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Carta di Roma 06 Mar 2012

Natale: “L’immigrazione problema complesso da raccontare Boldrini: “Senso di responsabilità stella polare del giornalista”

"È importante ripartire dai mezzi di informazione se vogliamo tutti contribuire a creare una società italiana meno incentrata sulle paure dell'altro e più coesa". Le parole di Laura Boldrini, l'Alto Commissario dell'Onu per i rifugiati, sono scandite, allo stesso tempo con forza e serenità, nel corso del seminario organizzato dalla Federazione nazionale della stampa e dall'Unar, l'Ufficio antidiscriminazione razziali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, nell'auditorium del Centro "Rosmini" di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese.

"È importante ripartire dai mezzi di informazione se vogliamo tutti contribuire a creare una società italiana meno incentrata sulle paure dell'altro e più coesa". Le parole di Laura Boldrini, l'Alto Commissario dell'Onu per i rifugiati, sono scandite, allo stesso tempo con forza e serenità, nel corso del seminario organizzato dalla Federazione nazionale della stampa e dall'Unar, l'Ufficio antidiscriminazione razziali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, nell'auditorium del Centro "Rosmini" di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese.

Isola Capo Rizzuto è sede del Centro di accoglienza per immigrati più grande d'Europa e l'appello della Boldrini acquista un significato particolare specie sull'importanza delle parole, usate dalla carta stampata e dalle televisioni, che influiscono inevitabilmente sulla formazione dell'opinione pubblica. Da qui la necessità di fare ricorso alla prudenza e di affidarsi ad una maniera di fare informazione che non sia segnata dalla drammatizzazione e dalla riproposizione di cliché sempre uguale a se stessi. "L'obiettivo di questo incontro - spiega Laura Boldrini - è di avere uno scambio con i giornalisti locali e regionali su temi molto importanti e cruciali per questa regione, come quelli dell'immigrazione. Quindi riuscire a promuovere la Carta di Roma, che è un protocollo deontologico voluto e firmato da Fnsi e Ordine dei giornalisti, su sollecitazione dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, è importante perché dà degli strumenti ai giornalisti per riuscire a comprendere meglio e a riportare con più correttezza le questioni riguardanti l'immigrazione, per quanto, in particolare, riguarda i rifugiati e i richiedenti asilo". "Nella Carta di Roma - aggiunge Laura Boldrini - si dice che questi soggetti sono particolarmente vulnerabili e che quindi ci sono delle tutele da mettere in campo, come ad esempio la tutela del loro privato. Perché - ' è la sua esortazione - se noi tuteliamo dei pentiti di mafia, tanto più dobbiamo tutelare le vittime dei regimi, vittime che hanno subito torture, che sono esposti, loro stessi e le loro famiglie rimaste a casa, quando la loro identità dovesse essere rivelata". Boldrini fa un esempio pratico: "quando vedo - afferma - sulla stampa foto di richiedenti asilo in primo piano, con nome e cognome, io ho i brividi perché mi rendo conto che ciò potrebbe causare dei seri problemi a queste persone. Allora la Carta di Roma vuole consigliare ai giornalisti di evitare questi pericoli, questi rischi, anche quando c'é il consenso del richiedente asilo che non necessariamente è consapevole del sistema mediatico occidentale". Il difficile ruolo giocato dà chi dà informazione è dunque cruciale e il senso di responsabilità deve essere sempre la stella polare del giornalista. Su questo insiste con forza anche il presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale. "Una questione tanto delicata come l'informazione - è la sua analisi - va raccontata, certo, sapendo i problemi che comporta, ma anche la potenzialità che reca con sé, ricordando che stiamo parlando di persone. Non possono - sottolinea Natale - bastare le statistiche, men che meno statistiche che rendono tutto una questione di ordine pubblico, di sicurezza o di criminalità. L'immigrazione è fenomeno più ricco, diverso, complesso. Dobbiamo raccontarlo in tutte le sue sfaccettature: a questo serve la Carta di Roma. Non significa dover chiudere gli occhi, su quello che di negativo c'è nel fenomeno dell'immigrazione. Non vogliamo fare buonismo. Ma come giornalisti siamo tenuti a raccontare la realtà, dice la legge istitutiva della nostra professione, nel rispetto della verità sostanziale dei fatti. Questo significa che quando c'é qualche reato lo dobbiamo raccontare ricordando naturalmente dando lo stesso spazio quando gli immigrati sono nel ruolo di chi commette il reato, ma anche quando sono nel ruolo di chi subisce: penso al modo in cui facciamo cronaca sugli stupri, ad esempio. E poi significa raccontare la realtà, parlare di quello che va, delle esperienze di solidarietà, di accoglienza, delle forme di integrazione riuscita: chi lo ha detto che la cronaca debba essere solo giudiziaria o nera". Anche il presidente della Fnsi fa un esempio concreto sull'importanza delle parole e sul ricorso superficiale a certe espressioni di cui abbondano le cronache. "Chiamare una persona clandestino - esemplifica Natale - oppure chiamarlo richiedente asilo. Con a prima parola, magari anche senza esserne consapevoli, si dà un significato di oscurità, illegalità, tendenziale criminalità; con la seconda parliamo della situazione di chi è venuto via da paesi in cui era in pericolo di vita, cercando di poter vivere come persona. La prima parola l'abbiamo usata, in questi anni, in maniera eccessiva, spesso anche quando la dizione non era appropriata. La prima parola suscita antipatia e paura, la seconda, che abbiamo usato fin qui molto poco, suscita invece solidarietà e voglia di aiutare". Natale ricorda la genesi della Carta di Roma "nata - è il suo monito - quando, nel 2006, dopo la strage di Erba, nelle 24 ore successive al delitto, tutta Italia e tutta la nostra informazione erano sicurissime che il delitto fosse stato commesso da un nordafricano. Poi uscì fuori che, invece, i responsabili erano gli italianissimi Olindo e Rosa, i vicini di casa. Da allora ci siamo detti che dovevamo e dobbiamo fermarci a ragionare sul modo in cui trattiamo un tema delicato, sulle immagini che scegliamo, sulle parole che usiamo, sul modo, ancora eccessivo, con il quale schiacciamo l'immigrazione come se fosse sempre una questione di ordine pubblico". (di Antonio Cerminara) (ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE), 6 MARZO 2012 - ANSA)  

