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Giornalisti 07 Mag 2014

Muroni: c’è chi vuole sminuire il lavoro dei giornalisti

"Ripristinare la verità" per mettere "questa battaglia al riparo dalle prevedibili reazioni di chi ha guadagnato da certe operazioni e di chi ha interesse a sminuire il lavoro dei giornalisti". Così il direttore de L'Unione Sarda, Antony Muroni, motiva l'esigenza di spiegare sul blog on line del quotidiano come è cominciata l'inchiesta della testata cagliaritana sulla trasparenza nei costi della politica.

"Ripristinare la verità" per mettere "questa battaglia al riparo dalle prevedibili reazioni di chi ha guadagnato da certe operazioni e di chi ha interesse a sminuire il lavoro dei giornalisti". Così il direttore de L'Unione Sarda, Antony Muroni, motiva l'esigenza di spiegare sul blog on line del quotidiano come è cominciata l'inchiesta della testata cagliaritana sulla trasparenza nei costi della politica.

"Mi sembra giusto, proprio in nome della trasparenza – scrive Muroni - raccontare come è nata".
Si parte dal 12 marzo 2014 con una mail che segnala al direttore il caso vitalizi. Il giorno dopo L'Unione Sarda pubblica la replica dell'ex presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, che spiega: "prenderò la pensione tra nove anni, quando ne avrò compiuto 50, come prescrive la legge". Poi dopo un'altra serie di mail che hanno dato nuovi elementi ai cronisti, ecco la richiesta "dell'elenco dei consiglieri cessati a marzo 2014 e ammessi a godere immediatamente del vitalizio", presentata al neo presidente dell'Assemblea, Gianfranco Ganau.
"Ci risponde - racconta Muroni - con una chiusura assoluta", opponendo il diritto alla privacy.
"Scoppia, naturalmente, un putiferio - commenta il direttore - Ricevo anche pressioni private per interrompere subito la campagna, persino colleghi di altre testate che derubricano la richiesta a una presunta incapacità di leggere i regolamenti sull'accesso al vitalizio pubblicati sul sito del Consiglio regionale. Ma il punto è proprio questo - scrive Muroni - A noi non interessa sapere chi sono i 317 consiglieri che prendono la pensione, piuttosto se qualche consigliere appena decaduto è stato ammesso a godere il beneficio in 'deroga' alle regole conosciute. È una battaglia-simbolo, per far capire alla classe politica che non può fare sotterraneamente quel che gli piace, senza essere chiamata a renderne conto".
Infine una domanda e un annuncio: "Cos'altro c'è di nascosto e quali altri segreti si teme di rendere noti? - si chiede il direttore de L'Unione - A questo punto, visto che le altre segnalazioni si sono rivelate fondate, varrà la pena di indagare giornalisticamente anche sul concorso per i nuovi dirigenti del Consiglio".  (CAGLIARI, 7 MAGGIO - ANSA)

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