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Osservatorio sui media 27 Ott 2014

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano
  
Genova, novembre 2011 – ottobre 2014. La storia si ripete. Il dossier di Lsdi sull’accesso alle informazioni ambientali

Era il novembre 2011 quando, a seguito della drammatica alluvione che colpì Genova uccidendo 6 persone e provocando ingenti danni al territorio, Lsdi e Fnsi elaborarono un breve dossier e un modello di domanda (per giornalisti e non) da utilizzare per richiedere alle amministrazioni e alle aziende pubbliche copia dei documenti relativi a vicende e problemi di carattere ambientale, che devono essere consegnati per legge, senza alcuna discrezionalità, come previsto dalla Convenzione di Aahrus cui l’ Italia ha aderito – Oggi, a distanza di ben 3 anni,  riproponiamo quello stesso dossier sull’accesso alle informazioni ambientali, constatandone con rammarico la drammatica attualità
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Foia, guerra e stampa. Nassiriya e My Lay a confronto

L’ importanza di uno strumento legislativo come il Freedom of Information Act (Foia) per assicurare ai cittadini una informazione approfondita e corretta emerge da una interessante comparazione fra il modo con cui le autorità italiane avevano orientato stampa e pubblico sull’esplosione dell’ambulanza a Nassiriya (2004) e l’analogo caso delle autorità Usa sulla strage compiuta a My Lai, in Vietnam (1968).
Il confronto è al centro di una tesi (che pubblichiamo integralmente) con cui Eleonora De Franceschi si è appena laureata.
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Il linguaggio giornalistico fra Twitter e il longform journalism

Da una parte la tendenza alla brevità del messaggio, che vede in Twitter il format più esemplare, dall’ altra il giornalismo narrativo – il long-form journalism – con il Manifesto degli slow media e testate come Revue XXI.
A prima vista potrebbe sembrare una contraddizione, ma se si guarda da una prospettiva più ampia prende corpo in realtà una sorta di simbiosi. La forma breve e quella lunga sono, in un contesto come quello della rivoluzione tecnologica, l’ una complementare dell’ altra.
E’ la convinzione che emerge nelle conclusioni di una tesi di laurea dedicata all’ analisi di queste due forme di linguaggio giornalistico e al loro confronto. “In poche parole. La pazienza di leggere nell’era digitale” è il titolo del lavoro con cui Riccardo Costa, uno studente vicentino di 22 anni, si è appena laureato in Comnunicazione all’ Università di Padova (relatore il professor Raffaele Fiengo).
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Radio: un linguaggio spesso incomprensibile e autoreferenziale

Il linguaggio dell’informazione radiofonica spesso non è comprensibile e la colpa è dei giornalisti che spesso usano parole e modi di dire accessibili a pochi e autoreferenziali. Parola di Sergio Canciani, voce e volto storico del giornalismo radio-televisivo della Rai, per anni corrispondente da Mosca, che ha fornito un lucido e, per certi aspetti, preoccupante ritratto dell’ informazione radiofonica attuale. L’ occasione è stata la conferenza I linguaggi della comunicazione, dalla radio di Marconi al Web, promossa dalla ”Vitale Onlus”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste in occasione dei 140° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi e del 90° della radio.
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GlocalNews, dal 13 novembre la terza edizione del Festival del giornalismo digitale a Varese

Cultura digitale, formazione giornalistica, universo social, argomenti di attualità come Expo, anniversari come quello della Grande Guerra e ospiti di livello sono gli ingredienti della terza edizione di Glocalnews, il Festival del giornalismo digitale locale e globale in programma a Varese dal 13 al 16 novembre.
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La professione

Agcom: osservatorio e questionario sul giornalismo

Per analizzare le prospettive della professione giornalistica e il futuro del sistema dei media è essenziale conoscere il punto di vista di chi l’informazione la produce direttamente. È questo lo scopo dell’Osservatorio sul giornalismo, iniziativa lanciata il 15 ottobre dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), con cui tutti i professionisti dell’informazione vengono invitati a dare il proprio contributo compilando online (da pc, smartphone o tablet) un breve questionario – disponibile fino al 30 novembre alla pagina www.agcom.it/osservatorio-giornalismo .
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Editoria
    
Knight Foundation finanzia nuovi strumenti per il giornalismo online

La Knight Foundation ha appena annunciato lo stanziamento, nell’ambito del  Knight Prototype Fund, di 35.000 dollari ciascuno per 18 progetti basati in USA e mirati a migliorare le pratiche del giornalismo online – centrati cioè sul coinvolgimento diretto pubblico, per sollecitare e accettare lo “user-generated content”.
Da notare quello della Public Radio International per realizzare un sistema che consente ai lettori di integrare direttamente i propri commenti, differenziandoli, nel corpo dell’articolo e l’impegno di MuckRock per un’applicazione centrata sul crowdsourcing tramite cui gli utenti possano caricare foto, interventi e altri contributi.
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I giornali locali Usa come grandi editori di poesia

