta perché venga ripristinato questo importante settore del giornalismo’’.  >>

Editoria

pagina99, un nuovo quotidiano di economia e cultura

L’economia e la cultura come filtro per leggere l’ attualità e le notizie. E’ la missione di pagina99, un nuovo quotidiano – in fase beta – attivo per ora soltanto in versione digitale, in attesa di tre nuovi canali: un quotidiano cartaceo dal martedì al venerdì con una foliazione di 16 pagine; un’ edizione weekend al sabato di 56 pagine e infine un’edizione per tablet e smartphone. >>

Professione giornalista

Spagna, ‘’i giovani giornalisti guadagnano troppo poco, bisogna lottare per la sopravvivenza del giornalismo’’

I compensi iniqui dati ai giovani giornalisti spagnoli sono diventati un “fenomeno indesiderabile e vergognoso “, contro cui bisogna lottare, “per la nostra sopravvivenza e quella del giornalismo “. Lo ha detto la vicedirettrice di ‘’El Mundo’’, Victoria Prego , in una intervista pubblicata sul sito web della Asociación de la Prensa de Madrid.
Per Victoria Prego il giornalismo sta attraversando un forte cambiamento generazionale, ma “a scapito dei giovani”. >>

Guida alla sopravvivenza, in cartoni animati, per giornalisti in situazioni di pericolo

Una serie di cartoni animati che spiegano ai giornalisti che operano in zona di guerra o che si trovano coinvolti in situazioni di pericolo quali sono i comportamenti più adatti per evitare i maggiori pericoli.
E’ ‘’The journalist survival guide’’ ed è stata realizzata dal Centro de Medios de Comunicación SKeyes con l’ appoggio di diverse Fondazioni e un finanziamento da parte dell’ Unione europea. >>

Giornalisti che cambiano, parte una indagine messa a punto da IRPI

“Giornalisti che cambiano – Indagine nazionale sulla figura di chi fa informazione in Italia” è il titolo di una indagine nazionale progettata dall’ IRPI, Investigative Reporting Project Italy, il primo centro di giornalismo investigativo in Italia e lanciata oggi. >>

Un manuale per la verifica di notizie e immagini diffuse dai cittadini nelle emergenze umanitarie

Controllare la veridicità delle informazioni e delle immagini diffuse durante le emergenze umanitarie è fondamentale per intervenire al meglio.
Per questo l’ European Journalism Centre, ente non-profit indipendente con base ad Maastricht, ha diffuso il Verification Handbook, la “guida indispensabile per verificare i contenuti digitali nella copertura giornalistica delle emergenze”. >>

Posti riservati ai citizen journalist alle riunioni di un ente locale in Uk

L’ idea di una equiparazione dell’ attività dei giornalisti-cittadini e di quelli professionali comincia a farsi strada anche a livello delle istituzioni. E’ il caso delle riunioni del Council del Medway (un’ autorità che riunisce un insieme di comuni nel Kent , Uk), che destinerà ai citizen journalist alcuni posti nella sala dell’ assemblea, accanto ai giornalisti delle varie testate. >>

Media e potere

Caso Snowden/NSA, la Germania offre asilo ai whistleblower del mondo?

Mentre i media maistream (e i governi) di mezzo mondo annaspano nei mille risvolti del caso Snowden, quest’ ultimo si è nuovamente riaffacciato in pubblico.
Stavolta tramite una fresca intervista, filmata in una località top secret a Mosca, per la TV tedesca Ard. >>

Strumenti di criptazione per giornalisti (e attivisti)

Lanciata circa un anno fa da affermati giornalisti sul fronte del free speech, tra cui Daniel Ellsberg, Glenn Greenwald e Trevor Timm, la non-profit Usa Freedom of the Press Foundation è nata soprattutto per aggirare il blocco delle donazioni a WikiLeaks via carte di credito e PayPal. Ora le medesime strategie di crowfunding sono finalizzate al sostegno di “strumenti di criptazione indispensabili per ogni giornalista”. >>

I sondaggi taroccati in tv, un ‘’pirata’’ spiega come si fa

Si chiama IpFlood ed è un’ applicazione (un ‘’componente aggiuntivo’’ di Firefox) che consente fra l’ altro di automatizzare su larga scala la pratica di votare ripetutamente per una opzione nei sondaggi proposti dai programmi televisivi, falsando così i risultati o mostrando la presunta prevalenza di una determinata opinione rispetto a quella opposta.
Lo descrive un articolo segnalato dal bollettino mensile (diffuso ieri) di Acrimed, un sito francese dedicato all’ analisi e alla critica del sistema mediatico, che ci sembra interessante riprendere. >>

Pubblicità

Da Condé Nast e Manzoni nasce MultiMag, format italiano di native adv

E così anche l’ Italia ha la sua prima esperienza di native advertising, il nuovo format pubblicitario al centro di grande interesse ma anche di tante polemiche in varie parti del mondo.
Si chiama MultiMag e si basa su una partnership tra la Manzoni, la concessionaria di pubblicità, e la Condé Nast, che per la prima volta lavoreranno assieme per offrire agli investitori – spiega una nota – la possibilità di raggiungere contemporaneamente gli utenti dei siti gestiti dalla Manzoni (tra cui quelli che fanno capo al Gruppo Editoriale L’Espresso) e di quelli editi da Condé Nast. >>

Segnalazioni

Prima Medium, ora Paper. I social diventano editori e sarà bene prenderli sul serio (e altre segnalazioni) >>

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