IMMIGRATI: BOLDRINI, CALABRIA PROMUOVA LEGGE PER ACCOGLIENZA
"Il presidente Scopelliti potrebbe dare un primato alla Calabria: quello di avere una prima legge regionale per l'accoglienza e l'integrazione dei rifugiati". È questo l'appello lanciato al governatore della Calabria da Laura Boldrini, alto commissario Onu per i rifugiati, nel corso di un seminario tenuto oggi a Isola Capo Rizzuto che è stato organizzato dalla Federazione nazionale della stampa e dell'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali presso la Presidenza del Consiglio, sul tema ''Informazione ed immigrazione''. Nella precedente legislatura Regione e Alto Commissario dell'Onu - ha spiegato Laura Boldrini – avevano messo a punto il testo di una legge regionale per l'accoglienza e l'integrazione dei rifugiati alla quale mancava solo un tassello finale per entrare in vigore, l'istituzione di un corpo di garanti, perché possa entrare effettivamente in vigore. "Sarebbe un segnale molto positivo - ha affermato quindi Boldrini - se il presidente Scopelliti desse seguito a questa legge che coniuga lo sviluppo del territorio locale con le istanze dei rifugiati, anche sulla scia delle buone esperienze di Riace". Nel corso del seminario svoltosi nell'auditorium del Centro 'Rosmini' di Isola Capo Rizzuto, sede del Centro di accoglienza per immigrati più grande d'Europa, Laura Boldrini, alto commissario Onu per i rifugiati, ha parlato del ruolo fondamentale svolto dai mezzi di informazione per "contribuire a creare una società italiana meno incentrata sulle paure dell'altro e più coesa".
Boldrini, quindi ha fatto riferimento alla Carta di Roma "che è un protocollo deontologico voluto e firmato da Federazione nazionale della stampa e Ordine dei giornalisti, su sollecitazione dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, per dare gli strumenti ai giornalisti per riuscire a comprendere meglio e a riportare con più correttezza le questioni riguardanti l'immigrazione". Per il presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale "una questione tanto delicata va raccontata sapendo i problemi che comporta, ma anche la potenzialità che reca con sé, ricordando che stiamo parlando di persone. Non possono bastare le statistiche - ha aggiunto Natale - men che meno le statistiche che rendono tutto una questione di ordine pubblico, di sicurezza o di criminalità. L'immigrazione è fenomeno più ricco, diverso, complesso. Dobbiamo raccontarlo in tutte le sue sfaccettature: a questo serve la Carta di Roma. Non significa dover chiudere gli occhi, su quello che di negativo c'è nel fenomeno dell'immigrazione. Non vogliamo fare buonismo. Ma come giornalisti siamo tenuti a raccontare la realtà. Questo significa che quando c'è qualche reato - ha concluso Natale - lo dobbiamo raccontare ricordando naturalmente dando lo stesso spazio quando gli immigrati sono nel ruolo di chi commette il reato, ma anche quando sono nel ruolo di chi subisce". (Crotone, 6 marzo – AGI)

OGGI A ISOLA DI CAPO RIZZUTO GIORNATA SEMINARIALE: “CONOSCERE LA CARTA DI ROMA E LA SUA APPLICAZIONE”
“Informazione e immigrazione: conoscere la Carta di Roma e la sua applicazione” è il tema dell’incontro, promosso da Federazione nazionale della Stampa e Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, a Isola Capo Rizzuto (Crotone), dove si trova, non a caso, il CDA-CARA (Centro di accoglienza dei richiedenti asilo) più grande del Sud Italia.
Un seminario ad alta specializzazione, quello ospitato dal Centro culturale e di spiritualità “Antonio Rosmini”, pensato per garantire al mondo dell’informazione, che non può esimersi, ad oggi, da una conoscenza approfondita di un fenomeno sociale delicato e drammaticamente attuale, quale è l’immigrazione, e alle istituzioni (presenti le rappresentanze di Regione, Provincia e Comune e il parroco di Isola capo Rizzuto, don Edoardo Scordio) un dialogo concreto e operativo.
Ad approfondire la “questione immigrazione” e il suo rapporto con l’informazione saranno, ad iniziare dalle 9.30, il presidente della Fnsi, Roberto Natale, il segretario del Sindacato giornalisti della Calabria e componente della Giunta esecutiva della Fnsi, Carlo Parisi, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, l’Alto Commissario Onu per i rifugiati, Laura Boldrini, e il consigliere di presidenza delle Leggi tutto…

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