Una docente e ricercatrice dell’ Università del Nebraska, Elizabeth Lorang, sta lavorando con un professore associato di ingegneria informatica, Leen-Kiat Soh, e un paio di studenti allo sviluppo di un software che riesca a riconoscere la poesia nei giornali digitalizzati.
“Milioni di poesie sono state pubblicate sui giornali. Analizzarle ci consentirebbe di capire ancora più a fondo la poesia negli Stati Uniti”, spiega Lorang.
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Forse forse… non è internet a uccidere i giornali (in USA)

A margine del recente meeting annuale della Online News Association, il Chicago Magazine propone un’interessante analisi tesa a sfatare un mito duro a morire, ovvero che la crisi delle testate cartacee Usa, chiusure e licenziamenti inclusi, vada addossata interamente all’avvento di internet e del “tutto gratis” online.In realtà, prove alla mano, la caduta di lettori e abbonamenti a livello nazionale è proseguita costante da almeno un paio di generazioni.
E semmai la colpa di internet è solo quella di aver portato via gli inserzionisti più tradizionali.
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RIP San Francisco Bay Guardian

Mercoledì 15 ottobre è uscito l’ultimo numero dello storico free weekly della Bay Area di San Francisco, fondato nel 1966 da Bruce Brugmann e dalla moglie Jean Dibble.
Una delle prime voci alternative e indipendenti del West americano, in questi 48 anni il San Francisco Bay Guardian ha cambiato in buona parte il volto della città – informando puntualmente su una varietà di questioni bollenti al crocevia tra cultura, società e politica, appoggiando con forza i candidati amministrativi progressisti e avendo effetti di lunga portata anche sullo scenario nazionale.
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#Digit14

Sensor journalism, quando la tecnologia italiana si trasforma in giornalismo

Lo scorso 20 settembre durante la due giorni dedicata al giornalismo digitale #digit14 che si è svolta presso la Camera di Commercio di Prato si è parlato anche di “sensor journalism”.
Sul palco assieme al moderatore dell’incontro Marco Renzi, c’erano alcuni scienziati italiani specializzati nella costruzione e l’ uso dei sensori: Mirko Mancin, Valentina Grasso e Alfonso Crisci e due giornalisti, in realtà un giornalista Luca Corsato e un ricercatore/scienziato/sperimentatore prestato al giornalismo Alessio Cimarelli.
I video completi del panel.
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Giornalismo, pagamenti e Rete: dai bitcoin a un modello sociale per l’editoria online

Nell’ultima edizione di #digit14 si è parlato in un panel delle valute virtuali, in particolare dei bitcoin e di un particolare modello economico per l’editoria online.
In particolare a discutere e approfondire il tema, assieme all’apporto sempre puntuale e caloroso del pubblico presente in sala, sono stati gli autori di due libri sul tema: Marco Dal Pozzo e Gabriele De Palma, rispettivamente autori di “#1news2cents: La qualità costa: un modello sociale per il giornalismo (online)” e “Affare Bitcoin. Pagare col p2p e senza banche centrali“. Assieme a loro sul palco – nel ruolo di moderatori, giornalisti e consumatori – c’erano Vittorio Pasteris e Robin Good.
I video integrali del panel
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Giornalismo online italiano “indagato”: i video integrali

Torniamo ad occuparci dell’indagine sul giornalismo digitale in Italia, curata dal gruppo di lavoro “Giornalismi” del Consiglio Nazionale dell’Ordine, dal titolo ”Nelle redazioni domina ancora la carta, ma la talpa del cambiamento sta scavando”.
Di seguito pubblichiamo i video integrali della presentazione del Rapporto, avvenuta durante digit14 (#digit14), la manifestazione annuale che Lsdi dedica al giornalismo digitale (l’ultima edizione si è svolta a Prato il 19 e 20 settembre scorsi).
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La Rete
    
Dati effimeri, l’ illusione di una svolta

Lo spazio digitale non è un super-archivio e il cosiddetto diritto all’ oblio si basa sulla convinzione errata di una super-memoria: internet, al contrario, perde la memoria molto velocemente – spiega André Gunthert su Imagesociale – e il suo archivio ha più la forma di una geografia che di una storia. Mentre è l’ attrazione del presente a governare gli algoritmi dei motori di ricerca.
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Segnalazioni
   
5,5 milioni di dollari per Ello, il social network che rispetta la privacy (e altre segnalazioni)
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