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Istituzioni 22 Lug 2014

Napolitano: preoccupa la grave crisi dell’informazione Fnsi: bene l’auspicio di uno sforzo comune editori-giornalisti

La crisi dei tradizionali mezzi di informazione italiani, "in gran parte dovuta a trasformazioni tecnologiche degli ultimi anni, preoccupa e merita attenzione". Lo dice il capo dello Stato Giorgio Napolitano alla cerimonia per la consegna del Ventaglio al Quirinale. "E' compito dei giornalisti, editori e operatori dell'informazione in generale -avverte- trovare le vie adeguate per non disperdere conoscenze ed esperienze tuttora valide, favorire l'ingresso dei giovani nei posti di lavoro del settore come deve avvenire anche negli altri, preservare e accrescere gli spazi di indipendenza professionale e, nei limiti del rispetto delle istituzioni e della dignità delle persone la libertà di espressione e di informazione".

La crisi dei tradizionali mezzi di informazione italiani, "in gran parte dovuta a trasformazioni tecnologiche degli ultimi anni, preoccupa e merita attenzione". Lo dice il capo dello Stato Giorgio Napolitano alla cerimonia per la consegna del Ventaglio al Quirinale. "E' compito dei giornalisti, editori e operatori dell'informazione in generale -avverte- trovare le vie adeguate per non disperdere conoscenze ed esperienze tuttora valide, favorire l'ingresso dei giovani nei posti di lavoro del settore come deve avvenire anche negli altri, preservare e accrescere gli spazi di indipendenza professionale e, nei limiti del rispetto delle istituzioni e della dignità delle persone la libertà di espressione e di informazione".

"Auspico uno sforzo comune di tutti i soggetti coinvolti -dice il capo dello Stato- chiamati ad agire nell'interesse di lettori, telespettatori e utenti nell'affrontare anche questa tra le sfide dei nostri tempi con l'intento di uscirne, toccando un livello più alto e non più basso di civiltà e di democrazia". (ROMA, 22 LUGLIO - ADNKRONOS)

IL SEGRETARIO E IL PRESIDENTE FNSI ALLA CERIMONIA DEL VENTAGLIO AL QUIRINALE

“Ancora una volta il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, con poche e chiare parole ha considerato i problemi dell’editoria e del nostro sistema dell’informazione, comprese le criticità per il lavoro dei giornalisti e di tutti gli operatori nel tempo di un difficile cambiamento, indicando anche le strade giuste da percorrere. Gli rinnoviamo perciò gratitudine per il magistero istituzionale e civile che gli è proprio.
Il Presidente della Repubblica, durante la Cerimonia del Ventaglio, ha riconfermato il ruolo centrale dell’informazione per la stessa esistenza delle adeguate condizioni di democrazia nella vita del Paese. E le condizioni di specialità attribuite al sistema dell’informazione non sono perciò un privilegio, ma un frutto di questa consapevolezza forte che vuole l’informazione e il suo ruolo una vera e propria discriminante tra le democrazie e i regimi, quale garanzia delle libertà di conoscenza e di espressione di tutti.
L’auspicio di uno sforzo comune di tutti i soggetti coinvolti – in particolare editori e giornalisti - per agire meglio e di più nell’interesse dei lettori e più in generale dei cittadini, deve valere come un invito permanente a praticare sempre la strada giusta, con un rinnovato sforzo di qualità dell’informazione per un più alto livello di civiltà democratica.
E quanto al lavoro nel settore, oggi in grave sofferenza, nella straordinaria fase di difficoltà economica e di grandi cambiamenti in atto, ancora più significativo è l’invito alle componenti primarie del sistema – anche qui giornalisti ed editori – a trovare le vie adeguate di salvaguardia dei pilastri di fondo del sistema, realizzando una nuova fase di sviluppo democratico.” Roma, 22 luglio 2014

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