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Osservatorio sui media 02 Giu 2014

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

Il NYT ha il problema di tutti i giornali: ‘’l’ esercito della ‘carta’ continua a dettare le regole del gioco’’

Il grande polverone che si è alzato dopo il licenziamento del direttore Jill Abramson rischia di nascondere il problema più importante del New York Times. E cioè che, come la maggior parte dei giornali di tutto il mondo, sta cercando di diventare una struttura giornalistica multimediale ma l’ esercito della ‘’carta’’ continua a dettare le regole del gioco.
L’analisi è di Juan Giner, giornalista e presidente di INNOVATION International Media Consulting Group. >>

Abbracci, baci e carezze: forze dell’ordine, dimostranti e media nei conflitti di piazza

Le immagini di alcuni momenti degli scontri fra polizia e manifestanti in Italia è lo spunto da cui parte Ulrike Lune Riboni per sviluppare – su Culture Visuelle - un’analisi sulle letture ideologiche che portano quelle foto. In particolare, dell’ uso per molti versi ‘pacificatorio’ e anticonflittuale che i media fanno di quelle foto, costruendo dei racconti forzati, che in qualche caso gli autori o i protagonisti di quegli scatti sono riusciti a sbugiardare. >>

Il fumetto al servizio del giornalismo di impegno civile

È possibile fare del giornalismo attraverso i fumetti? Una domanda alla quale avevamo già cercato di rispondere con l’ intervista a Carlo Gubitosa sul suo giornale, Mamma! Ma se in quel caso si era parlato soprattutto di fumetti, giornalismo e satira, Lsdi cerca ora di analizzare il rapporto tra giornalismo e comics nel settore della cronaca. E si è rivolta alla casa editrice Becco Giallo.
Dalla strage di piazza della Loggia a Brescia al G8 di Genova passando per la tragedia del Vajont, il mostro di Firenze, Emanuela Orlandi, la Banda della Magliana e molte altre vicende, l’editrice padovana ha infatti dimostrato negli anni che le “nuvole parlanti” hanno tutte le carte in regole per poter entrare di diritto nel mondo del giornalismo. >>

La professione

Dall’aggregazione etica al lettore etico

Nell’oceano di news e storie che i media digitali ci propongono ogni minuto non c’ è via di scampo se non scremare il meglio. Senza però cadere nella trappola degli algoritmi social e delle news pseudo-personalizate. Meglio: oggi che siamo un po’ tutti aggregatori di news, come farlo in maniera etica? O comunque in modo che ne rispetti il contesto giornalistico e arricchisca la conversazione pubblica? Se lo chiede Ann Friedman sul sito della Columbia Journalism Review, offrendo anche utili suggerimenti. >>

Il giornalismo positivo di ‘Report’

''Mentre su tutte le corazzate tv ci si affannava a decifrare l’esito del voto europeo, e si cominciavano a commentare i risultati delle elezioni, sul terzo Rai, come oramai accade da molti anni, andava in onda una della poche, forse l’unica, trasmissione di giornalismo d’inchiesta del Belpaese: Report''. >>


Più di 5.000 licenziamenti nei media di Madrid dalla metà del 2008

Se in Italia negli ultimi cinque anni i rapporti di lavoro giornalistico a tempo indeterminato sono calati di oltre 3.000 unità (dati Inpgi), in Spagna dalla metà del 2008 a oggi 5.848 lavoratori dei media sono stati colpiti dalla crisi del settore. E questo solo nella regione di Madrid: 5.353 licenziamenti; 191 prepensionamenti e 304 assegnazioni ad altre testate.
I dati sono stati diffusi dall Osservatorio per monitorare la crisi del settore messo a punto dall’ Associazione della Stampa di Madrid ( APM ) che, in un comunicato, parla di uno scenario fortemente ‘’precario”. >>

Editoria

Quotidiani e magazine Usa: 19% delle risorse pubblicitarie contro il 5% del tempo raccolto

Quotidiani e magazine attirano il 19% della spesa pubblicitaria totale negli Stati Uniti, ma i consumatori dedicano ad essi solo il 5% del loro tempo. E’ uno dei dati emersi dal Rapporto annuale sui trend di Internet curato da Mary Meeker, ex analista della Morgan Stanley e ora consulente della Kleiner Perkins, e presentato alla Code Conference. >>

Media e potere

La censura strisciante di algoritmi social e news pseudo-personalizzate

Bernardo Parrella racconta come negli Usa non mancano progetti che cercano di porre rimedio alle varie forme di censura strisciante (la Filter Bubble descritta da Eli Pariser nell’omonimo libro del 2012) determinate dagli algoritmi utilizzati da molte testate e spazi social per incrementare le proprie statistiche (e peggio).
Un meccanismo che ci trasforma da semplici lettori in pedine del marketing online. >>

Dall’UE un progetto su libertà e pluralismo dei media

Con l’ obiettivo di sensibilizzare l’ opinione pubblica e le istituzioni sul tema della libertà di stampa e del pluralismo dei media, la DG Connect dell’ Unione europea – che ha in carico l’Agenda Digitale – ha lanciato un nuovo progetto per consentire alle Organizzazioni non governative e alla società civile di condurre ricerche e sviluppare strumenti per favorire dei processi positivi in quel campo.
''European Centre for Press and Media Freedom'': questo il nome del progetto. >>

Fotogiornalismo

”Basta fotocamere e obbiettivi per i figli delle star”

#nokidspolicy. E’ l’hashtag di una campagna lanciata negli Usa che sta guadagnando sempre più sostegno, sia tra gli attori che vogliono tutelare l’ immagine dei loro bambini, sia tra i media che rinunciano a pubblicare le foto dei – o con i – piccoli senza il consenso dei genitori. >>

Segnalazioni

Traffico versus Comunità (e altre segnalazioni) >>

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