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Editoria 05 Mar 2012

"Nel 2013 ci orienteremo sulle reali copie vendute" Siddi: il pluralismo non è solo un dato commerciale

“Selettività e valutazione premiale per le copie effettivamente vendute; ma il pluralismo dell’informazione non è solo un dato commerciale. Occorrerà pertanto calibrare bene i ‘punteggi’ che si assegneranno alle varie voci utilizzabili per misurare i contributi pubblici all’editoria. Comunque, un parametro fondamentale – come già condiviso con il Governo – dovrà essere quello dell’occupazione professionale giornalistica regolarmente inquadrata secondo le leggi e il contratto.

“Selettività e valutazione premiale per le copie effettivamente vendute; ma il pluralismo dell’informazione non è solo un dato commerciale. Occorrerà pertanto calibrare bene i ‘punteggi’ che si assegneranno alle varie voci utilizzabili per misurare i contributi pubblici all’editoria. Comunque, un parametro fondamentale – come già condiviso con il Governo – dovrà essere quello dell’occupazione professionale giornalistica regolarmente inquadrata secondo le leggi e il contratto.

Quanto all’apertura a contributi per l’on-line, la legge li rende oggi possibili solo per i giornali di partito. Quindi, in questo caso, l’elemento cardine nel calcolare il contributo sostenibile, certamente e di molto inferiore rispetto ai giornali di carta, dovrà essere proprio la considerazione della redazione giornalistica professionale. A questo punto attendiamo il confronto sul nuovo regolamento ricordando, tuttavia, che i giornali cartacei non sono certo il passato.” PELUFFO, FONDI 2013 ORIENTATI SU COPIE VENDUTE
''Il pluralismo dell'informazione si difende con prodotti editoriali letti dal pubblico e per i finanziamenti dell'anno prossimo ci orienteremo sulle copie effettivamente vendute''. Lo ha detto il sottosegretario con delega all'Editoria Paolo Peluffo oggi a Pisa dove ha partecipato all'apertura al pubblico della Domus Mazziniana.
''La valutazione del presidente del Consiglio e mia – ha proseguito Peluffo - è che è necessario ripensare ai meccanismi per risparmi di spesa in linea con nuovi criteri di trasparenza del sistema e maggiore efficacia nel premiare chi industrialmente è riuscito a stare meglio sul mercato e quindi fa prodotti editoriali che vengono letti''. ''Pur tuttavia ciò non poteva essere fatto con un taglio dell'80% - ha detto il sottosegretario - e quindi si è provveduto ad elevare il fondo di quest'anno a 120 milioni di euro che sono comunque 30 in meno rispetto ai costi di esercizio dell'anno scorso''.
Sui contributi del 2013 in base ai costi di esercizio del 2012, Peluffo ha annunciato: ''Per l'anno prossimo ci dovremmo muovere, ma se ne parlerà prima in Parlamento, verso una maggiore selettività dal punto di vista industriale aprendo le prospettive all'online, così come copriremo quei costi effettivi che premiano quei soggetti che hanno portato alla lettura dei loro prodotti perché il pluralismo si difende sostenendo iniziative editoriali che vengono lette dall'opinione pubblica, orientandoci dunque verso le copie effettivamente vendute''. (PISA, 5 MARZO – ANSA)

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