CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 09 Feb 2011

Milleproroghe-Collegato Lavoro, il Sindacato dei Giornalisti: "Bene la proroga dei termini per i ricorsi, ora la nuova legge" Ma arriva una doccia fredda dal senatore Maurizio Castro (Pdl): "E' stata una caduta d'attenzione del governo, la proroga non c

“Nuovi spiragli per i precari. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato l’emendamento al cosiddetto provvedimento “Milleproroghe”, che riapre, facendo slittare di un anno, dal 23 gennaio scorso, i termini per l’impugnazione dei licenziamenti o per far valere diritti acquisiti da lavoratori assunti con contratti a termine. Il voto favorevole della Commissione fa ben sperare sull’approvazione definitiva da parte dell’aula del Senato e, successivamente, della Camera. Ma purtroppo, è il caso di dirlo, dal Senatore Maurizio Castro è arrivata una sorta di smentita in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera.. Lunedì prossimo 14 febbraio il milleproroghe andrà in aula e martedì il governo probabilmente porrà la fiducia sul maxiemendamento che tra le altre cose cancellerà la proroga, ripristinando la scadenza del 23 gennaio scorso. Si è trattato, secondo il senatore del Pdl di una "caduta di attenzione" da parte del governo. Che evidentemente ha cambiato di nuovo idea. La Cgil procederà con i ricorsi puntando ad un pronunciamento della Corte Costituzionale.

“Nuovi spiragli per i precari. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato l’emendamento al cosiddetto provvedimento “Milleproroghe”, che riapre, facendo slittare di un anno, dal 23 gennaio scorso, i termini per l’impugnazione dei licenziamenti o per far valere diritti acquisiti da lavoratori assunti con contratti a termine. Il voto favorevole della Commissione fa ben sperare sull’approvazione definitiva da parte dell’aula del Senato e, successivamente, della Camera. Ma purtroppo, è il caso di dirlo, dal Senatore Maurizio Castro è arrivata una sorta di smentita in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera.. Lunedì prossimo 14 febbraio il milleproroghe andrà in aula e martedì il governo probabilmente porrà la fiducia sul maxiemendamento che tra le altre cose cancellerà la proroga, ripristinando la scadenza del 23 gennaio scorso. Si è trattato, secondo il senatore del Pdl di una "caduta di attenzione" da parte del governo. Che evidentemente ha cambiato di nuovo idea. La Cgil procederà con i ricorsi puntando ad un pronunciamento della Corte Costituzionale.

Nel frattempo, è credibile che sul termine del 23 gennaio si pronunci anche la Corte Costituzionale, alla quale il giudice del lavoro ha rinviato la norma sulla retroattività e sulla scadenza dei termini per i ricorsi, ritenendone fondata l’incostituzionalità. I giornalisti, come gli altri lavoratori precari che ritengono comunque la norma del collegato lavoro un rischio e un danno per la loro aspettativa di stabilità nel lavoro, finché l’emendamento di oggi non sarà definitivamente approvato, o fino a pronuncia della Corte Costituzionale, faranno bene a valutare, con l’assistenza legale, l’opportunità di impugnare i licenziamenti o rivendicare i diritti maturati entro i 60 giorni dalla scadenza dell’ultimo contratto.

Fino alle novità definitive resta, purtroppo, in vigore la famigerata norma del collegato lavoro che ha già aperto tanti dilemmi drammatici per molti giornalisti titolari di contratti a termine che invece dovevano essere a tempo indeterminato, costretti a scegliere tra l’attesa di un contratto o un ricorso che temporaneamente può esporli a ricatti aziendali con mancati rinnovi.

La Fnsi continuerà a sostenere fino in fondo ogni iniziativa utile per cambiare questa legge ingiusta e, a suo giudizio, lesiva dei diritti legittimi dei lavoratori”.

@fnsisocial

Articoli correlati