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Osservatorio sui media 03 Mar 2014

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

Eliminata dal corso di deontologia la domanda su carta stampata e ‘’cultura di internet’’

La domanda al centro della nostra segnalazione (‘’Internet nuoce al ‘giornalismo ragionato della carta stampata’. Lo proclama l’ Odg’’) è stata eliminata dal questionario del Corso di deontologia promosso dall’ Ordine dei giornalisti e il Centro di Documentazione Giornalistica provvederà a controllare che nei test già effettuati la risposta non sia stata determinante ai fini del passaggio alla lezione successiva.
Lo ha reso noto oggi il Comitato tecnico scientifico (CTS) del Consiglio nazionale dell’ Ordine, la struttura che cura i rapporti con le Scuole di giornalismo e le Università e gli aspetti della formazione professionale. >>

La vicenda del corso di deontologia: ‘’smontare gli archetipi e svelare i preconcetti’’

Il giornalismo ‘’ragionato e d’ approfondimento’’ non è un monopolio della carta stampata. E poi “approfondimento” e “ragionamento” non sono sinonimi solo di analisi o commento.
''Esistono forme di giornalismo complesse e assai informative che possono darsi SOLTANTO in forma digitale o online: motori che calcolano le imposte per i cittadini; giornalismo dei dati dai quali estrapolare notizie e tendenze inespresse; video interattivi dei discorsi di personalità pubbliche con testo e verifica dei fatti contestuale; ecc. ecc.’’.
In un intervento sul suo blog, Giornalismo d’ altri, – di cui riportiamo un’ ampia sintesi – Mario Tedeschini Lalli coglie gli aspetti chiave, quelli più profondi, della vicenda del questionario online sulla deontologia promosso dall’ Ordine dei giornalisti. >>


Caro presidente Renzi, ora che il ‘’futuro è arrivato’’, lo adottiamo il Foia?

‘’Ora che il Futuro è finalmente arrivato, signor Presidente, che facciamo, lo vogliamo adottare questo Freedom of Information Act?’’
L’ Iniziativa per l’ adozione del Freedom of Information Act (FOIA) in Italia chiede al nuovo presidente del Consiglio di rispettare l’ impegno che ha preso con i cittadini quando, alla fine del 2012, ha dichiarato: “La prima cosa in assoluto che farei da premier è … adottare il Freedom of Information Act”. >>


Come ”diventare cambiamento”, il grande potere di Change.org

Dare ad ognuno la possibilità di esprimersi, di combattere la propria battaglia e, soprattutto, di non farlo da solo.
E’ questa la mission di Change.org, una piattaforma online che permette di lanciare petizioni e campagne di opinione in nome del principio della democrazia diretta, sfruttando la capillarità e l’ immediatezza di Internet per mettere in contatto persone distanti tra loro, virtualmente assemblati in una solida compagine ideologica.
L’ analisi della piattaforma è al centro di una interessante tesina, un ‘paper’, realizzata da Matteo Giannina* – uno studente in Comunicazione all’ Università di Padova, nell’ ambito del corso di Linguaggi giornalistici curato dal professor Raffaele Fiengo - che Lsdi pubblica. >>

La professione

Giornalisti: 80.000 pubblicisti in Italia

I giornalisti pubblicisti continuano a crescere. A un ritmo impressionante. Al 30 settembre 2012 erano 73.086 (65.201 più 7.885 giornalisti pensionati). Ora sarebbero diventati 80.000, con un incremento di quasi il 10% (9,46% per l’ esattezza) in poco più di un anno.
Almeno, questo è il dato contenuto in una notizia pubblicata oggi dal sito del Consiglio nazionale dell’ ordine dei giornalisti che dà conto dei risultati degli ‘’Stati Generali dei quadri degli ottantamila giornalisti pubblicisti italiani’’. >>

Fotogiornalismo

Il futuro è il web. Parola di Bombay Flying Club

Abituati a pensare all’interno delle linee guida di un reportage stampato, i fotogiornalisti ora, di colpo, devono invece pensare all’ atmosfera, al ritmo, al motore l motore della storia, il tipo di audio che usiamo e che cosa aggiunge a una storia”.
‘’E’ una maniera più… ampia con la quale dobbiamo approcciare lo Storytelling’’ spiegano i fondatori del Bombay Flying Club in una ampia intervista pubblicata sul sito di YarT Photography, un’ associazione culturale con sede a Bologna che si occupa di fotografia e di promozione del fotogiornalismo.
Si tratta di un contributo molto interessante per capire le linee di evoluzione del settore. Lo pubblichiamo integralmente, con il permesso degli autori e del sito >>

