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Osservatorio sui media 24 Nov 2014

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

La lezione giornalistica di Piazza Fontana

Piazza Fontana segnò profondamente il giornalismo italiano, producendo l’ esperienza del movimento dei giornalisti democratici e la nascita della controinformazione: non informazione ideologica, ‘’rivoluzionaria’’, ma informazione-contro, che non accettava veline e tesi preconfezionate, ma scavava in profondità.
A 45 anni da quel terribile 12 dicembre 1969 pubblichiamo la tesi magistrale con cui uno studente lombardo, Matteo Pedrazzini*, si è laureato alla Statale di Milano in Cultura e Storia del Sistema Editoriale, ricostruendo la ‘’lezione giornalistica di Piazza Fontana’’ attraverso l’ analisi del modo con cui i giornali – quotidiani e settimanali – affrontarono la ricostruzione della strage e ne seguirono gli effetti.
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Giornalismo e pubblicità. Il ‘’muro’’ è destinato a cadere?

Il problema di una possibile caduta del ‘’muro’’ che finora ha separato pubblicità e informazione (quell’ insieme di pratiche che al New York Times chiamano separazione fra ‘’Stato’’ e ‘’Chiesa’’) è al centro di una tesi con cui una studentessa, Barbara Zippo, si è laureata in Comunicazione all’Università di Padova qualche settimana fa (relatore il professor Raffaele Fiengo) e che qui pubblichiamo.
‘’Il meccanismo di raccolta delle informazioni e delle inserzioni pubblicitarie sta mutando in un processo osmotico, dove si deve necessariamente realizzare una contaminazione fra le une e le altre e fra di esse e gli utenti finali’’.
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La professione
    
Se le fonti parlano sempre di più in prima persona cresce il bisogno di giornalisti

Le vicende che in questi giorni hanno visto come protagonisti alcuni dirigenti di Uber – il controverso servizio di trasporto privato – accusati di monitorare in maniera scorretta i comportamenti di alcuni giornalisti stanno alimentando un interessante dibattito sul ruolo dei media sociali nella ‘’copertura’’ in tempo reale della cronaca.
Secondo Mathew Ingram (Gigaom) il pullulare di ceo, presidenti e fondatori di grandi aziende che twittano e ritwittano in prima persona ‘’può essere una buona cosa’’, ma ‘’il rischio è che questa infinita offerta di fonti – molte delle quali con interessi ed agende propri – porti a un maggior rumore e a una maggiore confusione, e orientarsi in tempo reale diventi sempre più difficile. Un buon motivo per cui ci sarà bisogno di più giornalisti di prima’’.
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Direttrice della Scuola di giornalismo di Scienze politiche di Parigi sospesa per plagio

La direttrice esecutiva della Scuola di giornalismo di Scienze Politiche a Parigi, Agnès Chauveau, accusata di plagio dal sito Arrêt sur Images, è stata sospesa dall’ incarico in via cautelare in attesa delle conclusioni di una inchiesta sulla vicenda.
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L’ Italia e l’estero visti dai free lance. Nasce Radio Bulletts

Da venerdì 21 novembre è in onda Radio Bullets, notiziario radioofnico a cura di Barbara Schiavulli, reporter di guerra, e Alessia Cerantola, giornalista in Asia, che sarà messo online ogni giorno.
Obbiettivo: diffondere ‘’le notizie che non leggerete sui vostri giornali (qualcuna si ma non a lungo). Un breve notiziario via social media e web con le notizie dal mondo’’
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WhatsApp come nuovo ‘’canale’’ giornalistico

L’ instant messaging nell’ informazione, come accade per altre piattaforme social, è sia strumento per individuare fonti dal basso sia terreno di diffusione dei propri contenuti.
Ne abbiamo parlato a Digit, il 20 settembre scorso, in un workshop che si è concentrato su WhatsApp.
Torniamo sull’ argomento con alcune considerazioni aggiuntive.
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Media e potere
Amnesty lancia Detekt, un programma per scoprire le intrusioni dello spionaggio governativo

Per aiutare giornalisti e militanti per i diritti dell’ uomo a proteggersi dallo spionaggio degli apparati governativi Amnesty International ha messo a punto uno strumento digitale gratuito con cui si potrà verificare se i propri pc siano sorvegliati da programmi di spionaggio.
Il programma, battezzato ‘’Detekt’’, è stato presentato – spiega l’ AP – come il primo del genere, destinato al pubblico, che consente di scoprire «sui computer e gli apparecchi mobili la presenza dei principali programmi di sorveglianza conoscuuti, alcuni dei quali vengono utilizzati dai governi« ha spiegato l’ ONG in un comunicato.
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Giornalismo digitale
    
Glocalnews: 8mila partecipanti al Festival di Varese

Quattro giorni di grande partecipazione di pubblico da ogni parte d’Italia: oltre 8mila persone hanno preso parte al festival colorando il centro cittadino. Giovannelli: «Un momento unico di condivisione e, letteralmente, di rete». I bustocchi di Unburied News vincono Bloglab
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