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Lutto 18 Apr 2008

Morto il giornalista Giorgio Torchia, raccontò i conflitti del mondo

È stato celebrato oggi a Roma il funerale del giornalista Giorgio Torchia, nota firma di politica estera, morto due giorni fa a 72 anni dopo una malattia di alcuni mesi.

È stato celebrato oggi a Roma il funerale del giornalista Giorgio Torchia, nota firma di politica estera, morto due giorni fa a 72 anni dopo una malattia di alcuni mesi.

Calabrese di Pizzo Calabro, divenne giornalista nel '58 dopo gli studi all'Istituto Universitario Orientale di Napoli. Torchia è legato al 'Tempo' dove fu assunto da Renato Angiolillo diventando per oltre 30 anni una delle firme più autorevoli del quotidiano romano per la politica internazionale. Al Tempo restò sempre legato, fino a un ultimo passaggio a Il Secolo d'Italia. Studioso di strategia e di problematiche militari, attento analista di tutti i movimenti insurrezionali del Sud del mondo, ha seguito come corrispondente di guerra tutti i conflitti che, a partire dal Vietnam, hanno insanguinato l'Asia, l'Africa, il Medio Oriente, e l'America Latina, dall'Indocina al Libano, dal Corno al Golfo e alle Malvinas. La qualità dei suoi reportage, e lo scrupoloso lavoro di investigazione che compiva nei territori dove si davano battaglia le due superpotenze della Guerra Fredda, gli guadagnarono l'attenzione e il rispetto dei più importanti osservatori politici del nostro paese, portandolo anche a collaborare con centri di studio delle relazioni internazionali. Aperto, disponibile al confronto delle idee, fondò e organizzò un gruppo di inviati speciali (la Banda Sas) nel quale il rapporto di amicizia si coniugavano con una visione dissacrante e fortemente autoironica del lavoro di reporter di guerra. Si guadagnò, per questo, dai suoi colleghi il grado onorario di 'Colonnello'. Da alcuni anni era il commentatore di Gente d'Italia, quotidiano delle americhe diretto da Mimmo Porpiglia. Per i suoi reportages ebbe un albero al merito su una collina di Gerusalemme. Vinse anche il Max David, il premio dei migliori inviati speciali. (ANSA)

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