No al bavaglio sì ai diritti per l'informazione sì ai diritti del lavoro a Genova presidio testimonianza con Cgil, Uil, Ugl, Faisal, Sindacati di polizia, Viola, Arci, La Comune, associazioni impegnate sul tema dei diritti dell'informazione

Genova, 10 luglio - Due ore di presidio testimonianza, compresa quella di padre Armanino e di un gruppo di eritrei sul drammatico tema dl "silenzio" sugli esuli e migranti respinti dall'Italia e ora detenuti nel deserto libico. Due di volantinaggio, dialogo con la gente. Genova ha stupito ancora una volta, perché in piazza, perché l'adesione alla manifestazione ha visto mille bandiere,ma un solo colore: quello del no ai bavagli e del sì ai diritti dell'informazione e del lavoro. E perché promossa dalla Associazione Ligure dei giornalisti-Fnsi, con i cronisti liguri, i fotogiornalisti tutti gruppi di specializzazione della Fnsi e dall'Ordine dei Giornalisti della Liguria, la manifestazione (prima volta in Italia) oltre alla Cgil di Genova impegnata da mesi in manifestazioni con i giornalisti e le associazioni in tutta Italia, ha visto l'adesione di Uil, Ugl, Faisal. E, di sindacati di polizia, associazioni (Arci Popolo Viola La Comune) oltre ad altre.

E il passaggio, il dialogo con molte persone. Adesione e solidarietà da parte della regione con la presenza del presidente del consiglio regionale Rosario Monteleone, del vice sindaco di Genova Pissarello e dell'assessore alla cultura Ranieri.
In piazza anche molti colleghi de l'Ansa, Rai con i loro cartelli, repubblica, Il Secolo XIX, degli uffici stampa di Regione, Provincia e Comune, dell'emittenza radiotelevisiva locale, di esperienze tv autogestite. Significativa la presenza dei free lance e dei fotogiornalisti anche ieri con opbiettivie e telecamere oscurate come nel giorno del loro blitz in piazza De Ferrari. Un passo tutti insieme per una battaglia che non finisce per i diritti dell'informazione e per i diritti del lavoro.