La Rete

Crazy Egg, per ‘’vedere’’ l’ area di una pagina web dove gli utenti cliccano di più

Delle mappe che visualizzano in quali punti di una pagina web si distribuisce maggiormente l’ attenzione degli utenti. Crazy Egg fornisce una gamma di visualizzazioni analitiche del comportamento dei lettori: strumenti che – spiega Journalism.co.uk – possono essere utili a giornalisti (e sviluppatori) per testare layout, design e contenuti di nuove pagine e per visualizzare dove gli utenti cliccano di più.
Le pagine web vengono ‘’tradotte’’ in degli snapshot, che si possono creare semplicemente inserendo la Url della pagina che si vuole tracciare. >>

Tra radio e nuovi media, nel cuore dell’ Africa la rivoluzione ‘’mobile first’’

“Siamo sempre connessi”. È quello che risponderebbe un nativo digitale qualsiasi con lo smartphone in mano nei corridoi di una scuola italiana.
Ma quando me lo dice un’intera classe di un liceo di Ouagadougou, rimango un po’ sorpresa.
Perché quattro anni fa, l’ ultima volta che sono stata in Burkina Faso, per inviare un’ email dovevo cercare un cyber cafè e pagare almeno 3 euro per un’ ora di internet. >>

Curation e verifica dei social media secondo Upworthy

Che fine fanno la curation e il fact-checking nell’era dei social media iperdiffusi? C’è forse chi se ne cura davvero, e in che modo? Questione non da poco per chi si muove nel variegato mondo del giornalismo online.
Motivo per cui torna utile l’intervento sul tema di Matt Savener, capo redattore di Upworthy, mega-aggregatore che in appena due anni ha superato gli 80 milioni di visitatori unici al mese. >>

Se la leggenda diventa notizia, i grandi ”scoop” di Dangerous News

‘’Scoop’’ eccezionali e notizie incredibili: la voglia di informazione sensazionale può spesso giocare brutti scherzi e portare a credere a tutto quello che ci viene proposto da Internet.
Una lezione che arriva da Dangerous News e dal suo creatore: «Sui social network la gente non si fa più domande, non pensa che una cosa potrebbe essere falsa e impossibile: invento delle notizie, delle leggende, e nessuno si domanda se siano vere o false». >>

Media e potere

I giornali presentano il fenomeno Tav come problema di devianza e non come istanza sociale

Martedì 18 febbraio è stato presentata a Torino la ricerca di Irene Pepe, Maurizio Pagliassotti e Massimo Bonato sugli orientamenti di Corriere della Sera, La Stampa e la Repubblica nella presentazione dei temi legati alla costruzione della Linea Torino – Lione.
Si tratta di una approfondita analisi della rappresentazione mediatica della Tav che analizza in maniera scientifica come è stato presentato il fenomeno sociale e economico della TAV in Valle Susa. da parte dei tre quotidiani cartacei. >>

Editoria

Nuove predizioni sull’ estinzione dei quotidiani su carta

Negli Stati Uniti già nel 2017 i quotidiani nella loro forma attuale diventeranno ‘’irrilevanti’’. Lo prevede una infografica relativa alla ‘’estinzione dei quotidiani’’ realizzata da Ross Dawson per Future exploration.
Per Uk, Islanda, Canada e Norvegia l’ estinzione dovrebbe verificarsi fra il 2019 e il 2020, mentre per l’ Italia il momento del ‘’decesso’’ è previsto per il 2027. >>

Iperlocale e autonomia, accoppiata vincente

Prima un semplice blog per raccontare fatti e misfatti della provincia (25.000 abitanti), poi una partnership di 30 siti locali e presto un articolato network di 45 spazi d’informazione. Tutto all’insegna dell’ autogestione e dell’iniziativa “dal basso”. Succede nella zona di Ridgefield, tra sobborghi di New York City e il confinante Connecticut, grazie all’ impegno di una ex insegnante elementare, Kerry Anne Ducey, e al suo blog Talk of the Town, lanciato nel 2009 e divenuto subito popolare tra l’audience e gli inserzionisti iperlocali. >>

Rassegna italiana

L’ UE spende in pubblicità più della Coca Cola (e altre segnalazioni) >>

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